L’anno scorso cognato io io io quando pensava di darsi all’agricoltura, aveva fatto cambio di motozappa, dando indietro la motozappa di suocero e comprandone una nuova, molto più moderna con cui avremmo dovuto faticare meno.
La motozappa ha funzionato tre giorni e poi non c’è stato più verso, per fortuna che ne avevamo una terza vecchissima che nonostante l’età funziona ancora.
La motozappa nuova va avanti e dietro dall’officina.
Qualche settimana c’era stata riconsegnata.
L’altro giorno quando ho provato a metterla in funzione, non ne ha voluto sapere ” io voglio fare l’artista, non ho nessuna voglia di cavare terra ” mi ha detto ” Ma sei una moto zappa ” le ho risposto ” Io sono un’artista” mi ha risposto a sua volta ” scrivo poesie se vuoi cavare non stare a cercare me”.
Ora io devo cavare ci sono da mettere le patate, ho provato a spiegarle che può scrivere poesie quando non lavora, niente da fare, lei vuole scrivere solo poesie.
Inoltre ho scoperto che si è presa una cotta per il meccanico a cui ha dedicato un mucchio di poesie.
Amore che mi accarezzi
Amore che mi accarezzi -quando le tue mani si posano su di me non sai che brividi provo- mi sento tutta fremere e vibro tutta quanta – il mio motore scoppia di gioia per te , e quando l’ultima volta sei entrata dentro di me con la tua punta di ferro non sai quale piacere ho provato- ti ricordi come ho iniziato a pulsare sotto le tue mani ruvidi e gentili allo stesso tempo- Amore che mi accarezzi non smettere mai di prenderti cura di me il mio motore potrebbe andare a pezzi.
La motozappa nuova mi ha chiesto ” cosa ne pensi ?”
Non ho detto niente, sono andato a prendere la motozappa vecchia , che partita al primo colpo mi ha detto ” certo i giovani d’oggi…. ”
Comunque è deciso cambio meccanico.