Ieri stavo trattando col capo amico sulle mie ferie.
Tutti le stanno facendo l’unico pirla che le ha rimandate più volte sono io.
Vero che non avevo prenotato da nessuna parte.
Inoltre io ho il problema di avere chiavi e codice allarme del delirio e quindi non posso essere sostituito da chiunque. Prima c’era il collega balordo, se era in ferie uno non c’era l’altro, ma siano sempre a 90 gocce per l’esaurimento e di guarire non se ne parla nemmeno.
Questo delle chiavi è stato argomento di discussione col capo amico.
A ottobre si deve risolvere il problema se no do le chiavi indietro. Non esiste che non posso fare il turno di mattina per mancanza di persone che chiudano alla sera. (Chiaramente chiavi e codici non li danno a cani e porci)
Da lunedì dovevo essere in ferie, ma mi era stato già chiesto se potevo rinviarle..
Mentre trattavamo col capo amico sulla contropartita per la mia possibile rinuncia, è arrivata una telefonata. Un collega con chiavi e codice avvisava che stava male. Era al pronto e che per dieci giorni non sarebbe venuto.
Io e il capo amico ci siamo guardati increduli, non fa in tempo a rientrare uno che subito si ammala un altro.
Per il momento ho ottenuto due settimane di seguito dal 22 settembre più un’altra settimana a mia discrezione.
Chiaramente se nel frattempo non si ammala o muore qualcheduno.
Ps Un collega in ferie è stato richiamato urgentemente al delirio. Mi consola di non essere l’unico pirla.
Quello delle chiavi è un bel problema, che andrebbe risolto. Il resto purtroppo fa parte dell’imprevisto imponderabile, leggi sfiga.
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Ad ottobre
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Non direi affatto che tu sia pirla, sei coscienzioso. Mi pare di capire che molti si sono dati malati strategicamente.
Non è giusto che una responsabilità così grande, come quella delle chiavi e dei codici, ricada su di te.
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Un pirla coscienzioso
Ad ottobre sistemiamo le cose.
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Ecco, bene!
Per me solo coscienzioso!
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Non so quanto sia grande la realtà del delirio dove deliri, ma questa storia delle chiavi (a parte il resto e le sfighe varie) è assurda.
Non esiste che venga accollata ad uno o più dipendenti la responsabilità di aprire e chiudere (con tutto ciò che ne consegue): se un capo non è abbastanza capo da fare il capo (vale a dire arrivi per primo e te ne vai per ultimo) si prende un dipendente apposta oppure si incarica un vigilante. Costa un po’, ma alla lunga si risparmia. Metti conto che tu sei finalmente in ferie a palle all’aria su qualche spiaggia tropicale a 3.000km di distanza e il collega con le chiavi rimane bloccato nel traffico (cosa che da quelle parti mi sembra molto probabile)… che si fa ? Non si apre il magazzino ? Va bene delegare, ma qui si approfitta. Se l’azienda è piccola, le chiavi ce l’ha il capo, se l’azienda è grande ce l’ha il guardiano (o la ditta di vigilanza): al tuo posto chiederei di essere pagato per questa ulteriore incombenza, altrimenti gli renderei subito chiavi e tutto il resto. Va bene fare più del giusto e farlo bene per onestà, ma chi te lo fa fare a prenderti pure quest’altra rogna ?
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Oltre tremila dipendenti
Un capo non può da solo, siamo aperti 18 ore.
Se uno ha problemi avvisa e qualcuno si spera che arrivi.
Come ho detto prima eravamo una grande famiglia con l’arrivo dei manager è cambiato tutto.
Quando sono entrato non eravamo neanche un centinaio di dipendenti.
Questa rogna va gestita in un’altra maniera, ma ormai ad ottobre.
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Più ti leggo e più mi convinco che Stakanov ti faccia un baffo. A parte gli scherzi: mai sentito che un semplice dipendente abbia chiavi e codici del posto di lavoro. Questa è responsabilità di colletti bianchi e vigilantes. A meno che il dipendente non svolga pure la mansione di custode. A questo punto gli spetterebbe doppia retribuzione.
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Lo so e pensa che non prendiamo un centesimo in più.
Delirio all’inizio era come una famiglia e dopo che si è rovinato con l’arrivo dei manager.
Buona serata
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Hai una responsabilità troppo grande per il semplice dipendente che sei. Dovresti trovare il modo di sbarazzartene. E non è facile, perché in genere questi personaggi sono vendicativi.
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Ma finché c’è stato il collega balordo non è mai stato un problema.
Non credo proprio che si vendicherebbero è che sarebbe un problema organizzativo proprio per il tipo di lavoro che faccio.
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Ma, perdona, tu sei solo un dipendente ed hai una paga da dipendente, oltre che una vita fuori dal delirio. Però ti fai carico della responsabilità di una azienda come se ne fossi il proprietario e sacrificando ferie, turni e quant’altro, senza per questo usufruire dei vantaggi derivanti dal possesso dell’azienda: il tuo capo che ci sta a fare, a beccarsi i soldi, lasciandoti gli oneri?
Lo dico così, senza alcun intento critico, solo per curiosità: è una deformazione professionale, dal momento che mi piace scrivere.
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Il capo amico fa una vita di merda per pochi soldi in più
Pensa che l’hanno fatto stare lontano da casa per sei anni andando avanti e indietro.
Hai ragione ma per 40 anni mi hanno sempre pagato regolarmente, compresi tutti gli straordinari è nel carattere sentire l’azienda come mia ma all’inizio eravamo come una grande famiglia
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Anche tu un lavoratore di vecchio stampo. Lavoratore d’altri tempi: allora aveva un senso l’anzianità. E, come tu ben dici: ci si sentiva una famiglia. Altri tempi.
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Il problema è che il datore di lavoro ne approfitta. Ho letto che siete in tanti, come dipendenti, per cui non dovrebbe essere difficile trovare qualcuno di fiducia. A mio parere è mancanza di volontà, che trova terreno fertile nella disponibilità di alcuni.
Non lo trovo giusto.
A me anni fa venne chiesto di rimandare le ferie, ma io avevo tutto prenotato per cui in questi casi avrebbero dovuto risarcirmi, per cui alla fine hanno desistito.
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