Il bar dove passo per andare al delirio( lavoro) con scritto chiusura provvisoria, i cartelli sono appesi lì da 6 mesi. Ieri ho rivisto il proprietario, pensavo che fosse morto invece pare si sia ripreso. Ora scriverà: Domani aperti

Il proprietario del bar l’ho conosciuto una ventina di anni fa, avevo portato mia madre a una visita per il diabete e lì l’avevo incontrato.

Con mia madre si conoscevano e quindi è stato naturale fare conoscenza anche con me.

Io lo conoscevo solo di fama : un cretino per tutti”

Grazie ai suoi genitori ha potuto vivere quasi di rendita, tra l’altro gli hanno lasciato anche un bar, ai loro tempi molto frequentato, ora solo da pochi affezionati o persone che non lo conoscono.

Ora fosse cretino solo lui sarebbe il meno, ma anche moglie e figli non sono meno di lui. Una famiglia di cretini, ma brava gente.

Per motivi che non sto a raccontarvi in questi anni mi è capitato spesso ad averci da fare ed ho dovuto ammettere che è proprio un cretino così come mi veniva raccontato

Una volta ho preso un caffè nel suo bar.

Teneva la macchina spenta per non consumare energia e l’accendeva solo quando gli ordinavano il caffè. Dire che quel caffè facesse schifo è fargli un complimento.

Ma era diventato famoso dopo che gli avevano messo il semaforo a chiamata davanti al locale.

Non sapendo come passare il tempo si metteva vicino al semaforo e continua a schiacciare il pulsante. Così riusciva a creare una notevole coda dove prima non c’era mai stata.

Poi qualcuno del posto l’ha minacciato di prenderlo a calci nel culo se continuava.

Ora la cosa era più forte di lui e allora quando schiacciava la chiamata invece di stare fermo lì, ha cominciato ad attraversare la strada. Poi chiaramente rischiacciava e tornava dall’altro lato della strada.

E’ stato minacciato di nuovo.

Allora per giustificare l’attraversamento si portava dietro una bottiglia vuota, dall’altra parte c’è il bidone del vetro. (Secondo me faceva finta di buttarla) per continuare nel suo avanti indietro.

Poi come a volte capita d’improvviso ha smesso di attraversare la strada in ogni momento.

A volte capitava ma non più come prima

Come detto il locale ora è chiuso da sei mesi, nelle serrande ci sono tre cartelli con scritto : chiusura provvisoria”

Ho saputo che stava male, male.

Ma ieri eccolo lì accanto al suo amato semaforo, non so se per caso ma è scattato il rosso mentre sopraggiungevo. Lui non ha attraversato la strada e rimasto lì sorridente. Si vede che si sta riprendendo, a meno che non gli arrivi una botta in testa e la finisca lì di rompere i coglioni agli automobilisti che passano di lì.

Ora mi aspetto il cartello

Domani aperti e poi chi sa. Se c’è coda ha riaperto.

33 pensieri riguardo “Il bar dove passo per andare al delirio( lavoro) con scritto chiusura provvisoria, i cartelli sono appesi lì da 6 mesi. Ieri ho rivisto il proprietario, pensavo che fosse morto invece pare si sia ripreso. Ora scriverà: Domani aperti

  1. Baristi si nasce. Quando si prova ad improvvisare finisce quasi sempre a schifìo, e poi ci si ritrova a far scattare i semafori. Quando va bene. 😉

    Per quanto ho potuto vedere, a parte quelli che dietro hanno una S.p.A. i bar hanno un ciclo di vita che in genere coincide con quello del proprietario: possono reggere qualche anno ancora dopo la sua scomparsa, ma poi crollano miseramente.

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  2. Anche una persona di mia conoscenza, un giorno, ho notato che mi sorrideva. C’è da dire che difficilmente salutava, figuriamoci sorridere. È andata avanti così per qualche giorno. Poi ho saputo che l’avevano portato al pronto soccorso dove gli hanno riscontrato un ictus in atto.

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