Di chi è la colpa ? Sicuramente non mia. Discutiamo di Dio e le disgrazie che ci capitano. Da un articolo di Celia Le cose minime

Premessa: chi mi segue sa che mi dichiaro agnostico. Difficilmente sul blog ho parlato di religione.

Per vari motivi.

Io posso vivere anche senza Dio ma per molti l’ idea di Dio è fonte di sollievo e di speranza per quello che è la loro vita. Quindi non sarò certo io a togliere loro la serenità e l’ equilibrio che hanno trovato.

Di certezze non esistono, né che Dio esista o che non esista. Ognuno ha il suo sentire,ma di prove provate zero da entrambe le parti.

Se discutessi direi: che se uno crede in Dio,Dio esiste,se uno non crede in Dio,Dio non esiste. Se Dio è tutto è anche niente.

Ma arriviamo al nocciolo della discussione. La frase del contendere

Qualunque sventura vi colpisca, sarà conseguenza di quello che avranno fatto le vostre mani, ma [Allah] molto perdona.

Chiaramente non sono d’accordo e senza nessuna polemica, l’ ho scritto.

Molto gentilmente mi è stato risposto e oggi replico da qui.

Faccio parte di quelli che si sono letti bibbia e corano, con annesse spiegazioni e contesto del momento. Fondamentale per capire.

Arriviamo al dunque . Tutte le religioni monoteistiche hanno il senso di colpa incorporato, siamo colpevoli a prescindere, anche se non abbiamo fatto nulla, infatti i credenti della Bibbia nascono già peccatori

Nella Bibbia, il concetto di “peccato originale” si riferisce alla condizione umana di peccato e imperfezione trasmessa da Adamo ed Eva a tutta la loro discendenza. Questa condizione è legata alla loro disobbedienza a Dio nel Giardino dell’Eden, quando mangiarono il frutto dell’albero proibito, perdendo così la loro innocenza e la loro relazione originale con Dio.

Quello che succede anche con lo stato italiano. 16 Mila euro di debito appena fatto il primo vagito.

Poi dicono che non ci sono bambini in Italia, preferiscono nascere dove appena nati non hanno già da pagare dei debiti.

Le religioni monoteistiche si basano sul peccato. Tutto è peccato.

Ricordo il frate laico durante il pellegrinaggio dalla Madonna, che affermava anche andare a messa e non seguirla correttamente era peccato gravissimo. Entravi in chiesa senza peccato e uscivi pronto per l’ inferno.

Ora dovemmo discutere del perché nascono le religioni e l’ uso fatto dal potere per manipolare le persone.Siamo il gregge di Dio e già questo dovrebbe fare riflettere.

Ma questi sono argomenti solo per chi non si accontenta delle spiegazioni ufficiali.

Ma tornando alle colpe, visto che non ho chiesto di nascere, già questo mi assolve dalla maggior parte delle mie responsabilità, poi non è detto che quello che è un peccato per uno sia peccato per tutti. Ma delle disgrazie che mi capitano ( tante) senza nessuna mia colpa che mi debba prendere la responsabilità io mi sembra un po’ troppo.

Come dicevo da giovane : a fare Dio così sono tutti capaci , i meriti per le cose buone, sono tutti suoi e per le cose cattive è sempre colpa di qualcun’altro.

Ora speriamo che non mi arrivi qualche punizione divina, qui si che la colpa è mia.

35 pensieri riguardo “Di chi è la colpa ? Sicuramente non mia. Discutiamo di Dio e le disgrazie che ci capitano. Da un articolo di Celia Le cose minime

  1. Ho un ricordo di quando ragazzo mi ero messo a leggere la bibbia, che diciamolo a volte è di una noia mortale, soprattutto quando si mette ad elencare le genealogie. Se poi amate l’horror è il libro perfetto, una donna che si trasforma in sale, città intere distrutte dalla mano di Dio, gente fatta schiava, stuprata, uccisa, decollata, insomma roba per stomaci forti. Tornando a noi, comincio a leggere il testo sacro che ognuno di noi, per tradizione, dovrebbe conoscere, vado dal mio sacerdote di riferimento e tutto garrulo lo informo della mia lettura alchè lui mi lascia esterrefatto “non bisogna leggere la Bibbia” mi risponde. Rimango basito e perplesso e lì comincio a pensare che qualcosa non quadra. Lì in quella risposta è iniziato il mio lento allontanamento dalla chiesa cattolica, attenzione non da Dio, che è una cosa diversa, ma dalla chiesa. Da allora vedo un’istituzione ipocrita che spesso fa l’esatto opposto di ciò che predica, ma c’è un episodio che mi ha colpito ancora di più, quando la chiesa ha negato i funerali religiosi a Piergiorgio Welby, colpevole di aver voluto smettere di soffrire, ma poi li ha concessi al generale Pinochet colpevole della morte e della differenza di tantissimi cileni. Questa ipocrisia non l’ho mai perdonata e continuo a non perdonarla.

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    1. C’è una cosa che mi piace moltissimo nel tuo commento: quando dici che ti sei allontanato dalla chiesa cattolica, ma non da Dio, che è una cosa diversa. E’ un distinguo che in pochi, purtroppo, riescono a fare. La chiesa, e non solo quella cattolica, è fatta da uomini, con tutti i loro limiti: non bisognerebbe dimenticarlo mai.

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  2. Per te, Allegro, non ho risposte né commenti da fare. Tu cerchi prove, e la fede, per sua stessa definizione, non ha prove da presentare. Ma sai come si dice: per chi crede, nessuna prova è necessaria, per chi non crede, nessuna prova è sufficiente.

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  3. un conto sono le varie religioni ed altro la presenza di un ente perfetto capace di realizzare un qualcosa come l’universo.

    Le religioni poi dovrebbero aggiornare i loro sacri scritti, perchè oggi abbiamo anche la AI da soddisfare, ad esempio perchè esiste ancora il fatto della dispersione del seme quanfo ormai tutti dicono che siamo troppi noi mottidifame ed addirittura son stati costretti a riprendere a spararsi bombette per diminuirci?

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  4. Ho letto con grande attenzione ciò che hai scritto.
    Per me, che mi considero credente, la religione non è un insieme di regole, ma un rapporto diretto e intimo con Dio. Non sono un fanatico: posso spiegare i motivi per cui credo e perché ritengo che credere abbia un senso, ma non contesterei mai chi non crede. Anzi, ammiro la sincerità di chi lo dichiara, così come rispetto chi professa il contrario.

    Ogni religione porta con sé inevitabili problematiche: da sempre religione e denaro (e tutto ciò che ne deriva) hanno generato gran parte dei mali del mondo. La verità è che né chi crede né chi non crede è del tutto libero: siamo tutti figli dello stesso destino. Nasciamo, moriamo, e in mezzo siamo semplicemente esseri umani. Non contano il colore della pelle, il credo, la lingua o la geografia: conta soltanto l’essere “umani”.

    Io sono Cristiano Evangelista. So che anche la mia fede, che più che una religione considero un modo di vivere, ha le sue lacune. Il mio rapporto con Dio è diretto, la mia guida è la Bibbia. Ma non vi trovo nessun passo che mi dica di ignorare chi crede diversamente o chi non crede affatto. Al contrario: io mi rivolgo alle persone, perché sono loro il mio mondo. E per Dio ogni persona ha valore, dunque lo ha anche per me — e lo avrebbe comunque, anche se non fossi credente.

    Per chi è sincero non esiste sventura, per chi è giusto non esiste sventura. La vera missione della vita è misurarsi con se stessi e superare se stessi. Devo guadagnarmi la vita eterna, devo essere giusto, devo avere cura del giardino del mondo e di tutti coloro che lo abitano. Non esiste “il mio” giardino, non esiste “il mio” possesso. Esiste una sola cosa: il nostro essere.

    Io, fossi in te, non mi preoccuperei di chi sei. Mi preoccuperei solo se mostrassi di essere ciò che non sei davvero: quello sì, è ciò che Dio vede e sente.

    Scusami se mi sono dilungato, ma ho apprezzato profondamente il tuo articolo.

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  5. Ogni cosa andrebbe contestualizzata per quel che è, per quel che noi ne facciamo e i significati che ad essa attribuiamo. Fuori contesto ci sta il tutto e il nulla. Ossia: le disgrazie non sono che miracoli abortiti sul momento. Ma che nel lungo periodo possono rivelarsi in tutta la loro bontà.

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  6. 🎀 Argomento davvero interessante ~ Credo che siamo tutti esseri divini, ma molti lo hanno “dimenticato” ~ Chi volle ricordarlo al mondo fu arso vivo dalla Chiesa del tempo (Giordano Bruno) ~ Il Cristo dimostro’ la propria essenza divina con cui resistette a Satana, ma fu crocifisso ~ Credo che ciascuno possa decidere chi essere, e chi non essere, (libero arbitrio) ed assumere una propria idea sul destino umano, e dirigersi verso un proprio orizzonte credendo nel proprio valore.
    Buonanotte All!

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  7. Senza offesa, secondo me non hai letto o introitato la spiegazione successiva che lei ha dato di quella frase, rimanendo sulle tue posizioni originali.
    Non sto facendo polemica. Io non faccio polemiche su questioni inerenti Dio.

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  8. Argomento che risuona in ognuno di noi in modo diverso.
    Le religioni sono un modo per avvicinarsi al divino, costruite e regolate da uomini.
    Qui sta il problema,( dal mio punto di vista), Dio, se c’è, ha una grandezza tale ed inimmaginabile che non può essere contenuto in un insieme di riti e regole, nello stesso tempo noi umani abbiamo bisogno di regole e riti da millenni, prima per ingraziarci gli dei, oggi per ingraziarci il perdono e la vita eterna.
    Credo, ( ma è un pensiero personale) che tutte le opzioni siano rispettabili, dall’essere ateo, purché non diventi anche quello una fede, ad essere agnostico e posizionarsi al di fuori di una religione pur osservando e cercando di capire, ad avere una fede sincera che non ha bisogno di costruzioni razionali, perché quando è vera c’è e basta, i riti fanno parte dell’esercizio di fede e la ripetizione simbolica di insegnamenti antichi.
    Purtroppo sono matta 😝 e ho detto tutto e il contrario di tutto, perché l’esperienza del “credere” credo sia questa, non ho avuto una educazione cattolica, con un padre ateo, dopo la prima comunione( voluta da nonni e zii), ho lasciato chiese e preti, da adulta( ma giovane) ho cominciato una ricerca personale, molto interiore, senza un’indicazione precisa e senza regole.
    Posso entrare in una chiesa o in una moschea se ho bisogno di riflettere e “sentire” qualcosa che mi riporti a Dio.
    Oppure cercarlo nel vento, negli occhi di un cane, nello sguardo di chi amo, nella natura.
    Un mio professore , antropologo mi definiva “panteista” (Il panteismo è una visione filosofica e religiosa che identifica Dio con l’intero universo o la natura, affermando che ogni cosa è permeata da una divinità) questo è il significato che mi riporta il web, .
    Insomma alla fine se mi trovate abbracciata a un albero e a parlarci non sono pazza ma panteista😉.
    Perdona la lunghezza e la battuta di alleggerimento finale.
    Allegro, hai lanciato un sasso in uno stagno, ed è buono farlo, anche perché lo hai fatto senza partire con tesi precostituite, penso che quando si affronta l’argomento della fede o della sua assenza ci si debba preparare ad accogliere ogni “sentire” delle persone su un argomento immenso che ci interroga da sempre.
    Ho finito l’enciclica se no mi banni.
    Buona giornata 🌺🐈‍⬛

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  9. Schematizzando necessariamente: il peccato originale dei nostri progenitori è stato di voler essi stessi, su istigazione del nemico, decidere cosa fosse il bene e il male (il famoso albero del giardino del quale, unico, avevano ordine di non mangiarne). Noi possiamo constatare oggi come ieri che l’uomo, se non ha come riferimento Dio con i suoi comandamenti, può decidere che il bene per sè è per esempio ammazzare uno che passa per rapinarlo. Questo per restare nel piccolo, trasportiamo lo stesso ragionamento sulla scacchiera mondiale e si capisce perché le guerre non finiranno mai.
    Che abbiamo ereditato una ferita (che non abbiamo voluta e, come giustamente dici tu Allegro, neanche abbiamo deciso di venire al mondo) lo dimostra il fatto che ogni momento sentiamo nel nostro cuore la lotta tra bene e male.
    La libertà che abbiamo è una responsabilità molto grande. Possiamo scegliere di ascoltare Dio (anche chi non crede in Lui) e osservare i suoi comandamenti che sono la via per essere felici, le istruzioni dell’uso per la nostra vita. Pensa per un attimo se tutti noi rispettassimo i comandamenti…sarebbe una società ideale. Oppure possiamo decidere noi e vediamo le conseguenze: perché le giustificazioni per commenterete ogni atrocità le troviamo senza difficoltà. Esempio: per i nazisti era giusto sterminare gli ebrei, per il governo Natanyahu è giusto sterminare i palestinesi, per le elites mondiali è giusto dominare le nazioni strangolandole e bombardandole per esportare la loro democrazia, ecc ecc…
    Da questo dramma esistenziale ci salva ancora solo Dio che è sceso sulla terra duemila anni per darci la possibilità, se vogliamo, di tornare alla vita eterna del paradiso.
    Molto in sintesi, questo è quello che penso.

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