“Un cane ? Sicuri che non era un topo?” Guardacomeseigrasso (gatto)

Ieri mentre passeggiavamo con Nontirare cane gli raccontavo del pinscher rapito dal gabbiamo. “Con te non c’è problema ” ho detto ridendo oltre venti chili di cane. ” un amico di blog dice che a Roma i gattini devono stare attenti” mentre dicevo questo ci siamo imbattuti in Guardacomeseigrasso (gatto) e siamo scoppiati a ridere, con lui ci vogliono una cooperativa di gabbiani per sollevarlo solo di qualche centimetro.

Sono un caneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Giura che era un cane ? A me sembrava un topo
buono era buono

E ora un riposino i cani per i gatti sono difficili da digerire.

32 pensieri riguardo ““Un cane ? Sicuri che non era un topo?” Guardacomeseigrasso (gatto)

    1. Dicono che più sono piccoli, più sono cattivi. Io ho sempre adorato i cani finché non è arrivato un nuovo vicino che ne ha due, di taglia medio piccola, che abbaiano tutto il giorno, e spesso anche di notte. In più, lui suona il piano (benissimo, va detto), e quando suona, i cani ululano in coppia come se cantassero. Ti lascio immaginare.

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  1. Sono piccoletti ma tremendi i pinscher: io ne avevo uno ed era una mezza teppistella. Si divertita a provocare i cani più grandi di lei appena ne vedeva uno… e spesso erano loro a scappare di fronte a tutto il casino che faceva, 😄.

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  2. L’ esperto “canologo” (si lo so, sarebbe cinologo nel caso ma non sottilizziamo) interviene:

    I cani non hanno assolutamente consapevolezza delle loro dimensioni. Il problema come al solito siamo noi.
    Un cane capisce solo che ha davanti un altro cane, capisce (previa annusata e verifica) se questo è maschio o femmina e nel caso se è castrato o sterilizzata, ne capisce l’età (o almeno la fase di sviluppo) e ne coglie l’ atteggiamento, il grado di calma o di aggressività. Tutto tranne le dimensioni.
    Infatti se ci fate caso i cani piccoli se gli “parte la brocca” aggrediscono tranquillamente cani di grossa taglia, non è che si fanno il problema. Poi nel caso il problema arriva dopo.
    Come dicevo, chi fa casino in questo idillio canino siamo proprio noi. Chi porta a spasso un cane minuscolo o un cane che considera debole o “pauroso”, tende a proteggerlo istintivamente dagli altri: quando incrocia altri cani spesso lo tira a se’, lo prende in braccio, si allontana in fretta. Questo il piccolo cane lo “sente”, e la sua mente si condiziona: a quel punto il cane grande (che per lui non sarebbe che un cane e magari ci giocherebbe volentieri) diventa nella sua mente un “pericolo”, perchè sente che il padrone ne ha paura. Ecco che – se appena ne ha l’ occasione o il padrone di distrae – non esiterà a diventare aggressivo nei suoi confronti e magari attaccarlo, spesso con esiti infausti, dato che il cane grande, preso di sorpresa potrebbe involontariamente fargli male.
    Inoltre, il cane piccolo viene “umanizzato” molto più facilmente e gli vengono concesse cose che alla lunga gli fanno prendere il carattere di merda che di solito ha.

    Ma, di questo sono certo, il problema vero siamo sempre e comunque noi.

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