Grande idea che mi è venuta ascoltando la storia della collega di 34 anni col collega di 22. I fatti non erano andati come raccontato precedentemente.

La storia è andata così

Il collega di 22 anni era sei anni che usciva con la stessa ragazza. Ora lei ha 20.

Qualche mese fa la ragazza ha chiesto una pausa di riflessione, anticamera dell’addio.

Lui non voleva, era ed è ancora innamoratissimo.

Fatta la pausa , dopo sua insistenza ci hanno riprovato, ma lei aveva fatto la sua scelta e l’ha lasciato definitivamente.

Dramma del collega pianti e lacrime e depressione.

Al delirio si è sfogato con la collega di 34 anni, che a sua volta si era lasciata da qualche mese dal suo storico fidanzato. Voleva sposarsi e avere figli, ma lui era titubante.

Chi meglio di lei poteva capirlo e consolarlo ?

Ora la collega come detto è proprio bellina, il ragazzo ha pensato bene di farsi consolare.

Ora la collega ha dichiarato ( fonti accreditate) che si sente molto fortunata.

Lui pare abbia superato la depressione.

Ecco la mia idea.

Ora se il ragazzo non avesse trovato da sfogarsi, avrebbe continuato a rimuginare sull’addio, magari avrebbe continuato a cercarla e magari minacciarla e via dicendo…

Quindi se uno viene lasciato e non è un palestrato e bello come il collega che ne ha subito trovata un’altra, dietro prescrizione medica di uno specialista, se no lo fanno tutti, la ASL ti trova una professionista che te la da , da poterti sfogare ed evitare di fare gesti criminali.

Ora i soliti moralisti diranno, dobbiamo pagargli noi le scopate per non fare cazzate?

Considerando costi e benefici e le rotture dei coglioni di chi va in televisione a dire che non si ammazzano le donne che ti lasciano, mi pare che si potrebbe fare.

Invece che le infermiere domiciliari ti mandano la escort così ti sfoghi e non ammazzi più nessuno.

Prescrizione medica Per una settimana scopare due volte al giorno prima dei pasti. Se non ti calmi così allora non c’è veramente niente da fare.

Il collega si è calmato e come si è calmato….

16 pensieri riguardo “Grande idea che mi è venuta ascoltando la storia della collega di 34 anni col collega di 22. I fatti non erano andati come raccontato precedentemente.

  1. Lo prendo per un pezzo ironico, perché è questo che è, vero? Non penseresti mai seriamente che uno innamorato e respinto, possa superare la delusione e il dolore di essere stato abbandonato, solo sfogandosi con una professionista del sesso? Se è per ridere, allora ok, ridiamo.

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  2. Tu ci hai scherzato ma hai centrato perfettamente il punto e sono d’accordo e questa soluzione davvero risolverebbe forse gran parte del problema.
    Scopare calma, su questo non c’è dubbio. Spero che tutte le ragazze lo capiscano presto (i ragazzi già lo sanno)…

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  3. L’idea sembra buona e l’ approvo, ma purtroppo temo che da sola non basti, perché ho parlato con gente nata e cresciuta prima della chiusura dei casini in Italia, e pare che la violenza sulle donne, in famiglia e fuori, ci fosse anche allora. Anzi, in effetti c’è n’era molta di più, perché ovviamente si vergognavano a denunciare.
    🙄

    Forse però per il futuro la robotica e l’IA potranno cambiare le cose.
    😉

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  4. Freud docet. Lui riconduceva tutti i casini psicologici e sociali, a disturbi sessuali o astinenza forzata. È troppo semplicistico…ma credo che un fondo di verità ci sia.
    Specie tra i giovani di oggi.
    Purtroppo….

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