Non è l’ universo che ce l’ha con me ma è il mio inconscio. Praticamente mi saboto da solo. C’ è una guerra interna tra i due me: quello razionale ( che comanda) quello che rispetta tutte le regole, quello del senso del dovere. Contro quello irrazionale che si è rotto le balle del senso del dovere e di tutte le sue conseguenze.

L’ altra sera tornavo dal delirio, giornata difficile, vuoi che non mi sono ancora ripreso dal COVID, il dottore mi aveva consigliato di stare a casa ancora qualche giorno.

Vuoi perché il delirio è sempre più delirio. Tra malati di COVID tre oltre me, e quelli in ferie non si più cosa bisogna fare per primo.

Tornato a casa mentre chiudevo la portiera, pioveva a dirotto,incredibilmente me la sono tirata (da solo) sull’orecchio.Lo so è quasi impossibile, ma il mio irrazionale è particolarmente stronzo in questo momento. Due volte il COVID in un mese, due coliche renali a poca distanza una dall’ altra.

Ho sentito un male terribile , infatti la botta era sull’orecchio.

All’ inizio ho pensato all’ universo contro, poi mi è stato chiaro che l’ universo non c’ entra nulla.

Mi sto sabotando da solo.

Oltre tutto il sangue che usciva copioso, ho dovuto spiegare a dolce consorte come ero riuscito da solo a darmi una portierata sull’orecchio. Sosteneva che era impossibile anche volendo.

Non bastava il dolore, anche la predica che non sto attento. C’ era di mezzo anche la lampada rotta in maniera ancora in maniera più incredibile della portiera sull’orecchio.

Ora è palese che l’ altra parte di me mi sta dando contro.

Altro che universo .

Discutere con la parte irrazionale è complicato. Non segue la logica.

Ora io non voglio dire che non ha le sue buone ragioni, probabilmente è vero che ultimamente ho esagerato col senso del dovere. Ma farmi stare male per non andare al delirio o fare altro non ha tanto senso. La botta clamorosa all’ orecchio era per farmi sentire, e giuro che l’ ho sentita la sua disapprovazione per come stavo affrontando la situazione al delirio e non solo.

Ora le due parti stanno trattando, ma a me ancora non hanno detto niente.

Spero che non finisca in una guerra fratricida.

Non si sa mai come finiscono le guerre quando iniziano.

Spero basta in una tregua momentanea, per riprendermi almeno un po’

27 pensieri riguardo “Non è l’ universo che ce l’ha con me ma è il mio inconscio. Praticamente mi saboto da solo. C’ è una guerra interna tra i due me: quello razionale ( che comanda) quello che rispetta tutte le regole, quello del senso del dovere. Contro quello irrazionale che si è rotto le balle del senso del dovere e di tutte le sue conseguenze.

  1. C’è una spiegazione razionale a quanto ti sta accadendo: si tratta di tafazzismo. È un virus che ha preso il nome di un certo Tafazzi, paziente zero. Un giorno l’ha manifestato cominciandi a martellarsi i gioielli di famiglia con una bottiglia vuota di plastica, intanto ridendo e canticchiando felice. Certo, nel tuo caso l’infezione deve essere molto più grave, dal momento che tu ti prendi a sportellate l’orecchio.

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  2. L’orecchio è una parte molto sensibile che fa pure parecchio male. Se volete fare male a qualcuno facendola franca, infilategli le unghie nell’orecchio. Proverà un dolore fortissimo. Però fate attenzione a staccare la presa dopo il primo momento, che se quello si muove di scatto potrebbe rimanervi in mane, la sua orecchia.

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  3. Dimmi, ti prego, che non te la sei data con lo spigolo superiore (l’angolo del finestrino, per capirci): una volta mi sono piantato nelle costole quello di una Punto (che è proprio ad angolo retto, in più ricurvo verso l’interno) e a momenti mi buco un polmone. Non voglio immaginare in pieno orecchio che cosa sia stato.

    Credo che sarebbe più che opportuno (in barba a tutti i tuoi princìpi) che agevolassi in qualche modo la tregua che auspichi. Vale a dire fermati un attimo. Se puoi, appena puoi. Non dico di “prenderti una vacanza”, nemmeno un periodo sabbatico, basta poco. Due giorni, tre al massimo (se no poi ci prendi gusto 😉 ), in cui mandi tutti cordialmente a cagare e ti metti un bel cartello con scritto “non disturbare”. Delirio no, a casa il minimo sindacale. E poi fai qualcosa che ti piace.

    Si tratta secondo me di “spezzare” l’andazzo che si è instaurato ultimamente: troppi cazzi uno dietro l’altro… so che uno resistente come te non si stanca, però non sei immune alla distrazione, ed è quella che fa danno. Riprendere fiato per riprendere la concentrazione.

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  4. L’universo, il fato, la sorte, il karma, l’autosabotaggio o comunque tu voglia chiamarlo ti sta dicendo una cosa sola: mettiti a letto e stacci. Non per te, per gli altri, perché se non sei guarito dal covid puoi infettare chi trovi sulla tua strada. In pratica la tua è la punizione dell’untore. E ti è anche andata bene, una volta li linciavano 🤣🤣🤣

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