Articolo filosofico sulla voglia di libertà Scoperto da dove scappava quella scema di Nontirare

Erano dieci giorni che ero alla caccia per scoprire da dove fuggisse quella pirla di cane.

Avevo controllato tutti i posti possibili ma non ero riuscito a trovare nessun buco dove grassa come è potesse passare.

Avevo fatto anche la finta di andarmene da solo per vedere se mi seguiva, ero d’accordo col badante di suocero per controllare se vedeva da dove scappava.

Uscito a piedi e fatta la scena di lasciarla lì sola, non si è mossa di un centimetro guardandomi con compassione.” Sono pirla ma mai abbastanza come te, da farmi fregare da una sceneggiata così patetica”

C’è voluto quel pirla del cane di cognato io io io per capire da dove uscivano.

Quel coglione di un cane quando ha trovato la tavola che avevo messo, avevo avuto il sospetto che potessero scappare da lì, ha spinto tanto la tavola e oltre sollevare la rete ha mandato la tavola dal vicino, la prova provata che passavano di lì ” Sei il solito pirla ” ha detto Nontirare ” ora ci scopre da dove passavamo” ” Ma se non facevo così non uscivamo più” le ha risposto dispiaciuto.

Risultato, che da lì è certo che non passano più.

Quello che mi ha fatto riflettere è questo : Nonostante Nontirare e i cani di cognato io io io abbiano grandi spazi dove vivere, nonostante questo, l’istinto di uscire, questo è il termine giusto, di scappare non ci pensano nemmeno, bene così come stanno è difficile trovare. E’ più forte di loro e delle possibili punizioni.

Ora pensavo che questo istinto si possa applicare anche a moltissimi umani, che nonostante stiano bene dove stanno hanno questa necessità di fare delle fughe per poi tornare sodisfatti a casa.

Io per esempio non sono uno di quelli, non amo scappare, amo la mia quotidianità fatta di gesti ripetuti, non sento il bisogno di visitare posti nuovi.

E voi come siete ?

27 pensieri riguardo “Articolo filosofico sulla voglia di libertà Scoperto da dove scappava quella scema di Nontirare

  1. Sono come te. (Non era difficile immaginarlo 😉 )

    Però lo sono perché so che “volendo potrei”. E perché la “gabbia” me la sono costruita nel tempo, volontariamente ed a mia misura.

    Sono certo che se appena appena dovessi trovarmi costretto a subire una quotidianità non scelta da me, lo spirito d’avventura mi tornerebbe tutto insieme. Lo so perché mi è successo e quando è successo, apriti cielo.

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  2. 🎀 L’istinto di esplorare risiede in tutti gli esseri viventi, animali e umani, tranne che nelle piante, che vivono e sopravvivono attraverso la radicazione ~ La spinta alla liberta’ di movimento e’ un fatto piu’ drammatico: presuppone uno stato di “prigionia” piu’ o meno marcato ~ Chi non si sente prigioniero non avverte la necessita’ di cambiare “location”.
    Buona serata All!

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  3. Capisco molto bene a non tirare, mi sento in gabbia, come lei, pure avendo spazio in casa, ma da tempo, ho capito che non ho un posto mio, che possa fare, che possa decidere. D’altronde, quando potevo, fisicamente uscire, lo facevo con grande piacere, niente di particolare, prendere la macchina che adoravo, adesso, non guidando più, ho perso quell’amore appassionato tra me e i motori. Ma in cuore resta il fascino di girare a scoprire piccole parte nascoste, indifferenti a tanti.
    In fondo siamo animali. qualcuni, più d’altri…😉😊Buonanotte.

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  4. La prima volta che sono scappata di casa avevo quattro anni … so che detto così sembra inquietante, in realtà avevo deciso che volevo andare dalla mia mamma, però sapevo bene di non dover attraversare e così ho camminato rasente ai muri facendo in pratica il giro dell’isolato prima che mio nonno mi recuperasse, quel giorno ho fatto venire un infarto a lui e a mia nonna.
    In realtà però amo molto anche le radici, e dunque, sono forse come Nontirare?!

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      1. Grazie, sì guarda se potessi gli chiederei scusa ancora adesso ….
        So che sembra che io abbia iniziato la mia carriera di “scappata di casa” molto presto … in realtà poi crescendo mi sono anche un po’ calmata, forse … 🙂 😉 😀

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