Battuta del giorno bancomata

È morto l’inventore del bancomat. Avendo cura di non essere osservato.(Stefano Andreoli e Alessandro Bonino)

Era una bambina così ricca e arrogante che a scuola parlava solo col suo compagno di Bancomat. (Mauro Avanzi)

Questa cosa che per prelevare soldi al bancomat prima ce li devi mettere, deve finire
(Vladinho77, Twitter)

Qualcuno può dire a quelli che costruiscono bancomat che la smettano di piazzarli controsole? Che per riuscire a fare il prelievo bisogna coricarsi contro il monitor e schiacciare il naso contro il vetro per vedere qualcosa?
(Luciana Littizzetto)

Fra le tante paure della contemporaneità ricordiamo in particolare modo il terrore che abbia la scritta “Transazione rifiutata” sul bancomat
(diodeglizilla, Twitter)

6 pensieri riguardo “Battuta del giorno bancomata

  1. “Transazione rifiutata” di getta nel panico. A me in alcune occasioni è capitato (e non avevo la carta di credito come riserva), non sai davvero che pesci pigliare. In una occasione avevo fatto la spesa, e non avevo nemmeno contanti: per cui ho dovuto
    – contattare il Direttore del supermercato, lasciando come “pegno” la carta di identità
    – portare a casa la spesa
    – andare dai genitori, chiedere il loro bancomat, fare un prelievo (sia per pagare la spesa, sia per avere un po’ di liquidità in tasca)
    – restituire il bancomat
    – andare a pagare al supermercato (e farmi restituire la carta di identità)
    – attendere il lunedì successivo (era ovviamente sabato) l’apertura della banca ed andare a capire cosa fosse accaduto

    Penso che ne scriverò un post.

    Ciao

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  2. A me è capitato che avessi raggiunto la soglia dei pagamenti mensili: avevo fatto acquisti importanti, tra cui una lavatrice, delle sedie e alcuni regali, e quando sono andata a fare la spesa verso la fine del mese, il bancomat non era utilizzabile. Ho risolto con un assegno.

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  3. La terza è bellissima.
    L’altro giorno, era sera in realtà, un ragazzo stava proprio alle mie spalle, mentre ero al Postamat, volevo chiedergli gentilmente di allontanarsi, ma era altro due metri, ho fatto di tutto per nascondermi mentre digitavo il PIN.

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  4. A me capitò di peggio della temuta scritta. Per colpa di un cretino che lavorava alla Posta.
    Mia zia viveva a Roma ed aveva il suo conto alla Posta.
    Andai con la delega e quant’altro a ritirare per lei un blocchetto degli assegni. Il tipo brillante, un vero fenomeno, mi chiese il mio postamat. Sono correntista anche io. Secondo lui con il mio postamat avrei potuto avere un blocchetto degli assegni a nome di mia zia. Ovviamente non fu così. Ma se avessi avuto poca dimestichezza mi sarei ritrovata con il blocchetto degli assegni mio a nome di mia zia, immaginate il pasticcio?
    Bisogna sempre avere cento occhi e controllare tutto.

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