Il gelato fatto in casa al tempo del covid.

Nel massimo della positività ecco per tutti una ricetta semplice per avere un ottimo gelato in casa fatto senza gelatiera .

In 4 ore ma anche meno potrete gustare un buon gelato cremoso fatto solo di alimenti sani. (sul latte condensato ne riparlerò dopo)

Tutti mettono ricette ( che palle) ma sono malato o meglio sono positivo, stamattina col fresco ero nell’orto e qualcosa per passare il tempo bisogna fare.

Come me andate nell’orto e raccogliete prugne e pesche, se non avete alberi da frutta mi dispiace niente ricetta. Va bè la potete anche comprare ma non sarà mai buona come l’originale-

Qui sotto pesche e prugne già lavate e tagliate, sulla quantità andate ad occhio, mica vorrete che sto lì con la bilancia a pesare tutto.

Per andare avanti dovete avere necessariamente un frullatore o qualcosa che gli assomigli, col la mezza luna ci vuole molto più tempo. Il risultato è la purea qua sopra.

Il latte condensato per molti questo sconosciuto, io nella mia vita ho solo visto quello Nestlè.

La storia in breve

IlLatte Condensato Nestlé è un prodotto storico, nato nel 1893. La lavorazione è semplice e naturale: Il latte vaccino viene pastorizzato, arricchito di zucchero e concentrato per ottenere la densità caratteristica. È presente nelle case degli Italiani da oltre un secolo, prima utilizzato come sostituto del latte fresco, poi apprezzato come ingrediente per la preparazione di dolci. 

Da bambino al posto del latte fresco che non tolleravo mangiavo il latte condensato, sorella lontana aveva fatto lo stesso, poi per anni al solo vederlo mi veniva nausea….figlia non ne ha voluto neanche sapere, poi ho scoperto che era usato in pasticceria come base per molte ricette.

Ora la quantità da mettere è soggettiva, ognuno ha i suoi gusti. Chi ama il gelato più dolce e cremoso e uguale a quello della gelateria ne metterà di più. Chi lo vuole più sano ne metterà meno. Quindi fate quello che volete, comunque in rete troverete tutte le dosi che volete, ma ognuno è libero di farlo come vuole visto che se lo mangia lui.

Il latte va mischiato alla purea e frullato ancora un minuto. Basta finito.

Mettete il tutto nel surgelatore e dopo 4 ore ve lo potete già mangiare volendo anche prima, volendo ve lo potete mangiare anche senza metterlo nel surgelatore, è buono lo stesso ma non è un gelato.

Diventa cremoso come quello della gelateria, se ve ne rimane andrebbe girato ogni tanto perché nel surgelatore tende ad indursi, questo non vale con il belino, quindi lasciate perdere. (L’ultimo consiglio chiaramente è solo per i maschietti)

Chiaramente qualcuno ci ha già pensato

41 pensieri riguardo “Il gelato fatto in casa al tempo del covid.

      1. quello del pesto è una storia lunga da spiegare.
        I puristi vogliono il mortaio, anni fa avevo un pezzo con un mortaio di oltre cento anni..ma se non si ha la mano ci vuole una vita… e la differenza è solo per gli esperti.
        Se si fa col trita tutto elettrico o con quello ad immersione è necessario dare solo piccoli colpi due secondi al massimo in modo che il basilico non si riscaldi, il gusto è buono. La differenza la fa il basilico quello di Prà sprigiona un sapore che gli altri non hanno.
        I pinoli italiani ormai li compri in gioielleria.

        Piace a 1 persona

      2. Eh si, ho letto anche io del non far surriscaldare il divino miscuglio. Il basilico del terrazzo di Torino è quel che è, ma profuma tantissimo: ed è facendo il pesto che la mia signora si è accorta che non sentiva più gli odori. Per ora, non li sente quasi ancora oggi, a 12 giorni da inizio malattia.

        "Mi piace"

  1. La dritta del latte condensato è geniale. Non dico che provo subito perchè mentirei, ma metto in lista e sabato rimedio il latte condensato. Poi procedo.

    Colgo l’occasione per suggerire una cosa che a non tutti piace, ma quest’ anno la sto facendo a raffica e mi dà parecchio gusto: Se non ho capito male è una usanza dei bordelli thailandesi, però io l’ ho vista nella serie Netflix “Better Call Saul” (spinoff di “Breaking Bad”) e dopo averla incontrata in un bar ho deciso di farla anche io.

    E’ l’ acqua al cetriolo. Gradevole e molto rinfrescante, nonchè sana.

    Serve una brocca che si possa chiudere (anche con la pellicola, importante è che abbia un’ imboccatura abbastanza grande), poi serve un (anche mezzo) cetriolo, un mezzo limone e delle foglie di menta.

    Si fa il cetriolo a fettine sottili, il limone a fettine sottili, la menta a foglie (tanto è già a foglie 😉 ). Si butta il tutto nella brocca, si copre con acqua, si mescola un po’ e si copre con pellicola. Poi in frigo finchè non si raffredda.

    Finito.

    La bevanda che si ottiene è qualcosa di davvero speciale. Disseta all’ istante ed è anche buona.

    Il bello è che la parte solida dura fino a due giorni: quando finisce l’acqua, basta rimetterla nella brocca, mescolare e via. Io con mezzo cetriolo e mezzo limone ci avrò fatto quattro brocche piene.

    Dopo due giorni comincia a marcire tutto, quindi si butta e si ricomincia.

    "Mi piace"

  2. “Tutti mettono ricette ( che palle) ” e qui potrei rompere un’amicizia. Tralascio il commento all’ultima parte. Sul pesto, metti le lame nel freezer una mezz’oretta così il basilico (di Pra) non si ossida. Che palle eh?

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...