Il badante mi ha sfidato a smontare il decespugliatore che rimaneva accelerato. La colpa è mia che ho accettato la sfida.

Non sono portato per la meccanica, lo so l’ho sempre saputo.

Ogni volta che mi sono cimentato in smontaggi di motori è stato sempre un mezzo disastro.

Perso un sacco di tempo spesso senza risultati apprezzabili.

Il decespugliatore per chi non sa cosa sia.

Il decespugliatore rimane con l’acceleratore sempre in funzione, il motore si surriscalda e diventa pericoloso e consuma inoltre molto più miscela.

Il badante di suocero a cui è stato vietato toccare il decespugliatore, mi ha detto senza nessuno che glielo chiedesse come fare e poi mi ha sfidato ” sempre che sei capace a farlo”

Smontare direi che è facilissimo, il problema è quando devi rimontare il tutto.

Quanto tempo perso in cui avrei potuto fare cose più utili e interessanti.

Preso dalla rabbia al 24 tentativo di rimontare quello che avevo smontato e non darla vinta al badante, ho chiamato figlia.

Volendo figlia potrebbe fare anche la meccanica.

Non che se ne capisca, ma tutto quello che ha detto si è rivelato giusto e col suo aiuto ho rimontato tutto.

Bene o meglio male la macchina partiva ma si spegneva.

Quando si fanno questi lavori è importante non avere nelle vicinanze delle mazze o grossi martelli, la tentazione di usarli è fortissima.

Il badante è arrivato pregustandosi la sua vittoria, quando mi ha visto ancora trafficare.

Riconosciuto che avevo fatto un bel lavoro, chiaramente non gli ho detto che mi aveva aiutato figlia., mi ha chiesto se poteva provarci lui a farla funzionare.

Permesso, concesso, la mazza era la soluzione che avrei usato se non fosse partita.

Ora lo riconosco è più pratico di me, smontato e rimontato in 5 minuti, comunque alla fine il risultato era che il decespugliatore andava a mille senza mai fermarsi.

Vittoria a metà del badante.

Poi guardando meglio, si è accorto che c’era un tubo che partiva dalla benzina rotto.

Bisognava smontare di nuovo tutto.

” Vuoi che lo faccio io?” Mi ha chiesto

Ora che lo facessi io era praticamente impossibile, perso già troppo tempo.

L’avrei caricata in macchina e portata dal meccanico.

Ora ho un pezzo da portare dal rivenditore per vedere se ce l’ha e poi in caso rimontarlo e vedere se va.

L’ultima volta un pezzo rotto l’ho dovuto compare in rete nessuno in zona ce l’aveva.

Quale lavoro non avresti mai voluto fare?

IL MECCANICO

30 pensieri riguardo “Il badante mi ha sfidato a smontare il decespugliatore che rimaneva accelerato. La colpa è mia che ho accettato la sfida.

    1. Quando ho costruito casa ho deciso di mettere nei bagni gli sciacquoni a incasso. Non so che mi ha detto la testa, ma all’epoca mi sembrava una cosa bella. Ancora mi maledico per averlo fatto. Raramente mi pento delle mie decisioni ma le cassette a incasso le bandirei a vita. Ci ho dovuto rimettere le mani almeno cento volte e chissà quante ancora ce le dovrò mettere.

      Un consiglio per te e per chiunque abbia una cosa del genere in casa: esistono dei prodotti decalcificanti appositi per quel tipo di cassette: roba potente (tipo un Viakal coi superpoteri) che va versata direttamente nella cassetta dopo aver tolto il coperchio e lasciata agire per un’oretta. E’ bene usarlo una volta l’anno, risolve e previene un sacco di problemi.

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  1. Pazienza. Ci vuole pazienza.

    La meccanica è semplice, ma serve pazienza. Oltre all’attrezzatura giusta. Tutto ciò che si smonta può essere rimontato, tutto ciò che si rompe può essere riparato (o sostituito se serve).

    L’elettronica per esempio è molto ma molto peggio: è sempre dipendente da processi logici ma sono infinitamente più complessi e ramificati, quindi è molto più facile rompersi i coglioni e mettere mano al martello.

    Comunque, a prescindere, quando si tratta di attrezzi da giardino (a meno che non sia indispensabile, vedi mancanza di corrente nelle vicinanze) ormai ho imparato che è mille volte meglio usare quelli elettrici che quelli col motore a scoppio. C’è la rottura di palle del filo, è vero (una prolunga da 30 metri può risultare scomoda da gestire), ma sono sempre pronti all’uso e non si rompono praticamente mai. Ho un tagliaerba per il prato che resiste da più di 20 anni. Oltretutto costano molto meno, quindi pure se si rompono li cambi senza rimpianti.

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    1. Concordo sugli attrezzi elettrici. In patria tutto elettrico. Qui ho dovuto comprare un rasaerba a motore per l’eccessiva dimensione del prato da lavorare. Preso circa due anni fa e per il momento va, ma tremo al pensiero di quando perderà colpi…

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    1. Mi auguro che i tutorial avvisino anche del pericolo relativo al ritorno della molla maledetta che se non ci stai attento ti trancia un dito: comunque non è facile per niente, altrochè. Preferisco sostituire una tazza del cesso o lo scarico intero del lavello: si fa prima e si rischia meno. 😉

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  2. Gli strumenti a scoppio per giardinaggio sono una maledizione biblica che possono minare le menti piu ferme e pazienti. I decespugliatori e le motoseghe poi hanno l’aggravante dei carburatori a membrana che funzionano con la magia pura e resistono all’analisi razionale.
    Aspettiamo gli attrezzi a batteria con prezzi umani per tornare a lavorae senza l’angoscia della minaccia costante di un guasto inspiegabile.
    Buon lavoro.

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    1. Intuisco da come scrivi che ne sai qualcosa… 😉

      Mi chiedo quale perversione abbiano i produttori per continuare ad utilizzare i carburatori a membrana. Avevo (ho tuttora, ma in dismissione totale) uno scooterone Honda CN250 che mi ha servito per anni ed anni e decine di migliaia di chilometri, senza mai lasciarmi a piedi e l’unica volta che l’ha fatto indovina perchè? La membrana maledetta.

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      1. I carburatori a membrana hanno il vantaggio di potere lavorare comunque siano orientati, anche sottospra in quanto non hnno il galleggiante condizionato dalla gravità. Per una motosega o un decespugliatore è fondamentale poter funzionare in qualunque posizione.
        Le membrane sono goggette a seccarsi ed induriri e/o creparsi con l’età.

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      2. Io avevo l’hexagon 250 che aveva lo stesso motore del tuo (piaggio montava motori honda) e quindi lo stesso carburatore. Non sapevo ci fosse una membrana ma concettualmente era un carburatore classico a galleggiante e vaschetta.

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      3. E che non me lo ricordo l’Hexagon? Era la fonte preferita di ricambi quando ormai il CN era fuori produzione… 😉 Comunque si, la membrana stava lì, in testa al carburatore. Tutta una storia di pressioni e depressioni, bello finchè funziona (come lo starter automatico), ma basta una crepetta e vai a spinta.

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    2. Mi hai illuminato!

      Almeno adesso ho una spiegazione logica per gli attrezzi e me ne faccio una ragione. Non ci sarei mai arrivato. Cazzo, ci credi che sono anni che mi chiedo il perchè?

      Ma perchè usarlo su uno scooter? Questo rimarrà per sempre un enigma. Vabbè, tanto ormai sono tutti a iniezione, problema risolto.

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      1. Ho indagato dato che sono un curiosone. Nel tuo scooterone c’era un carburatore con una membrana ma anche la vaschetta. La funzione di questa membrana è quella di rendere piu dolci le accelerazioni e le decellerazioni, cosa importante per un mezzo con trasmissione a cinghia e variatore.
        Quindi il tuo era un carburatore “con memrana” e non “a membrana” che sono tutta un’altra cosa. Qui spiega il funzionamento del tuo anche se lo chiama erroneamente “a membrana” https://www.youtube.com/watch?v=33jPkkIxPa8&ab_channel=Farotube

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      2. Questo sì che è approfondire! 😉 In effetti non avevo colto la distinzione (anche se la vaschetta l’avevo vista pure io, ma avevo fatto passare la cosa in secondo piano). Comunque per quanto ausiliaria, la membrana rompeva comunque le palle: se era rotta non partiva manco a calci (e senza nemmeno pedivella ne’ possibilità di avviamento a spinta, una volta andata giù la batteria era la fine)…
        Comunque sto andando in fissa, prima o poi quello Spazio lo rimonto (in effetti ho pezzi per farne due), lo reimmatricolo (radiato d’ufficio) e me lo godo ancora un po’. Calcola che ai tempi d’oro ci sono andato e tornato Roma-Milano-Roma, lo adoravo! 😉

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  3. Tra i due litiganti … Figlia si distingue!
    Scherzi a parte, ammetto che si tratta di lavori davvero complicati che io non saprei nemmeno come iniziare.
    Per fortuna mio marito non è come me, e in genere aggiusta sempre tutto.
    A volte avanza anche qualche pezzo, ma l’oggetto riparato torna sempre a funzionare.
    Certo che badante sa proprio essere una limetta sui nervi …….

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