Ma chi cazzo sono gli statali che hanno scritto alla Fornero perché facesse qualcosa per poter rimanere a lavorare anche dopo i 70 anni. Il governo si sta già attivando.

La lingua batte dove il dente duole.

Tutti avrete sentito che il governo vuole permettere agli statali di poter rimanere sul posto di lavoro fino ai 70 anni e anche dopo.

Ora la cosa ha suscitato molte battute. Io mi dissocio da chi afferma che i dipendenti statali non fanno un cazzo, per lo meno non tutti. Qualcuno che lavora c’è e infatti appena può va in pensione.

Alla Sette c’era la Fornero, la prova vivente che Dio non c’è e se c’è ci prende per il culo.

Stava benissimo di salute, va da una trasmissione all’altra per paraculare il cazzaro più grande del mondo Salvini. Che aveva promesso di abolire la Fornero ed ha votato nel 2023 una manovra che sembra impossibile ma l’ha peggiorata. Si stava meglio quando si stava peggio.

Ora la Fornero ride e prende per il culo sia Salvini e quelli della lega escluso Giorgetti ministro dell’economia l’autore della riforma peggiorativa.

Ma arriviamo al punto.

La Fornero sempre sorridente, ha dichiarato, vado a braccio ” Mi scrivono tantissimi statali per chiedermi di fare qualcosa perché vorrebbero continuare a lavorare almeno fino a 70 e anche più”

Un ospite, un esperto del minchia confermava anche lui di questa richiesta fatta da molti statali.

Un giornalista confermava che ci sono professioni che non hanno limiti di età. Tipo il suo, a dire minchiate col tempo si diventa più bravi. Feltri uno per tutti.

Si sa come vanno queste cose si parte dagli statali per arrivare al privato, infatti la Fornero si augurava la cosa. Mentre io gli auguravo dell’altro.

Ora io a sto cazzo di statale che scrive alla Fornero per chiedere aiuto faccio fatica a crederci.

“Illustre ex ministro dell’inculate, la prego mi aiuti lei, non voglio stare a casa non so che fare e poi tutto il giorno con mia moglie – marito non ce la posso fare. Preferisco stare sul posto di lavoro, almeno lì posso fare un cazzo senza che nessuno mi dica niente. La prego mi aiuti lei che può tutto, come ha dimostrato con la sua riforma”

Lo so la lingua batte dove il dente duole.

32 pensieri riguardo “Ma chi cazzo sono gli statali che hanno scritto alla Fornero perché facesse qualcosa per poter rimanere a lavorare anche dopo i 70 anni. Il governo si sta già attivando.

  1. In genere, nei posti di lavoro statali, c’è sempre un nucleo di persone serie e coscienziose che lavorano per compensare il “non lavoro” di molti. La possibilità di non fare un cazzo c’è, soprattutto nelle grandi strutture ma perché questi che fanno finta di lavorare dovrebbero aver voglia di continuare a timbrare il cartellino ogni giorno quando possono tranquillamente non fare un cazzo e prendere una pensione? Se lo dice la Fornero sarà vero 😂🤡

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  2. Disgraziatamente ci sono tanti professori universitari che vorrebbero andare in pensione ben dopo i 70 anni (già ora i prof universitari hanno la pensione a 70 anni). Il sogno per molti sarebbe “pensione mai”. Non sto scherzando, purtroppo è tutto vero.

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  3. Anche io conosco persone che non vorrebbero andare in pensione, sia per evitare di stare 24 ore al giorno col rispettivo coniuge, che in molti casi è peggio di una galera a vita, sia perché amano davvero il loro lavoro e temono che in pensione finiranno per rimbambirsi o morire di noia (soprattutto uomini, le donne si sa che non stanno mai con le mani in mano). Inoltre la pensione è molto più bassa dello stipendio pieno, perciò se uno sta bene e non ha un lavoro usurante, capisco che voglia ritardare il pensionamento. Poi ci sono quelli, e qui mi scuso con tutti gli statali che fanno il loro lavoro seriamente, che timbrano il cartellino in entrata e in uscita, e nel mezzo fanno la Settimana Enigmistica. Non credo che abbiano fretta di rinunciare allo stipendio visto la fatica che gli costa.

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  4. Personalmente credo che per un lavoratore dipendente l’accettare che parte del suo stipendio venga trattenuta e “gestita” da un ente terzo (sia questo financo lo “Stato”) in visione di una sua futura restituzione dilazionata (chiamasi “pensione”), sia un atto di fede che non è più possibile permettersi di compiere. Non lo è mai stato, ma oggi men che meno.

    Così facendo, si permette a soggetti terzi di gestire quello che sarà il nostro futuro: non solo economicamente – già sarebbe grave – ma anche cronologicamente. Sarò pure libero, io lavoratore, di decidere quando (e con che fondi) smettere di rompermi il cazzo al lavoro e godermi i frutti di quello che ho fatto fino a quel momento ?

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  5. 🎀 Il problema e’ nascosto, ma intuibile, perche in effetti certe proposte sono insensate ~ Qual’e’ il problema? ~ Sembra essere quello di distribuire pensioni per le quali non ci sono fondi sufficienti ~ E credo che sia lo stesso problema per il quale la Fornero decise di prolungare l’eta’ pensionabile.
    Ma le “pezze” prima o poi risultano.
    Buona giornata!

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      1. 🎀 Il problema della strana proposta che hai rilevato circa il restare al lavoro anche dopo la pensione, e’ davvero inquietante perche’ riguarda i fondi dell’INPS.
        Buonanotte!

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  6. Ma poi famme capì, quando chiediamo aumenti degli stipendi, la settimana corta, più uguaglianza tra uomini e donne sul posto di lavoro NON ci ascolta nessuno! In compenso blaterano ore se qualcuno chiede di non andare in pensione. Ma andassero a pigliarselo in quel posto! 🫣🙄

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  7. ma allora non c’è la libertà, ognuno dovrebbe poter scegliere cosa fare dopo una certa età, lasciando però libertà ai datori di lavoro (anche lo stato) di pensionare forzatamente chi non continua a rendere sul lavoro come quando era giovine e non si ammalava mai

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  8. Anch’io ho avuto colleghi che, raggiunta l’età pensionabile, non volevano saperne di andare in pensione.
    Per alcuni ci sono volute discussioni anche pesanti perché rimanessero a casa, dato che l’andare in pensione NON è automatico, ma il lavoratore DEVE chiederlo.

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  9. Non so se sia vero e, se si, quali siano le motivazioni di tale richiesta.
    Di certo il pensionamento è un grande cambiamento, che ad alcune persone può pesare, statali o meno.
    Mi fa male che è il fatto che siano statali a fare notizia: siamo sempre lì, per colpa di alcuni dipendenti pubblici ci va di mezzo l’immagine di tutti…

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