Quando ti comincia a piovere dal soffitto della cucina. Pensieri sparsi sulle varie divinità, destino e fatalità.

Premesso che ci sono cose più gravi. Tipo avere una casa a Gaza, o in Ucraina.

Ma quando sei comodamente seduto in cucina in una mattinata di allerta temporali, infatti fuori piove copiosamente e improvvisamente ti senti gocciolare sulla testa, guardi il soffitto e vedi delle gocce di acqua che cadano, Gaza o Ucraina t’incazzi lo stesso.

Ti precipiti dal solaio per capire cosa sta succedendo.

Il tetto è nuovo.

Per salire abbiamo una lunga scala in ferro, in attesa di finire prima o poi casa. Poi è più facile.

Arrivo su e sembra tutto a posto.

Penso alla terrazza sulla mansarda.

Regressione

Ci sono stupende persone, tipo l’ architetto che ha convinto dolce consorte a fare quell’ inutile terrazzo. Meravigliosa persona, pessimo architetto, Infatti si è messo a fare dell’ altro dopo averci dato tanto danno a noi. Rimane una carissima amica nonostante tutto.

Per disperdere l’ acqua dell’ inutile terrazzo, bello gran bella vista, uguale a quella del terrazzo sotto, passa un tubo di plastica internamente. Il tubo incementato non si sa come e perché ha iniziato a perdere.

Ora rivolgere gli occhi alle travi, il tetto è in legno e domandarsi ” perché a me?” E’ d’obbligo.

Io che sono tanto buono, gentile, che non rompo il cazzo a nessuno .

L’ universo non funziona così, se ne sbatte i coglioni se siete buoni e rispettosi del mondo intero. Anzi ci gode ancora di più nel vedervi soffrire immeritatamente.

Il giorno prima si era scompisciato dal ridere ne vedermi rompere una lampada in un una serie di circostanze negative che erano al limite del impossibile.

Infatti ancora adesso penso che sia incredibile quello che è successo.

Per ora non ve la racconto. Mi devo ancora riprendere.

Stamattina alle 7 è arrivato un amico muratore che forse ci ha messo una pezza.

Anche alla testa , ha preso una botta clamorosa contro una trave.

Anche lui è una persona buona e rispettosa.

PS Dolce consorte ieri è salita sul tetto con me per vedere il problema.

Nello scendere mi sono piazzato sotto in caso fosse caduta. Non è atletica e soffre l’ altezza.

Mentre scende, chiaramente la stavo guardando, si gira e mi dice ” non fare battute sul culo”

Ma quale brutta idea che ha la gente di me compresa dolce consorte.

Ora a uno non può più piacere un bel fondoschiena di donna senza sentirsi in colpa.

11 pensieri riguardo “Quando ti comincia a piovere dal soffitto della cucina. Pensieri sparsi sulle varie divinità, destino e fatalità.

  1. Il fatto che Dolce Consorte ti abbia anticipato la dice lunga su quanto sia consapevole di sé stessa. E non provare a dire che sei rimasto indifferente, che non ci credo. 😀

    Comunque l’acqua è una brutta bestia, basta una crepa di due millimetri in un punto che non potresti nemmeno immaginare e prima o poi ti ritrovi a mettere le pentole sotto le gocce.

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  2. È tipico delle donne farti sentire in colpa, anche quando il loro narcisismo è molto gratificato da gesti, sguardi o battute. Detto a bassa voce e in tutta confidenza: le piaci! 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣

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  3. Comunque io le battute a MdM le faccio lo stesso, è più forte di me.
    E poi alla fine fa anche piacere dai 😉
    Per l’acqua in casa è un problema di non poco conto, speriamo che il muratore abbia fatto un taccone duraturo 👍

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  4. Appena comprata casa abbiamo ri-impermeabilizzato il terrazzo, che (lo sapevamo) aveva una infiltrazione, dovuta proprio al tubo di scarico della piovana incementato e intasato… Coraggio, AP, almeno siamo vivi!

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  5. Casa di mio padre, ad un certo punto il soffitto di cucina, corridoio e salotto comincia a gocciolare. Dei goccioloni grandi così che ovviamente bagnano mobili e tutto quanto. La vicina di sopra, senza il permesso dell’assemblea, ha messo il condizionatore (che deturpa la facciata), solo che ha fatto fare i lavori ad un suo cuggino e l’impianto perdeva acqua allagandoci casa, ma lei fa la gnorri sostenendo che i lavori sono stati fatti bene. Chiamo l’amministratore che risponde “è una cosa tra condomini, non mi riguarda”. Dopo una settimana eravamo ancora lì con l’ombrello mentre tutti i santi giorni chiamavo la fedifraga. La domenica non ci ho visto più, chiamo il mio avvocato, gli spiego la situazione e mi dice domani “ci penso io”. Subito dopo richiamo l’amministratrice le dico di aver chiamato il mio legale. Dieci minuti dopo era lì con un idraulico che ha capito subito il problema, era il condizionatore montato dal cuggino. Sta stronza, appena ho detto la parolina magica “avvocato” ha mosso il culo, di domenica!, prima se ne è fregata. Alla riunione condominiale successiva l’abbiamo liquidata. Gliene abbiamo dette talmente tante che è letteralmente scappata. Ah, ovviamente la vicina ha pagato i danni.

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