Quando lo stato ti lascia solo a casa con una matta-o e ti viene un infarto dalle preoccupazioni

L’altro giorno sono rimasto nuovamente solo al delirio( Lavoro)

Il collega era all’ospedale con la madre e la zia matta.

La zia matta perché non poteva lasciarla da sola a casa.

E’ un anno che se la sono presa in casa con loro.

La donna andrebbe tenuta in una struttura ma i servizi sociali col cazzo che intervengono.

Ormai è tutto a carico delle famiglie se ne tieni una.

La madre del collega a furia di dispiaceri con la sorella, come detto l’altro giorno è stata colpita da un piccolo infarto.

Portata al pronto soccorso, il medico le ha consigliato come cura principale di non farsi del nervoso. Mandarlo a fanculo secondo me sarebbe stato il minimo.

Ricordo che era stato detto anche a me quando ero finito in ospedale dietro la demenza di mio padre.

Coglioni, viveteci voi tutto il giorno con uno che da di testa e poi ditemi come fa uno a non preoccuparsi.

Le persone andrebbero aiutate concretamente e non dispensate di consigli del cazzo.

Sta di fatto che il collega era all’accettazione del pronto soccorso, e aveva con se la zia fuori di testa.

Ora se una è matta è perché dice e fa cose che non rientrano nella normalità.

Viste dal di furi fanno anche sorridere , ma se ci sei dentro alla storia fanno solo incazzare.

La solerte impiegata dietro allo sportello, visto gli atteggiamenti della zia e le cose strampalate che diceva non ha pensato bene di chiedergli ” ma la signora con lei è matta?” chiaramente con la zia presente.

Ora se tu dai del matto a un matto questo diventa matto. E’ matematico.

Il problema che la zia non può più stare con la madre del collega, ma il vero problema è dove va?

Ora è brutto da dire ma morire a volte è meglio che finire in queste condizioni.

Soli ,anziani e fuori di testa.

Almeno fosse ricca ma non ha un centesimo.

Comunque il collega risentito, rispondeva all’impiegata di come si permetteva di dare della matta a sua zia. Mentre la zia dava di matto al sentirsi dare della matta. Un vero manicomio all’accettazione.

Certo visto dal di fuori fa anche ridere

26 pensieri riguardo “Quando lo stato ti lascia solo a casa con una matta-o e ti viene un infarto dalle preoccupazioni

  1. 🎀 Ci sono molte situazioni davvero drammatiche sul tema della malattia mentale ~ Basaglia non ebbe una buona idea nel concordare la chiusura dei manicomi, chiusura alla quale era ragionevolmente contrario il suo collega Mario Tobino, il quale suggeriva invece di ottimizzare tali strutture ~ La psicopatologia e’ la mia materia ed ho approfondito la storia ~ Il governo Andreotti, con la Sinistra montante, prevalse sul bupn senso di Tobino, e fu approvata la Legge180, da cui, per evitare il Referendum, furono stralciati importanti passaggi ~ (Era il Periodo buio della lotta di potere in cui fu ucciso Moro) ~ lo Stato in seguito non si impegno’ nella programmazione di strutture alternative ~ Il manicomio fu definito brutto e cattivo ~ Fu chiuso con grande risparmio del governo del tempo ~ Tutto cio’ che il governo puo’ togliersi dal groppone viene assecondato con motivazioni buoniste o fasulle ~ Ora tutto, davvero tutto e’, come dici, sul groppone delle famiglie ~ Esiste la modalita’ dell’assistenzialusmo che non risolve ~ Il popolo ha subito illo tempore l’ennesima presa in giro ideologica, e molta gente soffre.
    Buona giornata All! ~ Leggerti e’ un piacere.

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  2. Argomento che definire “delicato” è poco.

    Verrebbe anche facile lamentarsi delle carenze di assistenza in questi casi, ma secondo la mia modesta opinione (ed un minimo di esperienza personale), per quanto difficile è meglio gestire queste cose “in casa”. Salvo casi estremi, s’intende.

    Quello che penso è che già per le patologie fisiche siamo circondati da gente che non capisce un cazzo, figuriamoci per quelle mentali. In una struttura non è che perdono tempo a capire cosa hai e perchè: ti mettono su un letto, ti imbottiscono di sedativi e stai bene così finchè campi, per quello che campi.

    C’è da dire che molto probabilmente la mia è un’opinione “drogata” da una serie di sfortunate coincidenze, ma il mio rapporto con la “sanità” (sia pubblica che privata) è drammatico. Ho visto medici non riconoscere un tumore, psichiatri scambiare le prime avvisaglie di Alzheimer con una “lieve depressione” e ho visto gente a me vicina morire (male) per l’incapacità dei suddetti.

    Se ne deduce che sono il meno indicato per commentare, anche se ho commentato lo stesso 😀

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  3. Una mia amica mi diceva una volta: abbattetemi prima che io abbia bisogno di una badante o di una RSA. Io dico cara grazia badanti e, scusatemi ma anche i servizi e le strutture che fanno quanto possono e che non sono tutto sto marciume che si dice (anche se talvolta un po’ si).
    La realtà è che l’assistenza continua è purtroppo davvero troppo faticosa e insostenibile, da privati e da stato.
    Un grande dolore e mistero.🙏🏻

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  4. Lavorando in un’associazione che si rivolge quasi esclusivamente a persone sole (e di solito anziane e molto anziane), ti posso assicurare che c’è tantissima gente abbandonata a se stessa, con problemi tra i più disparati. Tanti sono seguiti dai servizi sociali, ma mettono una pezza su una voragine. 😥

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