La lucertola attraversava il giardino senza sapere che era mio. (Ennio Flaiano)
La Tartaruga disse a la Lucertola: / − Abbi pazzienza, férmete un momento! / E giri, e corri, e svicoli, e t’arampichi, / sempre de prescia, sempre in movimento. / Me fai l’effetto d’una pila elettrica… / Te piace d’esse attiva? Va benone. / Però l’attività, quanno s’esaggera, / lo sai come se chiama? Aggitazzione: / forza sprecata. È la mania der secolo. / Correno tutti a gran velocità: / ognuno cerca d’arrivà prestissimo, / ma dove, propio dove… Nu’ lo sa.
(Trilussa, La tartaruga lemme-lemme.)
Il muro: — Mi passa un brivido per la schiena. La lucertola: – Sono io. (Jules Renard)
Quella piccola lucertola triste mi disse che era un brontosauro per parte di madre. Io non risi; le persone che si vantano degli antenati spesso hanno ben poco d’altro cui appoggiarsi. Assecondarle non costa niente e accresce la felicità in un mondo dove la felicità scarseggia sempre. (Robert Anson Heinlein)
La lucertola dice d’essere parente del coccodrillo.
(Proverbio)
Che belle! Trilussa è stupendo, ma anche quella degli antenati illustri ha una bella morale.
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