Una giornata particolare. Quest’ anno abbiamo il morto fresco in casa. Suocero 4 mesi fa è passato a miglior vita. I miei genitori sembra ieri e sono passati decenni.

Sarò sincero è qualche anno che non vado al cimitero dai miei genitori. Sono tranquillo, fratello ci va tutte le settimane, passa dalla moglie e poi va da loro.

Non ho problemi ad andare nei cimiteri, certo non è un passatempo come per fratello, ma lo trovo abbastanza inutile.

Certo uno va a tenere pulita la lapide, volendo a mettere due fiori. Ma nella sostanza non cambia nulla. La loro anima sicuramente non è lì.

Visto che c’ è chi va io faccio a meno di andarci.

In casa è pieno di loro foto, non negli album, ma incorniciate e messe in bella vista a ricordo dei momenti felici. Non c’ è il rischio che me li scordo. Ogni giorno sono lì che mi sorridono.( Spero)

Suocero è 4 mesi che è mancato , ma è ancora come se fosse qui, tutto è ancora impregnato di lui. La sua presenza è in ogni cosa. Nei nostri discorsi, nei nostri gesti, nei nostri pensieri.

Troppo poco tempo è passato per poter pensare che sia morto veramente.

Ci vorrà del tempo per rendersene veramente conto.

Suocera e dolce consorte sono andate a vedere la nuova casa dove alloggia ora suocero, accanto c’ è gia quella di suocera. Chi sa cosa pensa mentre guarda il loculo che l’ attende?

Buona vita a tutti e buona domenica a voi e a tutti i vostri cari.

11 pensieri riguardo “Una giornata particolare. Quest’ anno abbiamo il morto fresco in casa. Suocero 4 mesi fa è passato a miglior vita. I miei genitori sembra ieri e sono passati decenni.

  1. Dal cimitero sono lassato jn paio di giorni fa. Ma non c’era nessuno. Erano mesi che non passavo. Ci vado soltanto perché lì si sta davvero tranquilli, tranne quando ti capitano due vedove che si mettono a chiacchierare a voce alta.

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  2. Evito di andarci nei giorni commemorativi, è un bisogno spontaneo, senza data su calendario: il luogo è simbolico, in realtà é nei ricordi, nei loro oggetti che conserviamo, in piccole coincidenze quotidiane che richiamano il loro nome, senza fiori né lumicini.

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  3. Non ci vado mai nelle ricorrenze stabilite, semmai una settimana-due prima, per metter in ordine e mantenere il decoro. Nei giorni comandati si trova troppa gente, e invece di un momento di riflessione, si fa salotto.
    Mi ricordo una vecchia barzelletta: “Tema: oggi ricorrono i morti. Svolgimento: spero che vinca mio nonno, che l’anno scorso non ha potuto correre essendo ancora vivo”

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