Fratello oltre 30 anni di causa (persa) tra avvocati uno peggio dell’altro e amici scienziati. Io chiaramente non capisco.

Premessa nel bene o nel male la causa se l’avessi avuta io sarebbe finita circa 30 anni fa, all’inizio della contesa ne sarei uscito subito, ci avrei rimesso qualcosa ma ne sarei uscito, come avevo consigliato a fratello ” ma io non capivo”

Lasciar Andare

Si dice che in India vi sia un sistema particolarmente astuto per catturare le scimmie. Il cacciatore fa un buco in un guscio di noce di cocco, abbastanza grande da lasciare appena passare la mano della scimmia. Poi fa due buchi più piccoli, vi fa passare una corda e fissa la noce di cocco alla base di una palma. Dentro alla noce di cocco mette una banana. La scimmia scende dall’albero, infila la mano nel guscio e afferra la banana. La dimensione del buco è tale che la mano aperta della scimmia ci passa, ma il pugno chiuso no. Alla scimmia per liberarsi, basterebbe lasciare andare la banana. Ma, se dobbiamo credere al racconto, sembra che la maggior parte delle scimmie non riesca a farlo.

Fratello ha fatto lo stesso.

Aveva amici scienziati imbarcati nella stessa storia, case costruite in cooperative e si è voluto fidare di loro e sono partite le cause.

Il risultato che la casa che doveva costare 100 (esempio) ha superato i 200 e non è finita.

Un giudice ha detto nella sua sentenza” di non rompere i coglioni che sul mercato la casa ha un valore più alto” Chiaramente senza tenere conto che se ho fatto i conti di spendere 100 non è scontato che ne abbia altri 100 da tirare fuori, è una cooperativa di lavoratori non privati milionari.

Ma non è della causa che voglio raccontare, andare contro le cooperative rosse è guerra persa. La giustizia italiana fa schifo punto e basta e come consigliato all’inizio bisognava uscirne ai primi danni e non attaccarsi alla banana…

Ma degli avvocati che fratello e soci hanno avuto uno peggio dell’altro.

All’inizio tutti fenomeni ” non possiamo perdere ” infatti…

L’ultimo però è ancora peggio degli altri Scelto sempre dagli amici scienziati doveva vincere a mani basse e dopo 10 anni di inutili cause ha perso l’imperdibile-

Ora io “non capisco” come dice fratello, ma anni fa avevo consigliato almeno di cambiare avvocato. Ma lui e amici scienziati hanno deciso di perseverare con questo principe del foro.

I più furbi sono andati da un altro avvocato il più bravo, lo so perché ho usufruito dei suoi servizi, un figlio di puttana con due metri di pelo sullo stomaco, ma capace (di tutto) Infatti li ha fatti uscire tutti dal circolo vizioso che si era creato.

Martedì il principe del foro proponeva l’ennesima causa persa per fratello e amici, chiaramente lui voleva essere pagato anticipatamente…

Fratello dice che ” non capisco” ma di dolce consorte per via della professione che fa si fida ” ieri abbiamo telefonato al figlio di puttana con due metri di pelo sullo stomaco e preso appuntamento.

Sapersi fermare ai primi danni è una grande lezione di vita insistere a volte è deleterio.

Se potete evitate di affidarsi ad avvocati e giudici, cercate sempre un compromesso( o altre vie) per quanto vi sembri che ci stiate rimettendo sicuramente ci state guadagnando.

22 pensieri riguardo “Fratello oltre 30 anni di causa (persa) tra avvocati uno peggio dell’altro e amici scienziati. Io chiaramente non capisco.

  1. nel paese delle banane ci sono più avvocsti che in tutti gli altri paesi europei uniti.
    Qualcosa vorrà pur dire ed è per questo he NOI,del partito degli under 70.000, abbiamo nel programma il referendum per esser annessi dalla germania e governati con le loro leggi (1/10 delle nostre), sicuri che tanto detto referendum andrà deserto

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  2. A livello condominiale, pochi mesi fa mi è stata proposto di fare causa ad alcuni vicini di casa inadempienti, che ci hanno fatto perdere l’occasione del 110%.
    Io ho lasciato perdere: mi sono subito immaginato anni ed anni di rotture di palle, soldi agli avvocati e nemmeno la certezza di portarla a casa (i soliti cavilli).
    Meglio, come dici tu, lasciar perdere…

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    1. A mio modesto avviso, dovreste fargli un monumento a quei “vicini inadempienti”, altrochè.
      Il 110%, meglio perderlo che trovarlo.
      A livello condominale, io fui “vittima” di una frenesia giudiziaria dei condòmini, guidati da un amministratore “capopopolo” senza se e senza ma. Non vorrei apparire “sborone”, ma avevano sbagliato bersaglio: se ne sono pentiti tutti abbastanza pesantemente. L’ amministratore ha dovuto chiudere lo studio ed ha dovuto sostenere alcuni colloqui spiacevoli con la GdF ed i condòmini ci hanno messo tre anni a pagare le spese legali. E non ho voluto infierire.
      (Ho avuto anche un po’ di culo, devo ammetterlo, ma me la sono giocata bene). 😉

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      1. Chi l’ha fatto tardi, probabilmente.

        Chi invece si è messo subito, quando non c’erano problemi di liquidità bancaria, di approvvigionamento materiali, ed i prezzi erano ancora abbastanza bassi… non ha avuto particolari problemi.

        Ad ogni modo, è andata così.

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  3. Alcuni dati di fatto.
    1) Le “cooperative” non erano vere cooperative, ma associazioni di aspiranti proprietari di immobili, che occultavano imprese edili. La finta coop era il committente, le srl create ad hoc dai costruttori erano gli appaltatori. Bastava leggere con attenzione il tutto.
    2) Esistevano due soggetti distinti: la finta coop committente dell’appalto e la srl di costruttori dedicata al terreno su cui costruire i palazzi.
    3) In una vera coop i soci avrebbero fissato il limite dei costi, In una finta coop committente, il costo di costruzione viene fissato dall’appaltatore, come previsto in almeno una decina di clausole contrattuali.
    E’ ovvio che, visto l’assetto reale, i costi li fissavano le imprese di costruzioni,non certo le finte coop.
    A parziale scusante dei polli cooperativi, va detto che per qualche anno alcuni giudici sessantotttini diedero ragione alle finte coop. Andati in pensione i giudici comunistoidi, prevalse il diritto: prima di firmare avrebbe dovuto leggere, minus habentes che non siete altro

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    1. …avevi svelato il “segreto dell’ acciaio” e sei stato beccato 😉

      Molto probabilmente (anzi sicuramente) è vittima di Akismet, l’antispam stupido di WordPress. Toccherà all’ Allegro (o meglio a Figlia) andarlo a ripescare, ma nulla è perduto.

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    2. Ora che ho recuperato il commento, mai censurato nessuno neanche per sbaglio.
      E’ una storia molto complicata che ha colpito l’ultimo lotto, quello degli sfigati.
      La cooperativa è ancora esistente ed rossa.
      E’ successo veramente di tutto anche che il comune e la cooperativa si sono dimenticati di rinnovare l’esproprio dei terreni, i proprietari avevano fatto causa e il terreno è tornato ai proprietari.
      La cifra decisa dal giudice per l’affitto fino al nuovo esproprio è più alta del valore del terreno. Questa è solo una delle cose incredibili successe.

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  4. Leggendo questo articolo ho rischiato di macinare tra loro i pochi denti che mi sono rimasti, tanto li ho digrignati.
    A chi dice che il sistema giudiziario italiano non funziona (e io sono fra quelli, più incazzato col penale che col civile, ma è uguale) bisogna rispondere (e infatti me lo dico da solo) che ciò è dovuto in principal modo all’ attitudine tutta nostra (come popolo) di “adire le vie legali” ad ogni scoreggia.
    Aggiungiamo a questo che su 100 avvocati, più o meno 70 (e sono di manica larga) sono arraffoni da sbarco privi di ogni etica. Colpa loro ? No, colpa di chi li “voca” a se’, facendolo perchè fa tanto fico “mettere l’ avvocato”.

    Poi lamentatevi.

    Ci fermiamo agli avvocati ? No no, andiamo su e giù in verticale, dai giudici agli impiegati di cancelleria, è tutto un sistema che funziona così. Come dico sempre, anche riguardo altre cose, i tribunali non esistono per il cittadino e non perseguono la giustizia: i tribunali esistono per chi ci lavora e perseguono il guadagno dei medesimi.

    Quanto alla “certezza di vincere”, beh, quella è un classico: famosa la storiella dell’ avvocato che leggendo la citazione dell’ avversario insieme al cliente va punto per punto con aria di sufficienza e fa: “Beh, qua ce lo inculiamo, qua ce lo inculiamo, qua ce lo inculiamo, qua manco a dirlo ce lo inculiamo, e qua… beh… qua TE se ‘nculano”. (Pardon my french) 😉

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  5. Davvero una brutta storia, purtroppo sono in molti ormai ad avere una vera e propria pelliccia sullo stomaco.
    Mi dispiace moltissimo per fratello, ma le tue espressioni mi fanno sempre ridere.
    Speriamo che con il principe del foro possa risolvere.

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