Partiamo dalla fine della lettera di risposta alla notizia non vera
“Dispiace aver letto tante imprecisioni, dispiace aver letto tante critiche ingiuste sui social, spesso cattive e fuori luogo. Purtroppo è così che va in questi ultimi anni. Bastava che la giornalista telefonasse alla proprietà per non incorrere in macroscopici errori di comunicazione. Avrebbe evitato anche tanta rabbia sociale che inevitabilmente si è scaricata sulla mia famiglia, e su di me in particolare. Ho visto salire in cattedra personaggi della politica cittadina e radical-chic sempre pronti ad insegnare come si amministrano i beni altrui e quanto bene farebbero alla comunità se quei beni fossero i loro.
La verità, che spesso fa male, è che certe persone non ne azzeccano una…sempre pronti a denigrare e a fomentare l’odio sociale contro qualcuno o contro qualcosa.”
Ora riconosco che il sentimento da parte un po’ di tutti a sentire che il cinema chiudeva per l’aumento dell’affitto aveva fatto fare anche a me brutti pensieri sui proprietari.
Ma leggendo la risposta sono rimasto incredulo
“…in considerazione delle difficoltà che sta attraversando il settore della cinematografia, il locatore è disposto a ridurre il canone di locazione, che viene convenzionalmente ridotto nelle seguenti misure per i seguenti periodi:
Dal primo gennaio 2024, al 31 dicembre 2024 nella misura di Euro 36.000 corrispondenti ad Euro 3.000 mensili”.
Canone mantenuto ad Euro 3.000 anche per il 2025, 2026, 2027 proprio per le motivazioni riportate nel contratto.
Non scatta perciò nessun aumento sconsiderato dal primo maggio 2026 e non c’è nessuna scadenza di contratto, come dichiarato erroneamente dal Signor Colombi al Secolo XIX.”
Ora per quel locale i proprietari avrebbero potuto ottenere destinandolo ad altro uso almeno il doppio se non di più. Si tratta di un locale che si trova nei carruggi la zona più pregiata della cittadina.
Ora perché questo balordo proprietario del cinema, tra l’altro che conosco, brava e simpatica persona ( per quello che io so) abbia detto ciò mi ha lascia stupito.
Ma forse la risposta è questa come si evince dalla lettera di risposta
“Il contratto è stato redatto in pieno accordo con il Signor Colombi che, più volte, ha ringraziato la mia famiglia per la sensibilità dimostrata, riconoscendo che il canone stabilito per quasi 600 metri quadrati era veramente basso!!!
È stato il Signor Colombi a confidare più volte che il suo intento era di lasciare l’attività nell’aprile 2026, motivando la decisione per “stanchezza, età e voglia di godersi la pensione”. Per questo motivo sempre nello stesso contratto è previsto un primo aumento solamente per l’anno 2028, a 4.500 euro mensili.”
Bravo vai in pensione, appena posso ci vado anch’io, ma che bisogno c’era di dire tante stupidate?
Ma forse c’è una speranza
“Finisco dicendo, a scanso di futuri equivoci, che nel momento che il Signor Colombi deciderà di chiudere l’attività inizierà la fase di ristrutturazione dell’immobile con un ingente investimento da parte nostra (le prime stime parlano di 1milione di Euro) e che prevede parecchi mesi di chiusura. Come dichiarato pubblicamente lo scorso anno la mia famiglia “immagina un cinema futurista: ancora più accogliente, con spazi e servizi in linea con i tempi, all’avanguardia”.
A questo punto speriamo che vada in pensione.




