Al delirio (lavoro) è arrivato Apoteosi ( di cui racconterò)che mi ha dato una grande idea per risolvere il problema degli immigrati o clandestini( a seconda di come la pensate)

Apoteosi è un dono dell’universo per potermi far ridere al delirio. Chi mi conosce sa di quanto ne ho bisogno.

Alle presentazioni Apoteosi dopo avermi detto il suo nome che non lasciava dubbi sulla sua provenienza ma anche la sua faccia non lasciava dubbi ( sapete che sono uno dei più grandi se non il più grande fisionomista mondiale) al “da dove arrivi?” al nome di un paesino sperduto della val Fontanabuona, ” le tue origini? ” chiedevo, dal sud più profondo era la sua risposta.” Ma come cazzo ci sei finito a ….?” ” abitavamo a Genova ma era impossibile comprarsi casa ” mi ha risposto-

Non i tutti paesi della Fontanabuona le case le regalano ma in molti si, ormai i piccoli centri si stanno spopolando.

Casa con tre camere, cucina, due bagni, terrazzo a 40 000 euro. A fratello 20 000 euro per tre strisce per terra, posteggio che il comune vendeva a chi ne aveva bisogno.

Il paese di Apoteosi è veramente sperduto nell’entroterra per arrivarci dal delirio ci vuole 1 ora 10 euro al giorno di benzina.

Di Apoteosi ne racconterò.

Invece che mandare gli immigrati o i clandestini in Ruanda come fanno gli inglesi, cosa cretina quasi quanto loro. L’idea in realtà è geniale, visto che è impossibile rimandarli nel loro paese di origine da dove sono scappati li mandano in un posto ancora peggiore. La mia idea invece è che gli diamo il permesso di soggiorno se ripopolano le vallate abbandonate, è pieno di case disabitate. So che dei sindaci le vendevano a 1 euro .

Se le vallate fossero ripopolate ci sarebbe del nuovo lavoro per tutti, chiaramente non si possono abbandonare in queste valli scordate da Dio e dirgli ” arrangiatevi”

Che cazzo fargli fare non lo so intanto io ho già pensato a dove metterli per toglierli da centri d’accoglienza che fanno angoscia. .

Se volete pace e solitudine…….

24 pensieri riguardo “Al delirio (lavoro) è arrivato Apoteosi ( di cui racconterò)che mi ha dato una grande idea per risolvere il problema degli immigrati o clandestini( a seconda di come la pensate)

  1. Alle’,idea BOCCIATA con titolo accademico e frizzo goliardico! Ma sai quanti indigeni – pure idioti e stronzi se vogliamo dire – non c’hanno un buco per ripararsi la testa? Ci mancherebbe pure che i “bisognosi dal gommone” hanno l’agevolazione dell’edilizia abitativa a quasi regalo!😁

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  2. Mi ricordo la presentazione con il mio nuovo vicino di casa, proveniente dal Camerun.

    Lui si presenta e mi dice, in perfetto italiano: “Ciao, io sono Bruno”
    Ed io: “Beh, si vede che sei “bruno”, ciao, io sono Andrea”

    Hahahah
    😀

    Io non so se lui avesse capito

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      1. Guarda.
        Bruno ha vissuto davanti a casa mia per circa 10 anni.
        Appena arrivato aveva 2 figlie piccole, occhio e croce 3 e 1 anno. Dopo poco ebbe la terza figlia, 3 femmine.
        Tornò ad abitare in Camerun, dato che aveva messo in piedi una attività di export e lavorazione di ferrovecchio che – per lui – era molto remunerativa.
        E’ tornato a salutarci circa 10 anni fa, con tutta la famiglia.
        Ebbene: la figlia maggiore era diventata una GNOCCA spaventosa.

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  3. Non è un mistero che io abiti in piena ZTL romana. Regno, una volta assoluto del PD.
    Orbene. Innanzi alla coop di zona (hai visto mai che in ztl ci mettano un’esselunga) stazionano gruppi di clandestini che chiedono soldi. Uno, in particolare mi chiede di di comprargli del pane delle scatole di tonno. Addirittura, non fidandosi, entra con me nel negozio e si “capa” (voce del verbo scegliere) la roba. Che lui si mangi il tonno ci credo poco, visto che è articolo privilegiato dei mercatini neri degli zingari della domenica mattina. Ieri di fronte alla cassa (dove spesso incontro la sora Mara Venier e la sora Lucia Annunziata) c’era il fenotipo femminile della radical chic ztl: professoressa in pensione con occhiali cerchiati e capelli discertamente tinti in grigio/biondo. A quel punto non ho resisitito. Alla cassa c’era il signore sardo con cui vado più d’accordo e, insieme a lui, ho rievocato le buone care navi motosiluranti (dismesse purtroppo nel 1974) e le mine magnetiche posizionate innanzi ai porti nei bei tempi andati. Il cassiere ha annuito con approvazione, La chiccosa ztl ha quasi avuto un mancamento. Tanto che si è dovuta appoggiare ad uno scaffale, scuotendo il capo. Una simile soddisfazione non ha prezzo.

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