La collega uscita dall’ospedale, ricoverata per 20 giorni, stava per morire per via che non riusciva più a respirare, per curarsi fuma due pacchetti di sigarette al giorno.

Chi mi segue si ricorderà (dubito) della collega che era stata ricoverata al pronto soccorso, era sul delirio (lavoro) e non riusciva più a respirare e si era accasciata a terra.

Bene è uscita ed ha ripreso a delirare.

Ha dei problemi ai polmoni, ma non solo, ha un’invalidità di oltre il 70%.

E’ conciata malissimo, è ingrassata incurvata, zoppica, tossisce continuamente. Un metro e 55 per quasi 90 kg, come faccia ancora a muoversi è un mistero.

All’ospedale le hanno detto che deve smettere di fumare e dimagrire se vuole campare ancora qualche anno.

Infatti appena uscita ha ripreso a fumare e a mangiare, scopare no anche se le farebbe sicuramente meglio. Ma capisco il marito, non basta volerle bene per farci sesso.

Una collega mi ha raccontato, che c’è stata una lite tra colleghi, per via che la collega fumatrice è sempre a fumare, lavora 15 minuti e poi esce a fumarsi una sigaretta.

Vuoi la comprensione, ma quando è troppo è troppo. Quindi sono andati dal capo uniti a protestare.

Liti a non finire.

Bene ieri faceva il mio turno ( abbiamo mansioni diverse e in posti diversi) ma quando passavo dalle sue parti in effetti ho dovuto ammettere che era sempre a fumare.

Le voglio bene, siamo amici ha due anni meno di me, è ha oltre trent’anni di delirio e va in pensione tra qualche mese. Mi sono permesso di dirle ” Che cazzo fumi tutte quelle sigarette, ma ci vuoi andare in pensione o preferisci morire prima?”

Vuole morire prima. Ha detto che lei non smette di fumare, di più non ci pensa nemmeno.

Ora tra qualche mese va via e il capo non ha voglia di discutere e ha chiesto pazienza.

Ora se va prima al camposanto o in pensione è tutto ancora da decidere.

Si accettano scommesse

17 pensieri riguardo “La collega uscita dall’ospedale, ricoverata per 20 giorni, stava per morire per via che non riusciva più a respirare, per curarsi fuma due pacchetti di sigarette al giorno.

  1. Una volta ho cercato di far ragionare un’amica che fumava persino in gravidanza, e lei mi ha detto, molto gentilmente, che ognuno dovrebbe avere almeno il diritto di scegliere di che morte morire. Sono andata al suo funerale più di 10 anni fa, ha lasciato due figli giovani, e un marito che fuma pure lui.

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  2. Dicono che chiodo schiacci chiodo: se non riesci a respirare, la medicina migliore è quella di affumicarti meglio che una pancetta stagionata.
    Il fumo è una droga legalizzata, come l’alcool. Se poi si aggiungono problemi esistenziali, ecco che la frittata è fatta.
    Buon sabato

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  3. Conosco più di una persona con gravi problemi di salute che continua a fumare, ben sapendo a cosa va incontro. Succede talvolta che il vizio del fumo sia un rifugio per dimenticare problemi che turbano molto la mente.

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  4. Mi ricordo quando ero specializzanda che il fumo era consentito in Ospedale e ho subito tanto fumo passivo negli incontri e riunioni.. Ora almeno non ci tocca subirlo, ma è un dramma lo stesso per i giovani che associano anche alcol e droghe.

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