Su WordPress manca il tasto del non mi piace. Per evitare commenti inutili e inutili discussioni. La stellina del mi piace significa sono passato a leggere ma non ho nulla da dire.

Ieri mi è stato fatto notare che una blogger che non seguo, più, in realtà ero stato bannato, o forse era stato WordPress che mi aveva cancellato come fa spesso anche con altri blog che seguo. Sta di fatto che da quel momento non l’ ho più letta. Era tornata dopo tanto tempo, sul motivo che ci aveva spinto a discutere e che ormai sembrava sorpassato.

Infatti nell’articolo di ieri si faceva riferimento al vecchio episodio.

La blogger in questione chiedeva a quei tempi di fare una scelta tra lei e un’altra blogger.

Ora a me era sembrata allora una richiesta alquanto balorda.

Al di là di chi fosse la colpa era una loro questione. Premetto che la blogger aveva i suoi buoni motivi per avercela con l’altra blogger e che nessuno aveva mai messo in discussione che avesse ragione, neanche l’altra blogger che aveva chiesto scusa. Ma ripeto erano questioni personali loro, dove gli altri non c’entravano nulla.

Ora essendo blog pubblici sarò libero di seguire chi cazzo voglio e mettere mi piace dove mi pare e commentare come voglio. Certo senza insultare nessuno.

Alcuni blog sono privati e per poter leggere devi chiedere il permesso.

In questo caso è il proprietario che fa la scelta da chi vuol farsi leggere.

Mi è capotato di essere stato rifiutato, ma giuro che non ho fatto nessun dramma. Alcuni so che mi seguono e li ringrazio

Ma ora torniamo al punto della questione, il vero punto che ieri metteva ieri in ballo la blogger.

I commenti e i mi piace alla cazzo.

Ora alla blogger la infastidiva particolarmente che le persone mettessero mi piace senza leggere e peggio commentassero senza aver letto. Ha una fissa, e chiedeva a queste persone di non seguirla più. Ma fregatene, ma che cazzo te ne frega. Niente in questo è intransigente.

” Se mi seguite dovete leggere con attenzione quello che scrivo e il mi piace solo dopo aver letto” A me la cosa fa ridere, anche se capisco quello che vuol dire.

Tutto sta quanto ti prendi sul serio ( io poco) lo ripeto il blog per me è un ritrovo di amici, dove ognuno dice la sua. Così come nella vita reale. Non è che uno sta sempre a sindacare, al massimo prendi per il culo se l’altro ha detto una cazzata, o discuti se la pensi diversamente.

Ma arriviamo al mio punto

Ora quando leggo sul blog spesso ci sono cose che non condivido. Le alternative sono tre: commento, metto mi piace anche se non condivido per far sapere che sono passato, a quello serve il mi piace, diciamocelo chiaro, o non faccio nulla. Ecco manca il tasto del non mi piace.

Ho letto ma non mi piace o non condivido quello che hai scritto. Sarebbe un tasto utile per evitare inutili commenti e soprattutto inutili discussioni.

Su YouTube esiste , anche su Spotify esisteva, ma l’hanno tolta.

E voi cosa ne pensate?

Avete letto attentamente quello che ho scritto? Che poi v’interrogo

Ps nessuna polemica con la blogger, che tra l’altro scrive cose molto interessanti e intelligenti, non mette fiori e gattini per capirci, anche se però a volte avrei messo ai suoi pezzi un non mi piace convinto.

88 pensieri riguardo “Su WordPress manca il tasto del non mi piace. Per evitare commenti inutili e inutili discussioni. La stellina del mi piace significa sono passato a leggere ma non ho nulla da dire.

  1. Ho letto. Credo che dovrò leggere più attentamente, ma per ora ho letto.

    Rilancio con un’idea che fino adesso non ci ha pensato nessuno ma se da oggi in poi qualche piattaforma lo fa, voglio i diritti d’autore.

    Va bene il “non mi piace”, ma aggiungo che sarebbe un’ottima idea il tasto “STICAZZI”. Nel senso romanesco del termine, ampiamente spiegato nel post dedicato su FugaDaPolis che trovate cliccando QUI.

    Secondo me, un sano “esticazzi” dice più di mille parole e non ha bisogni di spiegazioni ulteriori. E’ più di un “non mi piace”, è proprio un “l’unico interesse che ho è che tu sappia che non mi interessa“.

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      1. Ah, scusa, ora ho capito, rispondevi alla mia perplessità sul quasi-insulto. Comunque hai detto che significa, in buona sostanza, che nun te ne pò frega’ de meno, quindi… 😉

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  2. Ho letto con attenzione e credo anche di aver capito a chi ti riferisci. Il tasto non mi piace non mi piace, se mi concedi il gioco di parole, e tanto meno mi piace la proposta di Albert (scusami, Albert, ma per una volta non sono d’accordo con te). Se in passato non mi sono trovata in accordo con qualche post, semplicemente ho tirato dritto, senza mettere il like, e l’ho fatto anche qui da te, se ti ricordi. Non mi piace nemmeno il voto dato con le stelline, non siamo mica alberghi…

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  3. Onestamente il “mi piace” come semplice saluto non lo concepisco proprio, anche se naturalmente comprendo che per alcuni valga così, e quasi sempre intuisco la differenza quando me lo lasciano.
    Il tasto dice appunto “mi piace”, non “ciao”.
    Poi sulla modalità di lettura si possono fare mille distinguo, per carità; però “likare” o commentare senza leggere almeno quanto basta a capire (e oggi come oggi non è affatto scontato: è anche così che nasce e si rinforza l’analfabetismo funzionale) non ha proprio senso. È la base.
    Anche perché un blog non è una chat e non è un social, ogni post è una porticina aperta su una casa privata.
    A quelli che mettono like a pioggia, a caso, sugli ultimi post e magari manco leggono in italiano direi: ma tu chi ciumbia sei?! Che ci fai qua e che vuoi da me? Ci conosciamo forse?

    Ecco, volevo essere comprensiva e meno intransigente del mio solito, ma… beh! 😇

    Poi quanto alle beghe ecco: no grazie.

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  4. Il blog è la nostra casa virtuale. Chi è interessato può entrare o uscire, osservare e tacere, oppure dire la sua educatamente. Dal momento in cui noi ospitiamo qualcuno di passaggio, penso che non sia carino obbligare quel qualcuno a sedersi a bere se non ne ha voglia. 🥂

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      1. era riferito al vivere e non a me…
        ma sono d’accordo, agli uomini manca l’ironia, sarà l’affare che li rende troppo seriosi e permalosi . uomini! scherzo eh! sennò buonanotte, serenità finita!

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      2. Quello sì, è importante non cascarci… cosa che a me, invece, ogni tanto capita. Ma per le persone “mica tanto” la luna consiglia: risate, scherzetti, dispetti, ironia e caciara!

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  5. A volte sono indecisa se lasciare un “mi piace ” o no. Se non condiviso le riflessioni non lascio nulla.

    Ma sono indecisa soprattutto se il contenuto del post è solo informativo: la semplice descrizione di una tragedia o di un grave problema (soprattutto di attualità). Mi piace la tragedia di Gaza? Mi piacciono i migranti inghiottiti dalle acque?

    Tu come ti comporti in questi casi?

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    1. Secondo me, il mi piace non vuol dire solo che sono passata, ma che ho letto e ho apprezzato, pur non avendo avuto da commentare. Ingenuità o interpretazione personale?
      Hai ragione, non può piacere la tragedia di Gaza o altre simili, però si sa, il mi piace serve a segnalare che hai letto e apprezzato il post, non che ti piacciono le tragedie.
      Anche su Facebook, tanto tempo fa quando ancora lo usavo, era stata sollevata la questione del tasto “non mi piace”, ma – per seguire il filo del mio discorso – potrebbe significare che non ti piace il contenuto, il post o come è stato scritto.
      Bisognerebbe separare i temi in sé dalla persona che ne parla, a meno che non esprima esplicitamente delle opinioni “di parte” (come lo sono tutte le opinioni*), dalle quali si può dissentire altrettanto esplicitamente, o lasciar perdere e andare oltre.
      Se uno diffonde una notizia, una storia, ecc., non significa – paradossalmente – che condivida il contenuto di quello che ha pubblicato.
      * Scusa il pippone, cerco di alleggerirlo con le parole del grande Bergonzoni, che calzano abbastanza: “a mio modesto parere, che peraltro condivido,…”

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      1. Tu avevi fatto una domanda seria, perciò ho risposto… seriosamente, sorry. Il fatto è che Allegro ha “mischiato” attriti blogghisti con la faccenda dei mi piace, o magari non è colpa sua ma è dovuto all’origine del post (mi pare di ricordare che ci fossero state, in passato, delle baruffe un po’ strampalate, perciò i dettagli mi sfuggono)

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      2. Ecco, ribadiamolo che non sembra essere chiaro a molti: il like è per un post (per l’opinione, la forma / stile, l’impegno in una causa e via elencando). Non per i fatti in sé.
        Altrimenti non avrebbe neppure senso metter like ad un testo critico dell’ananas sulla pizza (esempio a caso: io la adoro), perché lo si intenderebbe come un’approvazione della pizza stessa, e non del suo dileggio.

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      3. Pure io!
        E della pizza hawaiiana.
        Si potrebbe istituire il tasto “pizza hawaiiana”, solo che poi si riproporrebbe il dilemma: per alcuni vorrebbe dire “fantastico”, per altri “cacca” 🍕

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      4. Un giorno in un ristorante mi hanno proposto come “pizza del giorno” la pizza con l’ananas. Erano tempi non sospetti, ancora non era diventata un meme, quindi suonava come una curiosa novità.

        Gli ho detto: “fà ‘na cosa, portamela, però l’ananas lascialo intero che me lo magno dopo“…

        Comunque più avanti l’ho mangiata, in effetti non è male.

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      5. Ti dirò, in genere tendo a provare tutto a meno che non mi faccia proprio ribrezzo al sol vederlo. E non è stato il caso della pizza con l’ananas: in fondo è pizza. Con dell’ananas. Poi, certo, non è che se non c’è ne sento la mancanza: la mia pizza standard (soprattutto come “test” dei posti nuovi) è la capricciosa. Con una capricciosa capisci subito se usano roba buona o no. Nello specifico le cartine di tornasole sono:

        1. l’uovo sodo (solo a vista capisci se è vecchio);
        2. il carciofino (al primo assaggio ne intuisci la qualità.

        Se mi dici come preferisci la pizza (alta alla napoletana o bassa alla romana) ti dò una dritta su Roma. 😉

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      6. A me piace come la faccio a casa io, né alta né bassa 😀 (con mozzarella normale – la bufala è ‘na bufala – e il sugo fatto coi pelati di una marca sconosciuta ma pazzesca, con ingredienti solo pomodori). A volte ci metto un po’ di basilico, oppure origano, che però sarebbe più tipico della marinara, credo.
        La cosiddetta romana bassa è molliccia, la cosiddetta napoletana alta è gommosa, ma immagino che tu abbia da consigliarmi un posto…

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      7. Allora…

        non è proprio Roma Nord, ma se una sera siete in vena di spostamenti ti dò due idee:

        Pizza alta (non gommosa, bella lievitata piena di bolle d’aria): “La Gatta Mangiona”, via Ozanam, Monteverde.

        Pizza bassa (al limite della scrocchiarella ma non “dura”) “Il Grottino”, via Marmorata, Testaccio.

        Se poi non vi va di infilarvi nel traffico e impazzire per il parcheggio, una “chicca” insospettabile: “MargheRita”, viale Isacco Newton, praticamente alla fine dei Colli Portuensi, prima di salire sul viadotto della Magliana. Se fai l’Olimpica, la sera ci arrivi in mezz’ora. Qui la fanno come ti pare ed è ottima in tutti i modi.

        Tutte e tre le opzioni sono garantite a livello di qualità del cibo.

        Adesso mi è venuta fame, come al solito quando a quest’ora mi metto a parlare di pappatoria… 😀

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      8. Ma tu, ‘no bloggo tuo nun ce l’hai?

        Hai presente la risata al termine dell’intro di “Thriller” di Michael Jackson?

        Ecco. 😀 😀 😀 😀

        Ma sono domande da fare? Prova a cliccare su “2010fugadapolis” a fianco alla ranocchia del mio avatar… ti si aprirà un mondo!

        Non è propriamente “mio”, bensì “nostro” (c’è anche l’Allegro qui presente, eh? Mica pizza e fichi). Blog Collettivo che – visto che siamo in campagna di reclutamento – se vuoi può diventare anche tuo.

        Se vuoi fatti un giro sulla pagina “ABOUT”, lascia un commento dove ti pare e riceverai un “invito” che puoi tranquillamente rifiutare ma fossi in te non lo farei 😀

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      9. No, no, niente gruppo, non son tipo, non m’intruppo 😀
        Me ne sto a casuccia mia con le mie “pantofole” e mi aggiro con passo felpato…
        Guarda che avevo già accettato l’invito un bel po’ di tempo fa, ma poi mi sono ritirata, e pure in buon ordine, che non è tipico da me…

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      10. Allora ricordavo bene… mi pareva strano.

        Vero pure che un pochino mi sto rincoglionendo, quindi a volte faccio confusione e mi scordo le cose.

        Però potresti anche riconsiderare, chissà. Nel caso è un attimo, sappilo 😉

        Quanto ai viaggi culinari, comunque, guarda che MargheRita non è così irraggiungibile: di giorno col traffico potrebbe essere un incubo ma la sera (soprattutto in estate) ci metti poco. Prova a metterlo come destinazione su Maps, la strada in fondo è tutta dritta. Ce n’era una buona davvero pure a Tor di Quinto (decisamente più vicino) ma avevano il piccolo problema di lavare i soldi della camorra, mi pare l’abbiano chiusa. Manco mi ricordo come si chiamava.

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  6. Siamo liberi di non leggere completamente un libro ma non possiamo non leggere interamente gli articoli di questa blogger… Suvvia, siamo seri.
    (non sapendo chi è questa blogger, il mio, non può quindi ritenersi un insulto)

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  7. Tu, anche se non hai nulla da dire, scrivi “ciao”! In apparenza, un po’ brusco, ma sei educato e presente,
    Ho letto attentamente, giuro!!!
    (Mah, il “disturbo”, come il terrore, corre sul filo della mente, o del rasoio? 😀 )

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  8. Seguo pochissimi blog, e a volte li leggo e a volte no. Però se metto mi piace e non commento è perché non ho niente da dire, o non ho tempo, o non ho voglia, ma comunque se leggo lo faccio fino in fondo… Anche se… Scusa ma adesso devo andare, ciao ciao…
    🤠

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  9. 🎀 Il tuo e’ un bell’escursus riguardo le contraddizioni che pullulano sulle piattaforme ~ Mi pare di poter dire che il tuo ragionamento e’ lineare e logico come di piu’ non si potrebbe ~ La blogger che esige, in relazione alla stellina, la lettura dei suoi post, risulta sicuramente in conflitto col mondo del web, ed anche col mondo in generale ~ (Essere liberali e non troppo autoreferenziali e’ una dote rara) ~ Credo che la proposta riguardo la contro-stellina, sia del tutto condivisibile, MA forse annullerebbe quel rimasuglio di comuncazione verbale che ancora esiste tra gli utenti ~ Si potrebbe incappare in una seguela noiosa di stelline pro-contro e di emoji.
    Buona serata All!

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  10. Siccome segue (quasi) solo blog che mi piacciono a volte metto “mi piace” senza leggere attentamente, oppure lo metto ripromettendomi di commentarlo in seguito ma poi non lo faccio. No, il tasto “non mi piace” non mi piacerebbe. A volte commento degli articoli che non mi piacciono, cercando di dire la mia; il più delle volte è una perdita di tempo, anche perché può darsi che io sia convinto di aver ragione ma non la ho affatto. Insomma se non mi piace preferisco passare ad altro…

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  11. Ho letto tutto con attenzione. Credo che almeno sui nostri Blog dovremmo essere liberi, sempre nel rispetto di tutti.
    Non credo occorra il tasto non mi piace. Si va oltre, sempre considerando che non si può piacere a tutti.
    Buona serata

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  12. “Ora alla blogger la infastidiva particolarmente che le persone mettessero mi piace senza leggere e peggio commentassero senza aver letto. Ha una fissa, e chiedeva a queste persone di non seguirla più. Ma fregatene, ma che cazzo te ne frega. Niente in questo è intransigente.”
    Sottoscrivo quel tuo:”Ma fregatene, ma che cazzo te ne frega.
    È un po’ come dire che, se qualcuno compra un suo libro, lo deve leggere per forza. Una persona può anche comprarlo per metterlo sotto la zampa del tavolino che zoppica, a lei che gliene frega? Il lettore, come il passante, è sovrano. Sempre che non insulti.

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      1. Figlio affettuosamente pragmatico il tuo. Il suo amor filiale raggiunge l’apice realizzandosi nella concretezza che dà spessore alla cultura, in modo che possa riequilibrare il mondo claudicante, rappresentato da un tavolino sciancato.
        Ma almeno li legge?

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  13. Ho letto attentamente e mi trovo d’accordo con te. Mi pare che questa blogger, che non ho identificato (probabilmente io non la leggo) sia un po’ presuntuosa… se un blog non è privato, chiunque può leggere, piaciare o non piaciare, commentare o non commentare, guardare le figure etc. Il blogger può non approvare un commento o bannare qualcuno se fa commenti che per qualche motivo non gli piacciono… ma il bannato può sempre continuare a leggere!

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  14. io leggo con attenzione ogni blogger che seguo… se ho qualcosa di importante da dire… da aggiungere… lo scrivo nei commenti… se no… metto semplicemente la stellina del mi piace… perché apprezzo quello che ha scritto…
    il tasto non mi piace… serve se si ha anche voglia di spiegarne il motivo… naturalmente con educazione e gentilezza…

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  15. per me il blog è un passatempo, chi vuole mi legge, non mi legge, commenta, non commenta, va tutto bene

    faccio lo stesso con quello degli altri

    a chi si impippa per commenti non precisi o altro, francamente non me ne può fregare di meno.

    ciao Allegro

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  16. Non so probabilmente per questa blogger è una cosa importante e lo rispetto sia chiaro ma non mi sembra una cosa poi così importante mettere il ti piace o non ti piace o farlo prima o farlo dopo aver letto il post, tanto se un blogger ha letto il post probabilmente lo commenta se non l’ha letto lo commenta ma lo commenta a caso e se lo commenta a caso te ne accorgi e questo vuol dire che non ha letto e se l’ha letto e gli piace lo capisci dal commento.e’ indifferente mettere mi piace o non mi piace.. darne tanta importanza ne sa di influencer … Insomma cosa te ne viene ? niente secondo me… Un saluto e buona giornata…

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  17. a me è successo più volte che mi sia stato chiesto con tono inquisitorio perché ho messo “mi Piace” (non qui, ma su IG). In un caso presumo che la persona interessata fosse convinta che il mio profilo fosse un fake, che dietro il mio nick si celasse una vecchia fiamma, che ne so. Ma il più delle volte credo che si tratti di una troppo alta considerazione di sé. O dell’opposto. Leggerezza ci vuole, dote che scarseggia sui social

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