L’ assicurazione sull’auto del compianto suocero. Quando ognuno dice la sua. Norme e interpretazioni.

Dopo la morte di suocero ci eravamo informati per l’ auto di suocero, che da anni uso praticamente solo io. Pago chiaramente tutto io : bollo, assicurazione e riparazioni varie.

Morto suocero nascono i problemi.

Non che siano problemi tra gli eredi, ma la burocrazia in questi casi la fa da padrona.

Ora già sui mesi che uno può attendere prima di fare qualcosa ognuno dice la sua.

Chi un mese, chi due, chi tre chi arriva a sei mesi.

Il nostro assicuratore ci aveva assicurato (battuta) che avevano tempo e alla scadenza della assicurazione non ci sarebbero stati problemi.

Sono passati tre mesi circa e l’ assicurazione scade a giorni.

Nel frattempo non si è ancora deciso cosa fare esattamente sulla proprietà dell’ auto.

Secondo quelli dell’ ACI devi fare un doppio passaggio, 500 euro circa a botta per intestarla al nuovo proprietario. Più del valore dell’ auto tra un po’.

Invece c’ è l’ agenzia auto dove va spesso cognato io io io che dice che ne basta uno.

A chi credere ?

Il problema non è a chi credere, ma cos’ è la cosa giusta da fare.

Quando sta per scadere l’ assicurazione, dolce consorte telefona al nostro assicuratore di riferimento e visto che non avevano ancora deciso a chi intestare l’ auto gli chiede se ci avrebbero assicurati lo stesso il mezzo.

Dice che non ci sono problemi e di intestare l’ assicurazione a suocera, che era convivente con suocero. Di andare tranquillamente in agenzia.

Vado in agenzia e si rifiutano categoricamente di fami l’ assicurazione, di più di non usare più l’ auto fino al passaggio. Multa oltre 1500 euro e sequestro del libretto.

Secondo loro è da un mese che stavamo rischiando se mi avessero fermato le forze dell’ordine.

Gli faccio presente quello detto dal collega, mi chiamano il capo che conferma la loro tesi

Sarebbe inoltre inutile pagare in caso di sinistro la sede non avrebbe pagato.

Esco e avverto dolce consorte.

Indispettita manda un messaggio al nostro assicuratore di riferimento.

Ora l’ auto la usiamo pochissimo, si e no duemila km all’ anno. Più che altro quando piove forte per andare al delirio.

Figlia è partita per Trento in auto, in questi ultimi mesi gli serve per potersi spostare per motivi di studio e di ricerca.
Quindi se piove finché non risolviamo devo andare in moto volente o non volente.

L’assicuratore risponde che ha ragione lui di ritornare in agenzia che mi avrebbero fatto l’ assicurazione.

Ora il problema non era pagare, ma essere assicurati in caso d’incidente. Lo so che sei gli do dei soldi quelli dell’ assicurazione se li prendono volentieri.

Torno dall’ ACI è chiedo a loro.

Niente assicurazione senza il doppio passaggio. Di più dopo un mese dalla morte andava risolta la cosa. Dopo un mese ero in multa in caso di controllo.

Ma se l’ assicurazione è sull’auto non riesco a capire tutto questo accanimento sugli eredi.

Pago che cazzo rompete i coglioni.

Ma se per accettare l’ eredità ho tempo un anno, vero che l’ auto non va nell’ asse ereditario, ma un valore ce l’ ha, ma è possibile che dopo un mese lo stato possa già scassare la minchia?

Nel dubbio l’ auto resta ferma e non pago l’ assicurazione.

Dite la vostra .

38 pensieri riguardo “L’ assicurazione sull’auto del compianto suocero. Quando ognuno dice la sua. Norme e interpretazioni.

  1. Ci siamo passati anche noi con suocero buonanima. Avevo fatto anche post perché la burocrazia in questi casi dà il meglio di sé.
    Fatto passaggio di eredità a 500 euro con intestazione ai due eredi. Se poi volevi che l’auto fosse intestata a uno solo degli eredi : altro passaggio di proprietà e altri 500 euro. Inutile dire che il valore di mercato dell’auto è pressoché nullo.
    Il tutto solo per scrivere che l’auto passa da padre a figlio (per dire come esempio). Un vero pizzo mafioso

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    1. Fino ad un milione ciascuno, coniuge e figli si salvano… fratelli, sorelle e nipoti fino al 4 grado sono salvi solo fino a 100.000 euri. Gli altri si fottono.

      Tutti, comunque, hanno da sganciare se si tratta di immobili (perchè non sia mai detto che almeno il catasto non ci deve mangiare).

      In un modo o nell’altro, ogni volta che si trasferisce qualcosa, l’erario ci dà un mozzichetto.

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  2. Nel dubbio hai ragione.

    Auto ferma, non paghi assicurazione. Punto.

    In teoria, l’auto è ferma da quando è passato a miglior vita il proprietario (nonchè intestatario del contratto di assicurazione). Se fino ad oggi non è successo niente siamo a posto così.

    Per il resto, unica via è che uno degli eredi (Moglie o Cognato io io io, non so se ci sono altri fratelli) si intesti l’auto: in quel caso, si paga un solo passaggio. Il doppio passaggio è solo se la macchina se la intesta qualcuno che non è erede (per esempio tu).

    Quanto all’assicurazione, mettiamo se la intesti Moglie, va rifatto un nuovo contratto che probabilmente partirà dalla classe più bassa e quindi costerà un accidente.

    Si può ovviare a questo inconveniente sfruttando la c.d. Legge Bersani (informati in merito): se Moglie si intesta l’auto e se nel suo nucleo familiare c’è qualcuno (per esempio tu) che ha una polizza per un altro veicolo con una classe di merito alta, può stipulare un contratto di assicurazione partendo dalla stessa classe.

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  3. Precisazione: fino a che non viene fatta la successione, uno qualsiasi degli eredi può intestarsi la macchina (passaggio singolo), atteso che gli altri eredi non si oppongano. Dopo la successione funziona come dice giustamente ZioKos. Quindi dipende tutto dai tempi.

    Ovviamente, quello che ho detto non è “legge”, è solo “prassi”: per la legge uno dovrebbe andare a fare la successione il giorno stesso in cui il parente defunge.

    Se ti racconto che cosa ho combinato io a suo tempo non ci credi.

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  4. Prima di ogni cosa dovete fare l’accettazione dell’eredità, che si fa anche in un CAF, poi potete intestare l’auto agli eredi, e solo dopo fare l’assicurazione. Sui tempi non so nulla, ma si può circolare con l’auto di un defunto solo per 30 giorni dalla morte, senza aver fatto il passaggio di proprietà, se no sono casini.

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    1. Giusto. 😉

      Ma sempre per la storia delle duecentomila norme e della loro inosservanza (considerando il combinato disposto di quanto sopra citato e del sempre valido motto “fatta la legge trovato l’inganno”), nelle agenzie di pratiche auto è possibile sottoscrivere un atto di accettazione relativo solo al mezzo che ci si va ad intestare e senza nominare necessariamente tutti gli eredi. E una cosa “semilegale” (!) quindi pria di farla bisogna essere più che certi che gli altri eredi non abbiano niente da ridire altrimenti in seguito sono cazzi.

      A margine c’è da tenere conto che – anche se quell’atto di accettazione parziale che si fa verrà probabilmente perduto in un mare di scartoffie – rimane comunque un atto “dispositivo” del bene ereditato: questo significa che l’erede che si intesta l’auto non potrà in seguito accettare l’eredità “con riserva” né tantomeno rinunciarci. Se accetti la macchina hai accettato tutto.

      E’ un incubo, lo so. Uno dei motivi per cui cerco di non morire è risparmiare questo strazio burocratico alla mia Signora… 🙂

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  5. È successo anche a me: comunque c’è bisogno di soldi per ricostruire l’Ucraina dei ricchi, per formare e istruire i nostri giovani che poi fuggiranno all’estero e per accogliere i pastori di pecore importati dall’Africa per sostituirli, quindi paga il doppio passaggio e sii fiero di aver contribuito.
    😁🤪🙃

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      1. …adesso perchè tu lassù ti sei abituato male 😉 ma guarda che possedere un’auto è un dito al culo di dimensioni bibliche…

        Il fatto che alla fine ci abbia rinunciato io (che sono “malato” per le macchine) è indicativo. Forse aprire un autonoleggio per poter andare in giro con delle auto a noleggio è un po’ esagerato, questo sì.

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      1. Buondì Certo che sarebbe ora che sveltissero semplificando le burocrazie, chi è colpito da un lutto oltre il dolore ha le beffe di un sistema confusionario a dir poco

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  6. Ormai non è più così nemmeno da loro, ma un tempo nella stragrande maggioranza degli USA le persone si “intestavano” le targhe, non le auto. Alla targa corrispondevano i documenti e l’identità del proprietario, ci si pagava una tassa (tipo il nostro “bollo”) e l’assicurazione era sulla targa stessa.

    Se volevo cambiare macchina, staccavo le “mie” targhe dalla vecchia, le montavo sulla nuova e partivo.

    Troppo bello e troppo semplice per farlo anche da noi… e poi come ci mangiano ACI, PRA e gabellatori vari?

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  7. Mannaggia, Allè, con questo articolo mi hai fatto partire il tappo… Si era capito? 😉

    Comunque sono arrivato alla conclusione che in Italia è impossibile “evadere” le tasse. Ma non perchè siano bravi a riscuoterle (anzi), semplicemente perchè le tasse sono OVUNQUE.

    Noi ci preoccupiamo delle imposte dirette, ma quelle che ci fregano sono quelle piccole bastarde che si nascondono dietro ogni singolo passaggio di denaro (o anche solo dietro ogni cambio di intestazione di qualcosa, come nel caso delle successioni). Siamo fottuti.

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  8. La successione è un girone dantesco. Quando è morto mio padre sono andato al CAF per sbrigare tutte le pratiche, poi sono andato in banca. Sono figlio unico, quindi unico erede, non c’è testamento passa tutto a me. Ancora adesso, a cinque anni dal decesso, arriva posta da banca e comune a casa di papà e intestata a lui. Sono andato per sistemare le cose ma ho perso tempo, la posta arriva ancora al defunto.

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  9. Non saprei che dirti. In genere si fa la successione su tutti i beni del defunto andando da un notaio. Nel tuo caso la tua dolce metà avrebbe potuto succedere nella proprietà dell’auto in qualità di erede diretta, col consenso degli altri.

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