Cognata ha smesso di guidare l’auto e non ha mai più guidato in vita sua, ha fatto una scelta di grande saggezza –
Sono passati più di vent’anni da quei tempi.
Un giorno da delle analisi il suo medico di base aveva capito che c’era qualcosa che non andava, è stato l’unico dottore a intestardirsi che c’era qualcosa che non andava e nonostante gli specialisti la rimandassero indietro tranquillizzandola che non c’era nulla di preoccuparsi, o magari dandogli inutili cure, il suo dottore non ha mai smesso di farle fare nuovi controlli.
Ora sarò chiaro non si tratta di malasanità, tutti gli esami sono stati fatti e i dottori sono stati tutti gentili solo che nessuno degli specialisti ci ha capito il verso giusto. La differenza tra un medico e un buon medico è quella di avere l’intuizione e capire quello che può essere.
Il suo medico di base ha insistito e purtroppo dopo un anno la sua intuizione iniziale ha avuto conferma. Un male di quelli rari che capitano a poche persone. Ma qui nelle vicinanze c’era un centro sperimentale uno dei due in tutta Italia attrezzato per combattere questo male.
Dopo una prima visita il mercoledì avrebbe iniziato la cura.
La domenica cognata si è sentita male, contro il destino non c’è nulla da fare, il lunedì mattina ricordo ancora quel giorno ero lì mentre un’autombulanza la portava in ospedale tutto era precipitato inaspettatamente, ricordo le sue lacrime e la sua mano che accarezzava la mia mentre la portavano via, non riusciva più a parlare.
In ospedale non ci avevano dato nessuna speranza, eravamo passati all’andare finalmente a curarla a non c’è più niente da fare tra la sorpresa e lo sgomento di tutti. Le metastasi che nessuno aveva visto avevano colpito il cervello.
Telefonato a sorella lontana per informarla del verso che aveva preso la situazione, cognato lontano senza pensarci un attimo ha caricato tutta la famiglia sull’auto di grossa cilindrata ed è partito per dare l’ultimo saluto a cognata.
Ha volato sull’autostrada, cognato è stato un professionista e ancora adesso nonostante l’età fa gare, sa andare a folli velocità.
Con l’aereo ci avrebbe messo di più tra attese d’imbarco e tutto il resto.
Il tempo per salutarla e partecipare al suo funerale.
Ieri ci pensavo non ho nessun ricordo di quel giorno nulla è come se fosse stato tutto cancellato, come se cognata non fosse mai stata seppellita.
Dopo qualche tempo sorella lontana ha telefonato a fratello per chiedergli se cognata aveva sempre rinnovato la patente, al “si ” ” mi devi mandare la fotocopia ”
Cognato era volato qua ma gli autovelox non hanno un anima e nessuna pietà ed era stato immortalato più volte ed ora oltre le multe pretendevano dei punti da togliere. Cognato lontano non ne aveva più da togliere e anche tutti quelli accanto a lui avevano finito la scorta.
Così risulta a gli atti che cognata il giorno che che partiva per il suo ultimo viaggio, andasse in autostrada a 200 all’ora e guidasse l’auto come un vero pilota di rally lei che non aveva mai superato i 40 all’ora.
Mi piace immaginarla alla guida dell’auto e che ci saluta e ci dice ” ci vediamo il più tardi possibile”
Con affetto a una persona veramente cara.