L’amico di gioventù, quello di culo e camicia. (Per capirci) Abbracci e baci inaspettati.

Dai 14 fino oltre i 20 anni ho avuto un amico che eravamo culo e camicia.

Completamenti diversi, ma delle coincidenze della vita ha voluto che per anni le nostre vite si legassero. La compagnia era sempre presente, ma il nostro rapporto era particolare ( non pensate male ad entrambi piaceva e piace la gnocca).

Le nostri dolci consorti sono a loro volta molte amiche.

Abbiamo passato giorni e giorni insieme, anni e anni supportandoci a vicenda.

Poi verso i 20 anni le differenze di vedute e di stili di vita ci hanno man mano allontanato, o meglio le liti sono diventate più frequenti. ” Non sei mio padre per dirmi quello che devo fare ” Aveva detto quando l’avevo fermato prima che commettesse l’ennesima cazzata, che erano diventate troppo frequenti.

Man mano, vuoi anche il lavoro ci ha allontanato, ma abbiamo continuato a vederci regolarmente, anche se i rapporti non erano più gli stessi.

Poi lui dopo sposato, anzi un anno prima ha tagliato i ponti con tutta la compagnia.

Io sono stato al suo matrimonio come marito di dolce consorte. Solo un altro della compagnia è stato invitato ma questa è un altra storia.

In questo tempo, oltre un trentennio ci siamo visti raramente, solo una volta siamo stati invitati a casa sua, ha scelto di vivere un paesino sperduto nelle nostre colline, abbandonando la comoda casa data dai suoceri. Ma non è scattata la scintilla, alla cena fatta nella sua nuova ( meglio vecchia) dimora. Entrambi abbiamo pensato che era meglio non vederci più.

Ogni tanto è capitato d’incontrarci, i soliti convenevoli, ma niente di più.

L’altro giorno ero a comprare piante e il mangime per le galline, quando mi sento chiamare, riconosco la sua voce.

Non mi viene incontro, mi abbraccia e mi bacia.

“Anche tu fai il contadino ? ” Mi chiede. Diversamente contadino avrei voluto dirgli.

Lui ha scelto di coltivare la terra nel tempo libero, io mi ci sono trovato perché suocero per motivi di età e di salute ha dovuto abbandonare la sua attività preferita. Io prima andavo al mare.

Così si è messo a raccontarmi i cazzi suoi come faceva una volta da ragazzi ed io i miei , come se il tempo ci avesse riportato indietro.

Poi avevamo fretta entrambi e così nello stesso giorno ci siamo riabbracciati e baciati per la seconda volta.

La cosa positiva che nessuno dei due ha proposto di rivedersi, come fanno abitualmente le nostri dolci consorti che senza di noi vanno a mangiare qualcosa insieme.

La vita è veramente strana

40 pensieri riguardo “L’amico di gioventù, quello di culo e camicia. (Per capirci) Abbracci e baci inaspettati.

  1. Anch’io ho avuto un grande amico tra i 14 e i 20 anni. Poi lui ha tagliato i ponti. Negli anni qualche volta ho provato a contattarlo, ma niente. Devo averlo veramente offeso in qualche modo, anche se non so come.
    Mentre un altro amico, precedente a questo, si è fatto vivo ed è stata una piacevole sorpresa, anche se probabilmente non si ripeterà. C’est la vie.

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  2. Io ho un’amica ovvero meglio ex amica che da quando si è fidanzata e sposata è letteralmente scomparsa non solo abbiamo smesso di frequentarci lei non risponde neanche alle mie telefonate che io ho ovviamente smesso di farle..forse gli ha fatto qualcosa senza volere di cui non mi rendo conto … Certo è che anche la non richiesta di spiegazioni o comunque il silenzio così improvviso mi ha dato davvero da pensare che fosse soltanto che opportunismo, in quel momento aveva bisogno di compagnia e io venivo bene una volta sposata non aveva più tempo né per me né per tutto il resto e così è scomparsa…😔

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    1. Azz. Hai citato la canzone della mia vita, peraltro una delle ultime di Venditti che ancora si potevano sentire… 😉

      Particolarmente pregno di significato il verso che cantava “…no stasera non uscire con lui…” (sottointeso: “che tanto sta al pronto soccorso e ne avrà per un po‘”) 😀

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  3. Stavo per lanciarmi in un megapippone intorno all’amicizia che in confronto Cicerone sarebbe sembrato Fabio Volo. Ma soprassiedo 😉

    Anche perchè l’ultima cosa che hai scritto riassume tutto alla perfezione.

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      1. Quartiere africano, via Magliano Sabina. Solo visto, non garantisco anche perchè è roba di pesce (che non fa per me). Ma le recensioni non sono male…

        Ci sono capitato perchè avevo voglia di rifarmi un giro in uno dei posti della mia infanzia (ogni tanto lo faccio, stavolta mi sono tenuto “basso”, l’ultima volta ero andato a finire a Trieste… 😉 )

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      2. Anche mio marito era infante in quella zona! E fino a quando ci siamo conosciuti, anche se non viveva più coi suoi. Adesso i fratelli lo prendono in giro dicendo che è finito alla borgata Balduina 😉

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      3. Mai giocato a calcio (non sono capace) ma Villa Chigi è stata il mio parco giochi per cinque anni, insieme ai giardinetti alla fine di via Niccolò Piccinni…

        Se vuoi, passa i seguenti dettagli al Marito, vediamo se suona qualcosa:

        Classe 1969, ho vissuto lì dal 1974 al 1979. Abitavo a via Casella (di fronte a dove hanno costruito la chiesa nuova) e andavo alle elementari alla Contardo Ferrini (classe della mitologica Maestra D’Agata – ne parlerò, prima o poi 😉 ).

        Uno degli eventi traumatici della mia infanzia è stato l’incendio che ha devastato il negozio di giocattoli “Girotondo” a viale Libia. Tanto per dare un senso temporale alla cosa.

        Fammi sapere…

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      4. Eh, come classe non ci siamo, sei un piskello. Noi, ’60. Lui ci ha vissuto più o meno dai 5 anni ai 24 (via Collalto Sabino). Devo chiedergli delle elementari e della maestra, di cui mi ha parlato tanto anche lui, magari è la stessa…
        Quale chiesa nuova? Io conosco solo Sant’Emerenziana, dove lui ha pure fatto gli scout per molto tempo. C’era un prete (mi pare di origini spagnole) che poi si è spretato e sposato. Ho conosciuto la coppia a casa loro.
        Appena lo sento gli riferisco tutto!

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      5. Eccomi! Anche lui stessa scuola, già dall’asilo. Mi sono sbagliata, era lì che aveva una mitica maestra, Massei. Alle elementari aveva il maestro Colaiacomo, però calcola che lui era pure un anno avanti…
        Si ricorda perfettamente dell’incendio!
        Una volta dobbiamo sentirci (ho la mail scritta nella pagina CHI – KEY, se vuoi).
        Per ora, ringraziamo Allegro per l’ospitalità, con tante scuse per l’invasione di campo (ma lui, anche se dice che ha sempre ragione, in fondo è tollerante 😉 )

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      6. Vabbè, abbiamo giusto fatto un po’ di “blogjacking” ma a volte capita. 😉

        Comunque quella zona – nonostante la breve permanenza – mi è rimasta nel cuore: l’ho vissuta in un’età fondamentale per la crescita e ne ho una tonnellata di ricordi. Avremo modo di scriverci e/o sentirci… ghe pensi mi

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      1. Buongiorno! Intendevo che forse il tuo amico non ha suggerito di rivedersi perché sa (non so q2uanto consapevolmente) che c’è il canale aperto delle consorti 🙂

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