Quando a scuola ti mettono come compagno di classe un ragazzo con problemi di controllo di rabbia. Il mio collega insegna al figlio cosa fare per difendersi in diretta telefonica.

Come sapete c’è l’idea che nella scuola bisogna includere tutti. Stare in compagnia fa bene a tutti sostengono, sia a quelli con le virgolette normali ( nessuno è normale) e quelli con problemi più o meno gravi.

Quello che mancano sono gli insegnanti di sostegno, quindi in realtà i ragazzi con i problemi sono lasciati a se stessi e alla buona volontà degli insegnanti.

Ora se un bambino è violento e non sa controllare la rabbia, tende spesso a picchiare i compagni.

Ora non tutti i genitori sono tolleranti e favorevoli che i loro figli vengano picchiati a scuola dal compagno. Qualcuno s’incazza e se ne fotte del problema del ragazzino.

Uno di quelli che se fotte è un mio collega. Che da una parte deve fare il buon padre e dare consigli sensati, dall’altra parte dire al figlio quello che farebbe lui nella stessa situazione.

Il figlio ha telefonato mentre il collega era sul delirio , stavamo parlando di gnocca, nostro argomento preferito.

Il ragazzino voleva sapere come comportarsi, l’altro stava rompendo le palle e lui si era rotto di sopportare e voleva pestarlo. Un po’ va bene poi ti meno io.

Consiglio del buon padre.

” Mi raccomando non lo pestare a scuola, aspetta di uscire, niente pugni in faccia, che rimangono i segni, picchia allo stomaco come ti ho insegnato.”

Il figlio “ma se mi mette le mani addosso ora a scuola? ”

” Chiamami e nel frattempo buttati per terra, che io chiamo i carabinieri e li faccio intervenire. Mi raccomando non lo pestare, urla e chiama la maestra e di che ti ha picchiato”

Lo guardo ridendo, lui mi sorride e continua ” Che mollo tutto e arrivo io ”

La scuola è a 5 minuti dal delirio.

“E’ un bambino handicappato che rompe i coglioni a tutti” Mi dice

Chi sono io per dargli torto e fare diversamente?

Soldi da investire nella scuola non ce ne sono, ma per comprare le armi o per l’inutile ponte sullo stretto si trovano.

La verità è che da anni hanno iniziato lo smantellamento della scuola pubblica, uguale alla sanità e spingono le persone ad andare dal privato.

Chiaramente chi ha la possibilità lo fa…..

Buon 1 maggio a tutti lavoratori privati e pubblici.

20 pensieri riguardo “Quando a scuola ti mettono come compagno di classe un ragazzo con problemi di controllo di rabbia. Il mio collega insegna al figlio cosa fare per difendersi in diretta telefonica.

  1. Questo episodio tristissimo mi conferma quello che ho sempre pensato, che il problema non sono i bambini, ma i genitori. Un genitore che insegna a un figlio a picchiare “non in faccia, perché lascia segni, ma allo stomaco, come ti ho insegnato” è un delinquente che sta allevando un futuro delinquente. Le carenze della scuola ci sono tutte, ma non è questo il modo di affrontarle.

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      1. L’unico consiglio buono che gli ha dato è di chiamare la maestra. Non si insegna di rispondere alla violenza con la violenza, ma nemmeno a prenderle in silenzio. In questi casi si chiama la maestra, che ha il dovere di intervenire e dividere. La scuola non è una palestra di boxe.

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  2. Ci chiudono gli ospedali. Ci raddoppiano le bollette. Siamo sempre più poveri. Siamo sempre più abbandonati dallo Stato (o anche vessati). Ma la gente ancora non scende in piazza. Stiamo andando indietro, qualcuno se n’è accorto?!

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  3. lo sai che è vero, una volta chi usciva dalla scuola pubblica era molto più preparato di quelli della privata e vinceva pure tutti i concorsi statali per poi potersi riposare di tutte le fatiche.

    Hanno distrutto la scuola e i mortidifame pensano che con la legge del promossi tutti poi il loro pezzo di carta valga come quello dei figli dei caporioni

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  4. Ancora una volta mi rendo conto di essere un genitore fuori dal tempo e in generale di essere una persona fuori dal mondo.
    In effetti mio figlio ha sempre avuto compagni di banco problematici, e io idiota pensavo che fosse per una sorta di bilanciamento, senza mai capire che invece era solo per mancanza di consigli come quelli del tuo collega.

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  5. Penso che la scuola abbia il dovere di includere tutti, certo dovrebbe mettere in campo grandi risorse e strategie per far fronte a situazioni come quella che descrivi. Cioè, secondo me, non si tratta di buttar fuori i ragazzi difficili ma di trovare il modo per affrontare i problemi

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    1. Concordo, ma se lo stato non ci mette i soldi e abbandona questi bambini nella classe senza nessun supporto non fa il bene né del bambino con dei problemi né ai compagni di scuola.
      Purtroppo è da anni che tutti i governi spingono le persone a rivolgersi alle scuole private.
      Buon primo maggio

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  6. I genitori devono esserci certo!
    Ma quando si entra in luogo pubblico come la scuola tocca al personale docente o di sostegno assicurare una tranquillità ai ragazzi e intervenire sui più problematici ,la famiglia deve funzionare fuori dalla scuola , ma quando un figlio entra in classe lo stato deve esserci, il problema è che credo che la scuola come istituzione educativa fa parte del pubblico che si sta smantellando.
    Buona giornata Allegro 🌷

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