Ieri per colpa di AliceSpiga82 mi sono bisticciato per strada con un pirla di ciclista. Ero tornato indietro a chiedergli perché occupasse tutta la carreggiata andando a 2 all’ora. L’avevo visto mandarmi delle maledizioni dopo che si era imbelinato per terra mentre lo sorpassavo dopo avergli suonato per farlo spostare.

Era vestito come un ciclista professionista, aveva anche una bici da corsa, aveva anche il caschetto, un ciclista tutto giallo solitario viaggiava per la mia via.

L’avevo visto passare e sapevo che sarebbe tornato indietro, la via è senza sbocco veicolare.

Stavo andando a fare benzina all’auto a dolce consorte “tanto che sei in ferie …” lasciamo perdere

Il ciclista sta tornando indietro ed occupa tutta la careggiata, e andava pianissimo, uno correndo all’indietro sarebbe andato più veloce.

Ora avevo da fare oltre che fargli d’ammiraglia, mi sono avvicinato all’imbecille sperando che si accostasse, ma questo idiota continuava a viaggiare in mezzo alla corsia.

La strada è stretta due auto passano a fatica e in molti pezzi un auto si deve fermare per fare passare l’altra.

Ho fatto quello che si fa in questi casi ho suonato con moderazione il clacson.

Ora pare che il pirla in bici fosse sonnambulo ed è per quello che andava piano si era addormentato sulla bici, al suono del clacson si è improvvisamente svegliato e invece che accostarsi e farmi passare, ha frenato fermandosi in mezzo alla strada e imbelindosi per terra, per fortuna dalla parte giusta a sinistra permettendomi così di passare.

Mentre andavo via ho visto il tipo maledirmi col braccio mi lanciava anche degli insulti.

Ora se non era per Alice che qualche giorno fa nel suo blog aveva chiesto di perché molti ciclisti hanno atteggiamenti particolarmente idioti, non avrei messo la retromarcia a chiedere all’idiota il motivo della sua idiozia, così poi da rispondere alla domanda di Alice.

In maniera molto educata gli ho spiegato che solo i coglioni vanno in mezzo alla careggiata, lui di rimando mi ha detto di avere un amico poliziotto e che mi avrebbe fatto sparare, cosa che non c’entrava niente con la discussione.

Il ciclista era anziano e particolarmente rimbambito, la cosa simpatica che era tedesco e parlava come Paolo Villaggio nel suo famoso personaggio professor Kranz. Inoltre aveva un solo occhio funzionante.

Ho fatto l’unica cosa intelligente di tutta questa storia me ne sono andato, non senza aver salutato rispettosamente il ciclista tedesco dopo avermi minacciato di farmi sparare ” ma vai a fanculo cretino”

L’ho sentito da lontano gridare “signiore aspetti ”

Alice è inutile porsi le tue domande, lo fanno perché sono cretini e neanche patentati visto che per andare in bici non è prevista la patente.

35 pensieri riguardo “Ieri per colpa di AliceSpiga82 mi sono bisticciato per strada con un pirla di ciclista. Ero tornato indietro a chiedergli perché occupasse tutta la carreggiata andando a 2 all’ora. L’avevo visto mandarmi delle maledizioni dopo che si era imbelinato per terra mentre lo sorpassavo dopo avergli suonato per farlo spostare.

  1. Come al solito, leggendoti mi sono figurato la scena e mi sono scompisciato dal ridere.

    Troppi ne avrei di racconti sui ciclisti ma te li risparmio 😉

    Dopo anni di attenta riflessione sono arrivato ad una mia personale conclusione: il problema non sono i ciclisti, gli automobilisti, i camionisti, i monopattinisti o i pedoni. Il problema sono le persone che ragionano come se fossero il centro del mondo. Una persona così (e ce ne sono tantissime, troppe) non importa il mezzo che usa al momento: non conta se è in auto, in moto, in bici o a piedi. Gli importa solo di lui e quello che fa. Quando è pedone, tutti correranno troppo, quando è automobilista tutti andranno troppo piano, quando è ciclista nessuno potrà permettersi di chiedergli strada e così via. Chi è a posto col cervello non crea mai problemi, chi non lo è li crea a prescindere da come va in giro.

    Detto questo, siccome mi hai fatto venire in mente una cosa antica, la racconto anche se non c’entra un cazzo (come al solito):

    Anni e anni fa, quando da ragazzino passavo le serate al centro con gli amici, capitava spesso di bighellonare a Piazza Navona. All’epoca (forse ancora oggi ma è un po’ che non ci passo) la sera c’erano sulle panchine due o tre cartomanti che leggevano i Tarocchi (dietro compenso) per i turisti e per chiunque volesse approfittare. Fra questi ce n’era uno in particolare, che fra noi chiamavamo “Zorro” perchè indossava una mantella nera ed un cappello sempre nero a tesa larga. Ci divertivamo a metterci lì e prenderlo per il culo mentre “lavorava”. Me lo hai fatto tornare in mente perchè da come parlava era di chiara origine teutonica e aveva pure una benda su un occhio tipo pirata. Sta di fatto che una notte eravamo in cinque o sei lì intorno e lui stava disponendo le carte sul marmo della panchina di fronte a due signore americane di una certa età che pendevano evidentemente dalle sue labbra: mi ero trattenuto per un bel po’, ma quando calò l’ennesima carta gridai: “SCOPA!”

    Qualche secondo di silenzio, poi si incazzò come una biscia, si voltò verso di noi con uno sguardo monoculare che era peggio di una coltellata e sibilò: “Adesso basta, afete rotto cazzo, io ho amici che ve faccio ammazzare, se non andate via chiamo e ve sparano“. Capita l’antifona (non per paura dei fantomatici “amici” ma perchè a Piazza Navona di sera è pieno di polizia) consigliai a tutti di levare le tende in fretta, non ero nelle condizioni di farmi coinvolgere in una discussione. Uno del gruppo, in un impeto di coglionaggine ebbe invece l’idea di aprire il giubbotto e mostrare a Zorro il calcio di una pistola infilata nella cintura (si, lo so, mi accompagnavo con gente strana).

    Scoppiò il panico. Zorro cominciò a strillare come una gallina: “Aiuuuuto, aiuto! Mi fogliono ammazzare, aiuto poliziaaaaa!” Le turiste americane svanirono nel nulla e all’improvviso si fece il vuoto intorno alla panchina. Ricordo ancora la fuga a perdifiato per i vicoli fra Piazza Navona ed il Pantheon, tutti separati e io che correndo ridevo come uno scemo senza motivo. Poi è finita bene, nessuno è stato preso, nessuno si è fatto male. Il giorno dopo, ho solo dovuto spiegare all’amico che se proprio era così scemo da uscire con la pistola avrebbe dovuto avere l’accortezza di avvisarci. E possibilmente di tenersela nascosta in culo.

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  2. Concordo con Albert, non è questione di mezzo di trasporto, ma di testa con cui guidi. E anche al di fuori della strada, gli egocentrici si vedono sempre al centro dell’universo e sono i più litigiosi per natura.

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      1. Era ironico… io quel ciclista impudente l’avrei azzannato alla gola per berne il sangue, dopo avergli accartocciato la bici a mani nude attorno al corpo🔥

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  3. un ciclista d’altri tempi,

    una volta per le strade passavano solo loro e qualche carretto di contadini che portavano verdure ai mercati generali, noi ci giocavamo a pallone, tra un paio di generazioni tornerà tutto come prima e le strade saranno sufficienti per tutte le esigenze

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  4. Ahahah! Io ho da segnalare due aneddoti con i ciclisti, entrambi in montagna.
    Il primo è breve e di poco conto: un tizio che avevamo conosciuto anni prima ci ha riconosciuti mentre camminavamo e lui faceva mountin-biking, così ha deciso di fare bella figura e invece si è schiantato sul pietrisco del sentiero (BUM!).
    L’altro ancora mi fa ribollire il sangue, anche se il “duello” l’ho vinto io: lungo una stradina sterrata, mio marito e io, con nostra figlia che era piccola, passeggiavamo spensierati e ignari, quando a un certo punto dei ciclisti tedeschi (tre o quattro, non ricordo) ci hanno superato sia a destra che a sinistra, lanciati a razzo. Io mi sono spaventata per la bamboccia e li ho mandati aff, allora quelli si sono girati indietro ridendo, ma… a quel punto hanno cominciato a sbandare e si sono ammonticchiati uno sull’altro. Con gran scorno, se ne sono andati, probabilmente imprecando (io pensavo: tie’!)

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  5. Sono una lettrice di Alice e non so come ma il reader mi ha proposto questo articolo, che ho letto e trovato spassosissimo, anche se in realtà l’episodio è quasi… tragicomico! 😀 Il post di Alice deve essermi sfuggito, ma anche senza averlo letto, so per esperienza che i “ciclisti della domenica” possono essere pericolosi, quanto i ragazzini alle prime armi col motorino, che mettono la freccia a destra e poi si inclinano a sinistra… Buona domenica.

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