Chi è la madre che basta una volta non avrebbe voluto uccidere il figlio dopo che l’aveva fatta incazzare? Certo che farlo a tocchettini è esagerato.

La realtà spesso supera la fantasia e l’ultimo fatto di cronaca ne è la dimostrazione.

Ora che madre e compagna decidessero di ammazzare il poveretto diciamo che volendo ci poteva stare, magari un rompicoglioni violento, non lo vuoi uccidere ?

Ora con tutte le donne morte per colpa degli uomini mi sembra giusto che le donne comincino a fare lo stesso. Che parità sia.

Ora quello che lascia perplessi, vista la premeditazione è stato come farlo sparire.

Ora con figlia si ammetteva che far sparire il cadavere è uno dei problemi più grossi in questo tipo di omicidio. Far credere che la vittima se ne sia andata via spontaneamente.

Ora farlo a tocchetti e metterlo dentro un bidone con la calce non mi pare una grandissima trovata.

Non per la calce che quella ci sta, ma è il farlo a pezzetti che comunque la pensi non è che una cosa semplice.

Vuoi che è tuo figlio, per stronzo che sia, ma il fatto che a tagliarlo a pezzi sia proprio stata proprio la mamma, fa pensare molto sull’amore materno incondizionato.

Le vedo dopo averlo addormentato, non con una ninna nanna strangolarlo e poi farlo a pezzi con un’ascia per metterlo nel bidone.

Immagino la conversazione tra le due “Era un pezzo che non lo vedevo così bene” Mentre mettevano il braccio nel bidone.

Ora la madre ha ammesso di aver fatto una cosa orribile. Meno male diranno in molti.

Ora la mia domanda è avete mai ammazzato qualcuno e come avete fatto sparire il corpo ?

Logli condannato a 20 anni per il presunto assassinio di Roberta Ragusa è il caso più famoso che mi viene in mente di condanna senza ritrovamento del corpo. Appena esce di galera glielo chiedo.

25 pensieri riguardo “Chi è la madre che basta una volta non avrebbe voluto uccidere il figlio dopo che l’aveva fatta incazzare? Certo che farlo a tocchettini è esagerato.

    1. A me non fa nessun effetto, perché mi pare palese che quella sia stata la famosa goccia che fa traboccare il vaso in una vita costellata di mancanze e violenze.
      Sempre, però, che questa loro narrazione sia veritiera… il fatto che l’abbiano avvelenato già implica la premeditazione a dispetto di quanto sostengono, il modo in cui hanno “gestito” il corpo poi mi fa dubitare francamente dell’estemporaneità delle loro azioni.

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      1. Io ci vedo un mostruoso egoismo, da parte di tutti. La madre ha ucciso il figlio per poter tenere con sé il nipote e la nuora, che amava più del figlio… Neanche le tragedie greche riuscivano a essere talmente orribili.

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      2. Uh Dio, allora forse è emerso altro che non ho sentito, nel frattempo.
        Io mi riferisco alla motivazione fornita nell’immediato, che appunto era un fatto contingente (altrimenti sarebbe grottesco, ridicolo): il fatto cioè che l’assassinato non aveva preparato la cena pur essendo stato in casa l’intero giorno…

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      3. Dopo sono emerse altre cose, se poi sono vere…
        Sembra che il figlio volesse partire il giorno dopo per la Colombia, portando via la moglie e il bambino.
        La madre non li avrebbe più visti, e non lo sopportava anche perché si era affezionata, così ha detto, alla nuora, che era per lei come una figlia. Ma ogni giorno ne viene fuori una nuova…

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  1. Mettiamola così: le statistiche sostengono che il luogo più pericoloso al mondo è casa propria. La stragrande maggioranza di crimini contro la persona si svolgono in famiglia tra parenti amici e conoscenti. Mi viene in mente, ultimamente, la condanna a 20 anni di quelli che giù in sicila hanno esorcizzato moglie e due bambini di uno dei partecipanti all’esorcismo. Li hanno esorcizzati con torture tremende!
    L’essere umano ha in sé un abisso ed ogni giorno inconsciamente ci gira attorno, standoci sempre sull’orlo.

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