La Meloni quando dice continuamente che non è ricattabile, sembra il collega balordo come quando continuava a dire che non era matto. Ora è sotto psicofarmaci per tenerlo buono.

Premesso che il finto invio di garanzia è un grande spot per la Meloni, che così ha superato il 30% di gradimento degli italiani. Il mondo funziona così, più cazzaro sei e più piaci alla gente, facciamocene una ragione.

. “Si segnala, al fine di fare chiarezza, il totale fraintendimento da parte di numerosi esponenti politici dell’attività svolta dalla procura di Roma” – si legge nel documento dell’Associazione che precisa: “La procura di Roma non ha emesso, come è stato detto da più parti impropriamente, un avviso di garanzia nei confronti della presidente Meloni e dei ministri Nordio e Piantedosi ma una comunicazione di iscrizione che è in sé un atto dovuto perché previsto dall’art. 6 comma 1 della legge costituzionale n. 1/89. La disposizione impone al procuratore della Repubblica, ricevuta la denuncia nei confronti di un ministro, ed omessa ogni indagine, di trasmettere, entro il termine di quindici giorni, gli atti al Tribunale dei ministri, dandone immediata comunicazione ai soggetti interessati affinché questi possano presentare memorie al collegio o chiedere di essere ascoltati. Si tratta, dunque – conclude la nota – di un atto dovuto”.

Ora secondo me l’errore non è stato scarcerare il libico autore di cose ignobili, sempre meno di Biden o Benjamin Netanyahu, ma arrestarlo. L’Italia ha troppi interessi in Libia. Solo dei coglioni lo potevano arrestare mettendo a rischio i cittadini italiani che lavorano da quelle parti. Per non parlare dell’invasione di immigrati che ci saremmo dovuti attendere per ritorsione.

Giusto rimandarlo a casa senza se e senza ma. ( da uomo di sinistra) Smettiamola di fare i finti moralisti.

Cosa si intende con realpolitik?
La realpolitik (in tedesco “politica reale” o “politica concreta”) è una politica basata su una concreta pragmatica, rifuggendo da ogni premessa ideologica o morale.

A differenza della Meloni però penso che l’Italia e lei che ne è presidente del consiglio siamo ricattati da tutti, visto che non contiamo un cazzo a livello planetario.

l’Europa ci ricatta e noi obbediamo

La Nato ci ricatta e noi obbediamo

L’Iran ci ha ricattato e noi abbiamo ceduto dopo un giorno

La Libia ci ha ricattato e dopo 22 minuti e 13 secondi secondi abbiamo mandato a casa il mostro con tutti gli onori e un volo di stato

Quindi la Meloni dovrebbe specificare che lei non si fa ricattare solamente dai giudici italiani, se mai la volessero ricattare.

Per questo neanche la Santanchè si fa ricattare da nessuno, anzi è lei che li ricatta, se non si capisce cosa ci fa ancora lì come ministro.

28 pensieri riguardo “La Meloni quando dice continuamente che non è ricattabile, sembra il collega balordo come quando continuava a dire che non era matto. Ora è sotto psicofarmaci per tenerlo buono.

  1. Un pazzo non dirà mai d’esser pazzo, a meno che non lo sia del tutto. Ed una parte di sé chiederà aiuto, ammettendo la necessità di avere bisogno di aiuto.
    Per la caciottara è diverso: lei sa di essere ricattabile. Ma non lo ammetterà mai, perché sa che lei sta al governo proprio perché è ricattabile. Dunque si ostinerà a propagandare che lei non è ricattabile, perché debbono essere i suoi elettori ad esserne convinti.

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  2. 🎀 La pagliacciata diffusa riguardo l’iscrizione nel registro degli indagati, e’ stata, come poni in evidenza col testo virgolettato, davvero colossale ~ Ha suscitato reazioni compulsive in coloro che, essendo di sinistra, hanno ritenuto di soffiare sul fuoco ~ Tu, come sempre, pur essendo uomo di sinistra, mantieni saldamente oggettivita’ e spirito critico, e valuti adeguatamente ~ A parte la vicenda inquietante, Io rilevo una sola cosa sulla Meloni, (e la rilevo convintamente), il fatto che non ricattabile e’, appunto, un FATTO non una affermazione, tale realta’ e’ risultata ad attento esame (“spulciamento” fino) della Magistratura Democratica schierata politicamente ~ Questa “pulizia” mi piace ~ Cosi come non mi piace la Santanche’ ~ Sul,a Meloni tutto finira’ in una bolla di sapone, ma una cosa e’ certa, e’ boicottata in modo assurdo, e questo nuoca al paese ~ La notizia dell’indagine e’ rimbalzata anche su tutti i giornali ESTERI ~ Notevole danno di immagine al nostro paese ~ Allora non lamentiamoci delle conseguenze di questi attacchi avallati persino dal Potere Giudiziario ~ Non so se ne usciremo.
    Buona giornata All!

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  3. Ben spiegato, complimenti. Purtroppo però la differenza tra comunicazione di iscrizione e avviso di garanzia resta oscura anche a molti italiani, quindi all’estero quelli che non ti seguono non hanno proprio capito una mazza.
    😉
    Figurati che sotto la notizia ‘Meloni indagata per favoreggiamento e peculato”, tanti lettori dei giornali hanno commentato cose come: “Italiani tutti mafiosi e ladri”, e questo, sinceramente mi è dispiaciuto.😌

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  4. Semplifico, perchè tanto nella vita me li sono beccati tutti e tre 😉

    1. Avviso di iscrizione nel registro degli indagati (quello della Meloni): vuol dire in breve che un giudice ha avuto notizia di un fatto di rilevanza penale, che in questo fatto è stato fatto il tuo nome e che quindi sei stato messo nel mucchio delle persone da “indagare”. NON vuol dire che sarai indagato, ma che è possibile che tu lo sia. Dipende dal fatto che il giudice ritenga o meno che ne valga la pena. Normalmente questo avviso non lo mandano a nessuno. Trattandosi in questo caso di un Presidente del Consiglio si parla di “Atto dovuto”. Non potevano non mandarglielo.
    2. Informazione di garanzia (o Avviso di Garanzia): questo arriva quando il giudice di cui sopra ha deciso che vale la pena di indagare su di te, il che vuol dire che c’è possibilità che tu c’entri qualcosa. Da qui in avanti hai facoltà di difenderti. In breve quando ti arriva è bene che cominci a pararti il culo.
    3. Avviso di conclusione delle indagini preliminari: qui si aprono due strade. O il giudice ha ritenuto che non c’entri un cazzo, quindi archivia la tua posizione e ti saluta oppure ha deciso che sei una merda e a questo punto passi da “indagato” a “imputato“.

    Poi c’è il processo.

    Sembra complicato anche così ? Certo che si. Lo è. Il punto è che questa faccenda è tutta giocata sull’aspetto “mediatico”. E siccome si sa che i “media” conoscono i cazzi nostri prima di noi, io mi metto un attimo nei panni della Meloni e concludo che non poteva fare diversamente (se ha imparato – come ha imparato – qualcosa dalle grandissime inculate che hanno preso i suoi predecessori).

    In virtù (ed a causa) della sua posizione politica ha preferito giocare in attacco prima che in difesa. Se non se ne fosse uscita con quell’esternazione preventiva (anche esagerata, se vogliamo), sarebbe subito venuto fuori un articolone di un giornale a caso (tipo Il Fatto Quotidiano) che avrebbe esagerato molto più di lei, dandola già per condannata.

    Siccome qui il primo giudice è la “gente” e siccome il 90% della “gente” non ha la più pallida idea della differenza fra i tre distinti atti sopra descritti, il risultato sarebbe stato che la “gente” avrebbe abboccato all’articolone ed avrebbe bollato la Meloni come delinquente.

    In sintesi, secondo me la Meloni ha fatto bene. Ha detto una cazzata ma l’ha fatto per arginare da subito la marea di cazzate ben più grosse che sarebbero arrivate se fosse stata zitta ad aspettare.

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    1. Mi pare che tu abbia saltato un passaggio, nel caso della caciottara in questione: all’ Avviso di iscrizione nel registro degli indagati, segue il passaggio della documentazione al tribunale dei ministri per la valutazione se procedere o meno e chiedere l’autorizzazione a procedere al parlamento.
      Tutto ciò per dire quanto sia degna di una pescivendola la cagnara che ha avviato col suo video social dal quale sputava veleno da ogni poro.
      Ma del resto si sa che per questa corte dei miracoli che abbiamo al governo esistono due giustizie: una è quella che consente ad una ministra, inquisita per reati molto gravi, di restarsene al suo posto tranquillamente. L’altra è per i disgraziati che osino manifestare il loro dissenso anche pacificamente.

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  5. èh, purtroppo le donne se odiano tra de loro, invece da esse contente che finarmente una de loro ha preso in mano il timone de ‘sto poro paese martoriato da centinaia de caporioni sempre maschi.

    Una grande conquista per il sesso femminile

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  6. Mi mancava perché non essendo io un parlamentare nel mio caso non esisteva 😉 E come ormai è noto io parlo di quello che conosco personalmente.

    Ciò non toglie che (per quanto esagerando) secondo me ha fatto più he bene ad attaccare per prima. Si chiama imparare dagli errori altrui e lei è brava in questo.

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    1. Nel frattempo abbiamo raccolto altre due figuracce: il documento di 40 pagine in inglese (ohibò che difficile!) e la gita in Albania. Evviva per chi ancora la sostiene e continua a farsi prendere in giro da questa incompetente che li ha abbindolati tuti dicendo “siamo pronti”

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