Corsi e ricorsi. Quando ti chiamano dalle ferie per fare un corso (obbligatorio) e poi si scopre che non dovevo farlo.

Al delirio lavoro usiamo molti macchinari per cui oggi ci vuole il patentino. Una volta non era necessario.

Così qualche anno fa dopo trent’anni che usavo questi aggeggi ho dovuto prendere la patente. Esame di teoria ed esame di pratica, brillantemente superati.

L’altro giorno mi hanno chiamato (sono in ferie) per dirmi che c’era l’aggiornamento e dovevo esserci se non volevo poi finire a farlo in qualche sede lontana. 4 ore di non si sapeva cosa, visto che le macchine che si guidano sono esattamente come prima. E’ come se uno che guida l’auto gli fanno fare di nuovo tutto da capo.

Stamattina siamo arrivati io e collega balordo e una serie di persone da altri sedi.

Dopo un rapido controllo del addetto al corso, telefonata in sede si è scoperto che io e il collega balordo ce ne potevamo tornare a casa.

Non tutti i mali vengono per nuocere.

Da qualche tempo abbiano un nuovo macchinario, un giocattolino per divertirsi

Ora può succedere che si blocchi mentre sei su è già successo.

Per scendere non ti puoi buttare giù è vietato severamente, in teoria con una fune. Mi viene da ridere, c’è proprio la prova pratica. Colleghi terrorizzati che si sono rifiutati di calarsi con la corda. Ma oggi si è scoperto che c’è un sistema più semplice, aprendo un vano in basso basta girare una chiave messa a posta lì perché possa scendere il castello. Anche perché se svieni, ti viene un infarto e perdi conoscenza scendere con la corda è ancora più difficile. Evidentemente aveva senso che ci fosse un sistema da basso per poterti far scendere ed è stranissimo che dopo anni si sia scoperto solo adesso che ci fosse.

Bene il viaggio al delirio non è stato inutile.

21 pensieri riguardo “Corsi e ricorsi. Quando ti chiamano dalle ferie per fare un corso (obbligatorio) e poi si scopre che non dovevo farlo.

  1. Cose dell’altro mondo! Da qualche parte del globo hanno già invento tutto quello che c’era da inventare… Il fatto che gli umani si arrangino ad andare avanti in maniera zoppicante e in fondo gli vada bene così la dice lunga sull’essere umano…

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  2. un giorno non ci sarà più bisogno di aggornarci… ma non so se sarà un bene o se sarà un male. Perché se smettono, vuol dire che le macchinesi aggiornano dasole, come i pc… e che non c’è più bisogno di qualcuo che le manovri. Ma magari, ch le manovra oggi, domani sta in uno stanzino a schiacciare i bottoni, e dovrà aggiornarsi su quali è meglio schiacciare prima e quali è meglio schiacciaredopo… vedremo.

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    1. Posso fare il “sotuttoio” ? 😀 😀

      Dai, dai, mi piace fare il secchione…

      Vado. Quei cosi alzano il cestello (come pure i muletti alzano le forche) grazie alla spinta di un pistone telescopico idraulico. Quelli che si usano in interno ovviamente non possono essere spinti da un motore diesel, quindi sono elettrici. E’ il motore elettrico a “pompare” e “spompare” attraverso un compressore l’olio idraulico che spinge il pistone.
      Quando tutto funziona, funziona. Come tutte le cose elettriche (gestite per di più elettronicamente) può capitare che il sistema vada in vacca. Basta anche solo che si scarichi la batteria con il cestello alzato e chi c’è sopra resta su. Ma il più delle volte, quando capita è perchè si è rotto qualcosa, quindi non basta ricaricare la batteria o alimentare esternamente il mezzo.
      Qui entra in gioco la “chiave”: si tratta a tutti gli effetti di un “rubinetto” posto alla base del pistone idraulico che basta ruotare di mezzo giro a sinistra per far defluire lentamente l’ olio contenuto all’ interno del pistone stesso e farlo tornare nel suo serbatoio (che è quello che succede quando l’ attrezzo funziona e gli si chiede di abbassare il cestello).
      Una volta sceso il cestello e messo in salvo lo sfigato che c’era sopra, basterà risolvere il guasto e tutto torna come prima.
      Oltre alla “chiave” su alcuni tipi di elevatori è necessario anche azionare un comando meccanico di “sblocco” del cestello, prima di farlo scendere. Non tutti lo hanno, ma quando c’è è manovrabile sia da sopra che da sotto, quindi si può usare anche se lo sfigato è momentaneamente incapace di agire.

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      1. Non ci ho mai pensato, credo parecchie cose. Per esempio non so nuotare in maniera efficace e continuata: dopo una ventina di bracciate se mi becca un’onda mentre tiro fuori la testa per respirare sono fregato. Ho provato a migliorare ma non ci riesco.
        Oppure (rimanendo nel campo dei muletti) non so usarli. Nel senso lo muovo, lo guido, ma se dovessi usarlo per caricare e scaricare farei un casino.
        (si lo so che era una domanda retorica)… mi fermo. Ma ce ne sono tantissime di cose che non so fare. 🙂

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