Figlia ha scoperto andando al CAF a fare l’ISEE per pagare la rata universitaria che l’anno precedente avevamo guadagnato più del doppio di quello che pensavamo. Peccato che non ce ne siamo accorti. Storia di ordinaria demenza burocratica ” e io pago”

Ora l’impiegata del CAF quando afferma ” Per me è giusto così” davanti all’evidente errore, la matematica non è un opinione e l’addizione non è complicata neanche per uno che lavora in un CAF. 1 +1 = 2 non può fare 4. Ma l’impiegata che è lì da 25 anni è rimasta irremovibile sulla sua idea ” E’ giusto così” ” Giusto un cazzo, così devo pagare la rata massima” ha provato a dire figlia. “L’errore non è mio, io mi limito a mettere dei dati e come vede i dati sono giusti, se qualcuno ha sbagliato è all’ INPS o all’ufficio dell’entrate. Si rivolga a loro” ha continuato. ” Comunque per pura cortesia chiederò a qualcuno che ne sa più di me” Ha finito di dire. ” Chiunque passi” ha pensato figlia” visto che sono 25 anni che sei lì e forse dovresti sapere queste cose.”

Il risultato è che secondo l’ufficio dell’entrate o INPS 1+1= 4 “e io pago”

Ora figlia ha provato a mettersi in contattato con questi mentecatti altro termine non c’è.

Si passa da segreterie telefoniche dove non c’è nessuna possibilità che ti risponda qualcuno neanche per sbaglio, fatte a posta per sfinire le persone che hanno bisogno d’informazioni.

Figlia ha provato a fare la domanda nel sito proposto. Entro un mese le daranno una risposta, non si sa quale e nel frattempo ” io pago”

Chiaramente figlia non si è arresa ed ha chiesto un appuntamento tramite telefono per andare di persona personalmente a parlare con qualcuno di questi impiegati per vedere di trovare una soluzione. Tra dieci giorni bontà loro. “e io pago”

Secondo figlia è un problema del programma ” se fosse così tutti dovrebbero avere questo problema e non solo noi” ho ribattuto e al CAF ne sarebbero stati a conoscenza” ho finito di dire.

Dolce consorte forte di conoscenze nei vari istituti coinvolti ha provato a vedere di trovare una soluzione oggi si saprà qualcosa.

Resta il fatto che se sbaglia il cittadino viene punito se sbagliano loro in ogni caso ” pago io ” ore perse , incazzatura e se non si risolve in tempo bisogna pagare il massimo della rata e poi sperare di poter recuperare il non dovuto.

Abbiamo provato a vedere nel conto corrente non ci sono tutti quei soldi, magari per sbaglio una mazzetta era finita lì-

PS La cosa più grave è che devi chiedere dei favori non per avere dei vantaggi ma per ottenere il giusto. Che paese di m…..

12 pensieri riguardo “Figlia ha scoperto andando al CAF a fare l’ISEE per pagare la rata universitaria che l’anno precedente avevamo guadagnato più del doppio di quello che pensavamo. Peccato che non ce ne siamo accorti. Storia di ordinaria demenza burocratica ” e io pago”

  1. Puoi ben dirlo, proprio un paese del cavolo.. e te lo confermo perché ho esperienze dirette e non all’estero, solo qui c’è sto casino! Non che fuori sia tutto oro, ma qui sembra un circo!

    "Mi piace"

    1. Magari… loro si limitano a rilasciarti (come più o meno tutte le altre banche) l’ attestazione patrimoniale relativa alla giacenza media e al saldo finale del tuo conto. Valida ai fini ISEE, ma l’ ISEE vero e proprio te lo devi far fare a parte, dato che tiene conto di tutta una serie di informazioni che la banca non può avere.

      Quando mi è servito, io me lo sono fatto da me sul sito dell’ INPS (entrando nell’ area riservata, ormai serve lo SPID di livello 2, ma se ce l’hai è comodo anche per altre cosette). Puoi sia “simularlo” che procedere alla generazione effettiva, ovviamente devi avere a portata di mano tutti ma proprio tutti i cazzi tuoi tranne forse le info sul reddito che prendono in automatico dai dati dell’ agenzia delle entrate. Resta inteso che se “ti scordi” qualcosa o “ometti” qualcos’ altro resti responsabile per eventuali false dichiarazioni in atto pubblico. Ma tanto pure quando te lo fa il CAF alla fine se sbagliano va sempre in culo a te, quindi io farei così.

      Piace a 1 persona

  2. Ricordo che alla morte di mio padre, l’ENPALS doveva versare a mia madre una somma di una certa importanza; soprattutto quando non c’erano altre entrate in vista. Si trattava degli arretrati della pensione di invalidità, concessa dopo che per due anni mio padre era entrato e uscito dagli ospedali.
    L’assegno circolare, inviato a mezzo posta, venne rubato. Come -ho scoperto in seguito- l’evento capitava assai di frequente, indipendentemente dall’ente emittente. Che c’entrasse qualcuno alla posta? Mistero…ma anche no.
    In realtà l’assegno era stato emesso quando mio padre era ancora in vita e, quindi era intestato a lui, ma non era mai stato recapitato.
    Sta di fatto che l’ente, inizialmente si rifiutò di ripetere l’invio, rilevando che l’assegno era stato incassato in contanti con tanto firma di girata per l’incasso. Peccato che quando la firma era stata apposta mio padre fosse gà morto da un paio di settimane.
    Alla fine, mia madre si rivolse ad uno dei datori di lavoro di mio padre; il genitore per professione allenava cavalli da equitazione.
    Si trattava di un esponente della nobiltà nera romana, un Duca con mani in pasta ovunque, dalle cliniche, alle costruzioni, dall’editoria a varie atività sportive. Poi, purtroppo, finì molto male.
    Un nuovo assegno venne emesso in favore di mia madre miracolosamente in pochi giorni e la Duchessa, lo consegnò personalmente a mia madre.
    La procedura non era esattamente regolare, ma si era mossa la persona giusta.
    Purtroppo negli anni, per otenere risultati, ho spesso dovuto riscuotere vecchi debiti e favori per ottenere

    "Mi piace"

  3. E’ un problema di “tabelle”, di “indicatori” e di “parametri”. Il tutto nel frullatore di una procedura informatizzata che fa acqua da tutte le parti (grazie, So.Ge.I).
    Se lo dice il computer è così. A nulla vale protestare.
    Non so se a suo tempo lo hai letto, ma se ti avanzano dieci minuti dai un’ occhiata a questo articolo, vedrai che non sei solo e che poteva andare pure peggio:

    COME, QUANDO E PERCHE’ SONO DIVENTATO UN “EVASORE FISCALE” – (UN ALTRO PO’ DI CAZZI MIEI).

    "Mi piace"

  4. Hai mai visto “Le dodici fatiche di Asterix”?
    Una delle prove che lui e Obelix devono superare è: entrare nel palazzo che rende folli e farsi rilasciare il lasciapassare A38.

    Ecco. Ogni volta che devo interfacciarmi con la burocrazia mi sento uguale a loro: su e giù per le scale, da uno sportello a un altro, da un mentecatto scaldasedia a un altro. E alla fine hanno ragione loro e noi paghiamo.
    Che amarezza!

    "Mi piace"

  5. Una triste 💔 ed amara conclusione. In Segreteria mi hanno fatto avvelenare un sacco di volte. Ogni volta avevo la sensazione di addentrarmi in un girone infernale.
    Mi dispiace tantissimo, spero riusciate a risolvere
    Un abbraccio

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...