Figlia e la settimana sulla neve in posto assurdo ma famosissimo che per evitare denunce eviterò di nominare.

Figlia non è per la neve, ma il fidanzato è un appassionato dello sci e la sua settimana all’anno a sciare la vuol fare.

Il ragazzo è però parsimonioso e quindi fa ricerche accurate per cercare di spendere il meno possibile.

Quest’anno l’ha portata in una zona famosissima, ma l’abitazione era leggermente fuori dai centri rinomati.

Un paesino dove non c’era nulla, paesino è troppo, un agglomerato di qualche casa sparsa qua e là dove hanno voluto 500 euro per una settimana, un vero affarone. Se a me ne davano duemila di euro non ci andavo, ma io e la neve non siamo compatibili. Io amo a sciare solo delle micce.

Ora uno dirà bastava spostarsi verso i paesi più famosi per trovare qualcosa. No il nulla del nulla. C’erano due supermercati in tutta la zona e in due paesi diversi e un solo negozio di articoli sportivi e poi il nulla. Il Bar solo quello degli impianti sciistici, e alle sette di sera chiudono tutto.

Ora è chiaro che lì ci va solo chi vuole sciare se no non c’è veramente altro da fare se non dare testate contro la neve e quest’anno era anche scarsa.

Due soli ristoranti non collegati agli alberghi, quelli si numerosi.

I due ristoranti non accettano prenotazioni e fanno due servizi, il primo alle 19 fino alle 20 e 20 poi ti sbattano fuori , il secondo alle 20 e 30 e alle 22 chiudono e se devi finire il dolce sono cazzi tuoi.

Figlia e fidanzato hanno assistito ad una scena surreale.

Un gruppo di 8 disperati come loro andati in quella valle del nulla hanno chiesto al proprietario se c’era posto.

“Un tavolo da sei e uno da due ” ha risposto “Vorremmo mangiare tutti insieme ” hanno chiesto gentilmente ” Allora dovete aspettare 10 minuti “erano le 20 e 10 ” Va bene, ce lo tenga intanto facciamo due passi per non morire assiderati”” No, se siete qui davanti quando si libera bene se no io non tengo nessun tavolo prenotato a nessuno” Ora normalmente cognato lontano lo avrebbe preso a scapaccioni e dopo tre minuti il ristoratore lo avrebbe fatto accomodare al tavolo. Ma non tutti siamo cognato lontano. Dove cazzo pensava che andassero visto che intorno non c’era niente, ma si sa se hai il coltello dalla parte del manico ti permetti di fare l’arrogante. Io l’avrei mandato a affanculo lui fino alla sua settima generazione e me ne sarei andato .

Ora la scelta per il gruppo dei disperati era se far rimanere due a difesa del posto o andarsene, considerando che non c’erano altri ristornati nelle vicinanze. Fatta la conta due sono rimasti mentre gli altri facevano una passeggiata nel niente assoluto, basta muoversi per non morire dal freddo.

Caro e niente di speciale ha detto figlia( cucino meglio io) ma quando se l’unico in zona fai un po’ quello che cazzo vuoi.

La zona va detto a sua discolpa è piena di piste da sci e di tutti i colori, il posto adatto per chi vuol sciare tutto il giorno e a quanto pare arrivano da tutto il mondo. “Pieno di stranieri” ha detto figlia. Le dolomiti sono le dolomiti, altro non dirò oltre che a me in quel posto non mi vedranno mai per la loro e mia gioia.

Dolce consorte ha scelto quando devo fare le mie ferie. Tutta colpa di figlia che mi ha fatto un proposta indecente.

Al delirio( lavoro) dovendo programmare le ferie ci hanno chiesto di dare le nostre date entro gennaio.

Ieri sono stato l’ultimo a dare le date

Avevo chiesto a dolce consorte d’indicarmi delle date dove avrebbe potuto esserci ( bontà sua) anche lei

Passati venti giorni le date non erano ancora arrivate.

L’altro ieri figlia mi dice ” perché non ci prendiamo qualche giorno e ci andiamo a fare un bel giro io e te?”

La cosa chiaramente mi ha fatto piacere, obbiettivamente i rapporti con figlia sono buoni, l’ho fatta a mia immagine e somiglianza soprattutto nella cattiverie che dice col sorriso. Diciamo che ha un grande senso dell’umorismo a differenza della madre che ne è sprovvista.

” Ma tua madre ? ” ho chiesto ” La lasciamo a casa tanto ha sempre da fare” mi ha risposto convinta.

” Non credo che la prenderebbe bene ” ho risposto ” Perché ?” ha risposto ingenuamente figlia.

Arrivata a casa dolce consorte le abbiamo raccontato della discussione, non vi dico dello sdegno provato da dolce consorte verso figlia, oltre il divieto assoluto di andare da qualche parte senza di lei. Tra lo stupore di figlia e le mie risate.

Sta di fatto che dolce consorte ha preso carta penna e calamaio e un calendario ed ha segnato 5 date e non le due che le erano state chieste.

Ora per me una data vale l’altra e quindi non ho fatto storie, ma la cosa mi ha fatto sorridere.

Lo sdegno è stato reale, sembrava che l’avessimo ‘abbandonata come un cane in autostrada.

Ora figlia ha preso le date e vedrà di organizzare qualcosa. ” Certo che io e te da soli ci saremmo divertiti di più ” mi ha detto stando attenta a non farsi sentire dalla madre.

Io le ho proposto di andare pure loro due da sole che io non mi offendo anzi……ma nessuno delle due ci sente.

Vi aggiorno.

PS Settimana prossima sono in ferie l’ho presa in più senza dire niente in casa si sa mai che gli venga in mente di programmare qualcosa.

Dolce Acqua borgo nel imperiese. Bello ma inquietante secondo dolce consorte.

Bello è bello e anche unico, ma inquietante lo è sicuramente.

Dolce consorte dopo una breve visita è voluta andare via velocemente sentiva sensazioni negative, soprattutto nella chiesa del paese pesantissima sempre secondo dolce consorte.

non è dolce consorte

Mure attaccate una all’altra in alcuni punti la luce non ci arriva mai, tutto in salita o discesa fate voi.

Per chi soffre di claustrofobia è sconsigliato.

STORIA DELLA MICHETTA

Come tutte le storie più autentiche, non ne esiste mai una sola versione. E come spesso accade, in tutte le versioni c’è qualcosa di vero, in quanto la realtà, in questo caso la Michetta, è più bella se vista da un caleidoscopio.

Non è leggenda che nel 1300 il Marchese Doria, noto per i suoi oltraggi alle donne, aveva istituito lo ius primae noctis, ovvero il diritto del feudatario di giacere la prima notte di nozze con la moglie del suddito o di avere qualcosa in cambio per evitare quest’obbligo. Un giorno il Marchese rapì la bella Lucrezia, una donna di Dolceacqua che aveva deciso di sposarsi in segreto per evitare questo sopruso; la giovane non fece una bella fine, poiché si racconta che pur di non concedersi al Marchese morì di fame prigioniera nel castello. Fu allora che il marito, su tutte le furie, andò a minacciare Doria per costringerlo a eliminare questo diritto e per l’occasione preparò un dolce in onore della sua povera moglie defunta: la Michetta, come allusione al sesso femminile. “Omi, a michetta a damu a chi vuremu nui”, si dice da quel giorno, ovvero “uomini, la michetta la diamo a chi vogliamo noi!” Insomma, la Michetta diventa la dichiarazione di un amore finalmente libero dalle ingiustizie.

Personalmente se fossi stata io gliela avrei data.

Oggi come oggi per avere la prima notte farebbero difficoltà. All’iscrizione al primo anno di superiore forse….

Per chi ama le cose antiche e con una storia assolutamente da visitare.

Se siete come dolce consorte ne potete fare anche a meno.

La maglia scontata e le frase imprudente” Se costa 39 euro la compro”

Nel nostro breve soggiorno, arrivati il primo giorno nella località prescelta,quando il sole è sceso, dolce consorte per passare il tempo come tutte le donne ha voluto fare un giro per vetrine.

Ora sono anni che io non partecipo a questa attività c’è figlia che l’accompagna.

Io ho il mio negozio di fiducia se mi serve qualcosa vado lì.

Mentre passeggiavamo siamo capitati davanti a un negozio di una nota ditta di maglie e accessori, in vetrina c’erano vari capi scontati maglie, giacche, pantaloni, scarpe e via dicendo tra cui una maglia azzurra a treccia a doppio filo, a me piacciono fatte così, saranno antiche ma sono tra le mie preferite e poi io sono antico.

” Bella ” dico distrattamente mentre dolce consorte guarda in maniera attenta la vetrina.

I prezzi erano su display elettrici ed erano a rotazione, mentre si capiva cosa costavano le altre cose sulla maglia c’erano dubbi, infatti su maglia c’erano due prezzi uno 59 euro e uno 39 euro e in vetrina c’erano due tipi di maglie e nel prezzo non si specificava quale costasse una o l’altra.

Sempre distrattamente dico ” se costa 39 euro la compro” non l’avessi mai detto dolce consorte era già dentro a chiedere.

Esce sorridente ” costa 39 euro ” dice ” ne ha solo due ” finisce di dire.

Ora la speranza era che non ci fosse la taglia, niente da fare una è la mia taglia, rimaneva la speranza che mi stesse male, perfetta fatta apposta su di me. Quelli che hanno fatto le taglie nella mia taglia si sono ispirati a me.

Cerco una scusa plausibile ” Neanche sono sceso dall’auto e dolce consorte mi ha portato a comprare ” dico all’uomo dietro al bancone ” E’ l’ultima ” mi dice “ed è scontatissima” finisce di dire .

Dolce consorte non vede l’ora di farmi comprare qualcosa il mio armadio è semi vuoto ” Non ne hai più di maglie, quelle che avevi le hai usurate ” sostiene, in realtà le ha fatte sparire una alla volta a mia insaputa.

“La potrei tenere addosso ” dico ” visto che fuori c’è vento e l’aria è fredda” pago ed usciamo.

Dolce consorte mi dice” torniamo indietro che prima ho visto una bella giacchetta ” ecco la sua non costava 39 euro e non era neanche in offerta.

Come siamo usciti da Nizza e disavventura finale in autostrada. 2 parte

Dopo i due semafori ravvicinati in realtà è stato un susseguirsi di semafori uno dietro l’altro fino ad arrivare nel centro città. Tre corsie per parte per essere un mezzo borgo nella mia idea è stato un impatto traumatico.

Ora prima di immetterci nel centro c’era un semaforo con svolta a destra o dritto, la colonna di destra era lunghissima quindi sono andato senza pensarci sulla colonna del dritto per scoprire che nella colonna di destra, una ventina di auto, era fatta per lo più da macchine posteggiate, la prima con le frecce di emergenza, le altre si erano accodate, altre da poveri pirla come me che erano capitati in quel posto per sbaglio, e si erano incolonnati sperando di poter dare una svolta alla loro vita, invece erano fermi speranzosi che la coda si muovesse.

Dalle mie parti le tre corsie non le abbiamo neanche nell’autostrada figuriamoci nel centro cittadino. Tutti tra un semaforo e l’altro andavano come dei pazzi soprattutto le moto, dei folli senza se e senza ma. I pedoni incuranti di strisce o del rosso passavano tranquilli, Evidentemente con l’abitudine del caos si era creata una perfetta alchimia tra tutti per cui non c’erano stragi di pedoni e incidenti tra auto e moto.

Il mio unico pensiero lo ammetto è stato come uscire da lì.

Dolce consorte proponeva di fermarci e domandare a qualcuno come raggiungere il mare, le persone posteggiavano tranquillamente nella prima corsia per fare i cazzi propri…..

” Svolta a destra” diceva dolce consorte, c’era un cartello con posteggio, peccato che eravamo già a metà incrocio. ” Guarda se vedi un cartello con scritto mer, merde (sarebbe stato meglio) ” ho risposto mentre continuavo ad andare dritto evitando moto e pedoni che si buttavano all’improvviso davanti a me. Andare dritto ha il vantaggio che se devi tornare indietro è più facile trovare la strada , se cominci a girare perdersi è un attimo.

Lo scontro di opinione con dolce consorte era che lei voleva fermarsi e chiedere, io trovare il primo cartello con autostrada e scappare da lì, avendo io il volante in mano…

Comunque non abbiamo incontrato nessun cartello con scritto mer. Nel tragitto sempre dritti abbiamo visto la stazione, siamo passati dalle parti dall’aeroporto, per trovare finalmente il cartello che indicava l’autostrada.

Riconosco che se ci fossimo fermati dolce consorte avrebbe chiesto e capito la direzione per le mer e la promenade (passeggiata) ma ormai avevo deciso che l’unica cosa che volevo era scappare da lì.

Mentre stavamo per immetterci in autostrada siamo stati sorpassati da un deficiente con un furgoncino scoperto, aveva rami di palme tagliate, aveva fretta e zigzagava tra le auto per passare avanti.

In Francia si paga prima l’autostrada, hanno voluto 1 euro e 50 perché le sbarre si alzassero.

Mentre stavamo andando via, io felice dolce consorte meno, ecco che a qualche centinaio di metri davanti a noi il deficiente col furgone ha cominciato a perdere le palme in autostrada creando il caos. Tutti hanno cominciato a suonare e a mettere le frecce d’emergenza, l’unico coglione che non si è accorto di nulla era il pirla sul furgone che ha continuato ad andare dritto nel frattempo ha perso anche il decespugliatore professionale, tre cancelletti di metallo e altre attrezzi . Io volevo fermarmi a prendere il decespugliatore ma si sa con le donne non si può ragionare.

Il decespugliatore era nella corsia centrale e il traffico era intensissimo.

Sorpassato l’ostacolo siamo andati avanti ridendo, ci voleva il deficiente per farci tornare il sorriso.

Immaginavo il pirla arrivare a casa e non trovare nulla dietro…..

Alla prima uscita purtroppo c’era un signore in auto che si era accostato al furgone e avvisato il coglione di quello che era successo…..

Io e dolce consorte sempre dritti verso nuove avventure. Appena entrati in Italia siamo stati accolti da un cartello con scritto : lavori in corso restringimento di corsia, finalmente a casa.

PS Il tutto è durato poco più di un’ora anche se a me è sembrato molto di più. Avremmo avuto tutto il tempo per fermarci e chiedere ma io non sopporto il caos.

Questa è tutta la verità

Dolce consorte chiede una rettifica: a Nizza ci siamo arrivati benissimo e afferma che la colpa è mia se non abbiamo visto il mare e la passeggiata perché mi sono rifiutato di fermarmi a chiedere informazioni.

La verità solo che la verità.

Arrivati in Francia siamo stati accolti da un gendarme sorridente che dopo averci guardato e capito che eravamo due brave persone non ha voluto controllarci e ci ha pregato di andare avanti.

Mentone è bellissima

Ora la nostra gita in Francia sarebbe potuta finire qui, avrei avuto un bel ricordo dei francesi ma dolce consorte era stata a Nizza da ragazza e avrebbe avuto piacere a rivederla.

Io che so poco di cittadine francesi pensavo che Nizza fosse un mezzo borgo non una città di 350 000 mila persone per lo più con problemi mentali quando sono nel traffico cittadino. Così incurante di quello che sarebbe successo dopo siamo partiti alla volta di Nizza.

Le indicazioni erano chiare anche se scritte in francese, dolce consorte sa un discreto francese e poi c’era stata in pullman ma c’era già stata. Aveva 14 anni ma dolce consorte ha una buona memoria

Quando è stato il momento di scegliere tra la strada più veloce e da turisti e quella collinare abbiamo scelto la collinare…. mai scelta stradale fu più sbagliata.

La strada in effetti era poco trafficata e permetteva di vedere dei bei panorami, soddisfatti della nostra scelta eravamo ignari però di quello che sarebbe successo da lì a poco.

Ad un certo punto troviamo una coda che non si muoveva, più avanti due semafori a distanza di dieci metri uno dall’altro.

Quando scattava il verde nel secondo semaforo dopo pochi secondi scattava il verde anche nel primo semaforo solo che riusciva a passare una macchina massimo due e poi riscattava il rosso. La strada veniva regolarmente bloccata da auto che si immettevano nella strada principale da una stradina in mezzo ai due semafori che incuranti del loro rosso sfiniti dall’attesa si immettevano in mezzo bloccando tutto.

Ottimisti che passati i due semafori si sarebbe risolta la faccenda siamo andati avanti, avanti si fa per dire per fare 100 metri ci abbiamo messo venti minuti, lo stesso tempo che ci avrei messo a tornare indietro e prendere l’altra strada. Quello che non sapevo che passato i due semafori sarei entrato in una bolgia infernale dove ognuno faceva i cazzi che voleva dagli automobilisti ai pedoni e ai fuori di testa dei motociclisti.

Continua….

Per la prima volta in assoluto una foto di dolce consorte mentre prende il sole.

Chi mi segue da un po’ sa della caratteristica di dolce consorte che se prende il sole non si abbronza ma si sbianca nel migliore dei casi, nei peggiori si ustiona.

Ieri ultimo giorno del nostro breve soggiorno, dolce consorte ha deciso che l’avrebbe passato in spiaggia senza muoversi di un metro e riposarsi.

Al mattino il sole era caldo ma non eccessivo, nel primo pomeriggio è arrivato il sole estivo, dolce consorte è andata alla ricerca della crema di protezione 150 ma si è accorta di averla lasciata nell’altra borsa sull’auto insieme al cappello per proteggersi dal sole.

Dolce consorte saluta. Notate l’abbronzatura tendente al più bianco non si può.

“Coprimi ” ha detto” Prima che mi ustiono” ha finito di dire.

Io sono il suo esatto contrario, sono abbronzatissimo mi basta vedere il sole per prendere subito colore. “Il Sole bacia i belli”si dice, con me ha fatto un’eccezione.

Tornati siamo tornati dalla breve vacanza.

Un grazie a tutte le persone gentili e professionali che abbiamo incontrato e che hanno reso piacevole il nostro soggiorno. Giuro non mi sono bisticciato con nessuno.

Un non grazie all’autostrada ligure, un cantiere continuo dal levante al ponente e dal ponente al levante una cosa senza senso. Ieri 2 km di coda per un restringimento di corsia mal gestito e per fortuna che c’erano pochissimi TIR in circolazione non oso immaginare con tanti autoarticolati in giro.

Questo è il tramonto del posto dove siamo stati

Se dovete andare a Nizza e volete delle indicazioni non chiedete a dolce consorte.

Di Nizza seguendo le indicazioni di dolce consorte che sa il francese ho visto: l’aeroporto, la stazione, la collina, la montagna, il centro cittadino, la periferia, la mezza periferia, Marsiglia forse… ma di sicuro non ho visto il mare e la sua passeggiata.

Quelli di Nizza sono sicuramente più pirla di noi italiani ma noi italiani che andiamo a Nizza siamo sicuramente più pirla di loro.

A tre giorni dalla fine delle mie ferie dolce consorte con figlia hanno prenotato a mia insaputa una tre giorni fuori.

Per tre giorni si prevede non bel tempo, quindi andremo in vacanza ( ne avrei fatto a meno) ma ormai il dado è tratto, o meglio la prenotazione è stata fatta.

Chiaramente a meno di diluvi (possibili) che ci costringerebbero a me e dolce consorte a stare chiusi in albergo, dovremmo stare in giro (immagino) quindi la mia presenza sul blog sarà limitata, se il pc portatile di figlia funzionerà mi vedrete (forse) comparire.

Un saluto a tutti