Nella trasmissione di Chi l’ha visto è stato trasmesso questo video.
Se siete anime sensibili non guardatelo.
Lo metto per far capire che nulla è inventato
Il fatto è avvenuto a Spinea in provincia di Venezia tanto per capirci.
Ora in TV passano immagini molto più forti, ma queste mi hanno lasciato un malessere incredibile.
Ero indeciso se scrivere questo pezzo, anche perché non c’è veramente niente che faccia sorridere.
Dopo la visione a Chi l’ha visto sono andato a vedere cosa era successo dopo .
Le sei bulle sono state tutte rintracciate. ( chi sa che sforzo) ci mancava anche che non le trovassero, in un cazzo di paese così era difficile non scovarle.
Ora vi dico cosa mi ha lasciato dentro quel malessere che mi permane dopo giorni e giorni.
L’atteggiamento della ragazzina picchiata. Le prende senza mai reagire, senza mai neanche a provare a non prendere le sberle che quelle merde gli tirano.
Gli rinfaccia una la più grossa e il doppio dell’altra e la più stronza di aver sparlato di lei.
Ora uno si domanda come fa a essergli venuto in mente di parlare male di una così.
Ma come dicevo, la ragazzina non tenta di scappare, potrebbe, niente rimane lì a prendersele tutte. Sei contro una, in realtà bastava quella grossa. Nulla non fa nulla per evitare gli schiaffi che gli arrivano numerosi.
Mi ha destabilizzato la sua rassegnazione a subire tutto senza mai opporre nessuna reazione.
Le dementi queste sono dementi si sono fatte filmare mentre la pestavano e hanno messo anche il video nelle loro chat, finché il padre di qualcuno a cui era arrivato il video, non ha deciso di pubblicarlo su YouTube, ormai funziona così, non vai dai carabinieri metti il video in rete.
Tutto il resto è cronaca.
Resta il fatto che la ragazzina non le avrebbe mai denunciate.
Ora l’ultima parola per il sindaco, che si è affrettato a dire che Spinea non è il Bronx . Grazie Graziella grazie al cazzo dell’informazione. Che questo è l’unico caso di cui sappia.
Se il genitore non metteva il video su YouTube non avrebbe saputo niente neanche di questo.
Comunque il sindaco farà la sua parte, inviterà tutte le famiglie coinvolte in comune per vedere di far pace. Se le famiglie sono come le figlie che hanno allevato e facile che la famiglia della ragazzina venga mazziata, per colpa della figlia che le ha prese, per colpa sua sono finiti su giornali e telegiornali e spero anche in tribunale.
Io denuncerei immediatamente.
Se non lo fa la ragazzina, lo devono fare i suoi genitori, dato che lei credo sia minorenne.
La devono pagare, queste stronze.
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Buonanotte
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Ciao Allegro, in questo momento non penso che guarderò il video, mi farebbe troppo male.
Quando anni fa accompagnai mamma al Pronto Soccorso di Anzio, c’era una mamma disperata, aveva portato la figlia grande. Non era la prima volta che la picchiavano. Pensa che le avevano addirittura messo la testa sulle rotaie del treno, una cosa atroce, impensabile.
Aveva paura di denunciare, ma mi chiesi come potessero fare ad andare avanti così.
Credo che non abbia provato a reagire per rassegnazione o per paura di una ritorsione ancora peggiore. In quei casi qualunque scusa è buona per picchiare.
Gli operatori medici conoscevano bene quella ragazza. Io ero già estremamente in pena per mia madre ed ero stanca. Ricordo che ci sono stata male per tanto tempo.
Buona giornata
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Avrebbero dovuto far intervenire loro le autorità
Quando vai al pronto parte in automatico la denuncia
Buonanotte
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Sì, dovrebbe essere così, ma la disperazione di quella mamma e della figlia era palpabile.
Ricordo che una volta ero andata io al Pronto Soccorso. Arrivò un uomo che aveva accompagnato una donna che era stata picchiata. L’impressione era che l’avesse picchiata lui. Certo, suonava strano che l’avesse portata poi lui stesso. Se ne uscì con frasi del tipo: “Le donne vengono picchiate sempre troppo poco”. Ho pensato che continuando così rischiava seriamente di essere segnalato ed arrestato. Ad ogni modo, in quei posti si assiste sempre a scene pazzesche. Ti dico solo che fui visitata in bagno, il bagno di donne ricoverate lì perché stavano facendo i lavori. Assurdo. La volta successiva andai ad Aprilia, anziché ad Anzio, effettivamente fu ben altra cosa.
Buonanotte
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Una vergogna. Triste e drammatico sapere che tra i giovani, dove dovrebbero essere molto forti i legami di amicizia e di solidarietà reciproca, assistere a queste scene fa veramente male. Buona giornata Allegro.
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Molto triste
Buonanotte
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Prima o poi, non importa quando, si rincontreranno da sole. Una contro una. Avranno modo e tempo per spiegarsi.
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Lo spero tanto.
Modo, tempo e mezzi, possibilmente di buona lega.
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Con quella grossa è meglio di no.
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Povera bimba, è difficile non sentirsi da soli, abbandonati da tutti, quando si cade vittime di bullismo. Cosi credo che si sarà sentita lei: sola, abbandonata e impotente, psicologicamente devastata perciò ridotta a subire senza reagire. E qua entrano in gioco i genitori, colpevolmente distanti dai figli.
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Sicuramente assenti
Buonanotte
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Buongiorno All ho cambiato blog mi trovi qui
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Fare pace?
Davanti a un imbecille che si premura di discolpare il suo paesello?
Una bella minchia.
Pace, perdono questa gentaglia (bulle, loro famiglie e sindaco) non sanno cosa significano, e di conseguenza non ne meritano.
Che si apra per loro l’inferno: prima mediatico, poi giudiziario e infine spirituale.
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Si vede che sei una donna di pace
Mi auguro che finiscano in tribunale e che siano costrette ad assistere persone che hanno difficoltà
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Lo sono, lo sono.
Ma non esiste pace senza giustizia.
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Oh mamma
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Non mi meraviglio che non reagisca. Cosa vuoi fare da sola, di fronte a delle bulle del genere? Se avesse reagito, magari ne avrebbe prese di più. Mia figlia ai tempi del liceo fu minacciata da una compagna di classe, spalleggiata da alcune amiche come lei, con un paio di forbici in mano. Per fortuna non successe nulla, ma tornò a casa terrorizzata dicendo che voleva cambiare scuola. Naturalmente non l’ho assecondata, ho cercato di calmarla e il giorno dopo l’ho accompagnata a parlare con l’insegnante di riferimento, senza fare il nome di chi l’aveva aggredita, ma la professoressa disse che aveva capito benissimo di chi si stava parlando. Cercò di tranquillizzarla e a me disse che la scuola avrebbe tenuto “monitorata la situazione”. Ancora adesso mi chiedo cosa volesse dire quella frase. Vedo dal tuo filmato che le cose sono notevolmente peggiorate, a quanto pare tenere monitorata la situazione non è sufficiente.
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Io avrei fatto nome e cognome e altro che non posso dire sul blog
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Non volevamo ritorsioni peggiori. Mi premeva solo che gli insegnanti sapessero quello che succedeva e magari dessero un occhio in più.
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Sta diventando cosa normale non solo prendere a schiaffi, ma anche pestare pesantemente e accoltellare chiunque si pensi che abbia fatto un semplice sgarbo. Funziona così tra gli adolescenti. La violenza è diventata normalità. Tutti i media ce la spalmano in faccia ogni ora del giorno senza ritegno. E nessuno fa niente perché ci siamo abituati 😓
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Più che altro la vediamo, perché pubblicano le loro imprese. Non si rendono nemmeno conto che è idiota pubblicare queste cose, sono la prova del loro reato
Buonanotte
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A Brescia come altrove la violenza giovanile abbonda, ma i nostri beneamati rappresentanti politici ed amministratori insistono ad affermare che “in città non esistono baby gang”.
Per risolvere la tensione sociale anziché soluzioni pratiche vanno sull’educativo, per esempio… allestendo spazi per il parkour (che, fra parentesi, adoro).
Con queste garanzie di intervento alle spalle, chi mai vorrà rivolgersi alle autorità per chiedere aiuto?
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Il disagio dei giovani ( sia vittime che carnefici) è un’emergenza educativa che i tribunali non risolvono, è sicuramente un ‘interpellanza a noi adulti , sia genitori che educatori. Siamo noi i grandi assenti.
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Sempre presente.
rappresentante di classe e di istituto fino alla 5 superiore.
Sempre attento a questi temi.
Fatte varie liti per questi motivi
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🎀 Ci sono molti aspetti da considerare su questo video ~ Il primo, e’ la debolezza della bambina pestata ~ Perche’ non si ribella? ~ L’aggressivita’, quella sana e fisiologica, quella necessaria alla sopravvivena, quella che configuta la DIFESA, dove e’ finita? ~ Ci hanno secolarmente ammansito con mantra fasulli. col perdono ad libitum, col concetto di uguaglianza e fratellanza ~ Tutte MEZZE verita’ ~ In realta’ la FORZA della VITA e’ nell’individuo, l’unico idoneo a difendersi nelle situazioni difficili ~ Ma l’individualita’ pare essere stata delegittimata, e addirittuta demonizzata ~ Vige il “fratelli tutti”, che sarebbe bello nel mondo giusto che non esiste ~ Ci aggregano per spingerci, come mandrie e greggi, verso i “loro” obiettivi ~ E’ un vaccino di sedazione disumano e disumanizzante ~ Ecco che gli adolescenti, e non dolo, risultano “PIEGATI ” o “ESALTATI” ~ Sembra non esistere via mediana ~ Sembrano non avere spazio la crescita, la strutturazione di se’, il significato INDIVIDUALE del vivere ~ Emergono debolezza o violenza ~ Le BULLE, al ci la’ della dinamica violenta, NON sono meno deboli dalla BULLIZZATA, infatti, prese UNA per UNA, sono anch’esse aborti di vita, che per agire si mettono in gruppo, in quanto, una per una, sono “PEZZETTI” ~ Mi fermo qui, ma avrei molto altro da porre all’attenzione ~ Forse pubblichero’ un articoletto su certi effetti collaterali di dottrine e ideologie, da cui l’essere umano e’ stato SECOLARMENTE inghiottito e depotenziato ~ OGGI ne vediamo alcuni risultati.
Buona giornata All!
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Aspetto il pezzo
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Terribile! Da denuncia!
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Lo spero
Buonanotte
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Non ha reagito perché sapeva che se lo avesse fatto sarebbe stato molto peggio.
Sono cose di cui sono responsabili i genitori a quell’età (che spesso sono uguali alle loro figlie). Prima potevano dire di non sapere, adesso vediamo se davvero cambia qualcosa. Io dico di no.
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Reagito è una cosa, ma non proteggersi neanche dalle sberle mi ha angosciato
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La crudeltà degli adolescenti può essere curata dagli adulti, il problema è chi cura gli adulti.
🐈⬛
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Sicuramente nelle famiglie delle ragazze che hanno aggredito quelli sono i mezzi di correzione
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I figli ripetono dinamiche che vivono in famiglia, sono d’accordo🐈⬛
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Al di là di tutto, comunque (mi scuso con chi dice il contrario, ma è il mio pensiero), non griderei all’allarme. Sono peggiorati forse i modi, ma queste cose sono sempre accadute. Me le ricordo io, me le raccontava mio padre, posso andare indietro fino a due generazioni (di più non posso sapere), ma i ragazzi si sono sempre menati e hanno sempre giocato a fare branco contro il più debole.
Oggi abbiamo dato un nome al fenomeno, ma esisteva anche quando non si chiamava “bullismo”.
Stephen King ci ha scritto un libro (e ci hanno pure fatto un film, anzi due libri e svariati film 😉 ), non mi sembra una novità.
La prima cosa diversa rispetto a prima è che adesso lo sappiamo in tutta Italia anche se succede a Canicattì. Questo potrebbe dare una percezione distorta del fenomeno.
La seconda differenza (rispetto ai “vecchi tempi”, intendo) è la reazione. E qui entriamo in ballo noi. Parlo di “noi” come gente nei suoi primi, secondi o terzi “anta”, mi tengo largo 😉 Non sono in grado di dare lezioni su come un genitore dovrebbe reagire perchè non essendo genitore non sono nella posizione di poter pontificare, però posso osservare e dire che le reazioni che vedo sono sbagliate.
E cosa vedo? Vedo due comportamenti tipo: molti ancora non riescono a resistere al richiamo della “fama” (per quanto effimera) e – a prescindere se siano genitori della vittima o del carnefice – approfittano dell’evento per proiettarci tutte le loro sfighe ed i loro fantasmi del passato, possibilmente in un qualche servizio di 5 minuti su un TG locale (sognando un talk-show che possa dar loro il quarto d’ora di celebrità di warholiana memoria). Coglieranno l’occasione per mettersi addosso le insegne di qualche movimento, condanneranno la società, se la prenderanno con gli insegnanti che non vedono, i giudici che non giudicano, i poliziotti che non fanno niente, faranno di tutto in ogni caso per trovare una scusa. Una cosa qualsiasi che allontani da loro il sospetto. Proprio quel sospetto che invece è fondamento di tutto: non sono stati capaci di tirare su i loro figli. Insomma, la vecchia tecnica del “chiagni e fotti“.
L’altro comportamento è quello che li porta a farne una questione di stato, esaltando ed amplificando tutto ciò che c’è di sbagliato nella condotta dei loro figli. E’ il caso del genitore che va a cercare l’altro genitore e lo fracassa di mazzate (succede anche con gli insegnanti che si permettono di dare un brutto voto o – nonsiamaiddio – uno scappellotto ai pargoli). Cosa impareranno i figli da questo? Che fanno bene a menare (quelli che menano) e che “tanto ci pensa papà” (quelli che le prendono). In ogni caso non si evolveranno mai, potranno solo peggiorare.
Ce n’è anche un terzo, che all’inizio non avevo considerato ma che potrebbe essere il più deleterio di tutti: l’indifferenza. Nascondendosi dietro un “sono ragazzate, che sarà mai“, si tende ad ignorare la cosa senza rendersi conto di quanto invece sia importante darle la giusta attenzione.
Secondo me, non sono i giovani che sono violenti, siamo noi che siamo rincoglioniti. 🙂
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P.S.: fra le scuse del primo comportamento in elenco ho dimenticato quella più importante: daranno la colpa a Internet e ai “social”, cancellando come per magia il fatto che sono stati loro a mettergli in mano il cellulare a tre anni per farli stare buoni al ristorante (magari rompendo i coglioni a tutti quelli vicini, ma che vuoi fare, sò creature…) e facendo finta di non calcolare che loro stessi passano il tempo a gigioneggiare col telefono invece di cagarsi i figli.
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Vero sono sempre esistititi.
Ma la pirlaggine di oggi e che si filmano e li mandano anche in rete.
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Sì il bullismo c’è sempre stato solo non aveva un nome, non era filmato né diffuso e forse neppure condannato. La bambina non reagisce perché ha paura, paura di prenderne di più… farne un evento mediatico è un altro discorso… è la vendetta di chi è stato vittima che diventa così carnefice. Perché l’immagine di quelle ragazzine è in balia della rabbia dell’ opinione pubblica. Insomma prima ci si vendicava magari organizzando un pestaggio di risposta ora l’immagine è ciò che conta, che sia un selfie, la foto del piatto che stai per mangiare o il video di un pestaggio. Ciao!
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Ciao
Come va ?
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Ciao! Alti e bassi un periodo un po’ faticoso ma piano piano mi riprendo… ciao!
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Un video che fa davvero male…
Chi toglierà la paura e il dolore a questa ragazza….
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Nessuno rimarrà per sempre
Buonanotte
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Anche la violenza privata puo essere perseguita d’ufficio senza che la vittima presenti denuncia. Se qualcuno fa un esposto alla procura allegando il video questa dovrebbe agire.
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Immagino e spero anche perché è una minorenne
Buona serata.
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Io non so cosa dire. Questo mondo non è più per me
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