Battuta del giorno referendaria

Adoro i referendum: si vota ma non si elegge nessuno.
(Altan)

I referendum abrogativi. Dove per dire sì devi votare no. E per dire no devi votare sì. Come uno che va a sposarsi e il prete dice: “La vuoi mandare a cagare?” “No”. “Allora vi dichiaro marito e moglie”.
(Beppe Grillo)

− Che cos’è un referendum?
− È un’invenzione per cui, se ti piace una cosa e vuoi dire sì, scrivi “No”, mentre se non ti piace e vuoi dire no, scrivi “Sì”. Capito?”
− No.
(Giobbe Covatta)

Un referendum è una eccitazione nazionale dove si mette tutto nello stesso piatto. Si pone una domanda, la gente ne pone delle altre e poi va a votare in funzione di ragioni che non hanno più niente a che vedere con la questione.
(Michel Rocard)

Al popolo non resta che un monosillabo per affermare e obbedire. La sovranità gli viene lasciata solo quando è innocua o è reputata tale, cioè nei momenti di ordinaria amministrazione. Vi immaginate voi una guerra proclamata per referendum? Il referendum va benissimo quando si tratta di scegliere il luogo più acconcio per collocare la fontana del villaggio, ma quando gli interessi supremi di un popolo sono in gioco, anche i Governi ultrademocratici si guardano bene dal rimetterli al giudizio del popolo stesso.
Benito Mussolini

9 pensieri riguardo “Battuta del giorno referendaria

  1. Sono d’accordo al 100% con l’ultima, ma non con chi l’ha detta, il quale, come tutti i politici, quando gli conviene (come niente fosse) si rimangiano ogni parola possibile abbiano mai potuto dire. E fanculo il fascismo e i politici, sempre.

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