Fratello mi racconta la trama di un film per farmi capire il suo pensiero su un tema scottante l’omosessualità. Non ho capito alla fine né la trama del film e neanche il suo pensiero.

Tutto nasce dalla morte di un nostro conoscente notoriamente gay e con un una storia difficile alle spalle, (non fate battute) visto che la famiglia non accettava la sua condizione, parliamo degli anni 70 aveva seriamente tentato di suicidarsi buttandosi da una scogliera. Non era morto ma rimasto malconcio sì.

La famiglia, non che dopo avesse accettato che fosse omosessuale ma davanti ad un gesto così disperato aveva fatto un passo indietro gli aveva permesso di poter vivere la sua vita e di essere parte della famiglia.

Ai quei tempi eri si veramente discriminato e preso per il culo,(modo di dire) erano pochissimi quelli che avevano il coraggio di dichiararsi pubblicamente gay.

Fine antefatto.

Fratello non capiva perché un gay voglia essere per forza essere cattolico. Nella bibbia è chiara la posizione di Dio. Fratello mi raccontava di un prete che aveva deciso di sposare due uomini ed era stato sospeso tra le proteste dei suoi parrocchiani.

Ma arriviamo al film di Rock Udson famosissimo e bellissimo attore che poco prima di morire di Aids aveva dichiarato di essere omosessuale, infrangendo il sogno di milioni di donne. L’aggancio era il film visto nel pomeriggio Udson omosessuale nella vita ma sciupafemmine nei film e la religione.

Trama: oscura. Pare che il protagonista avesse un padre prete che da piccolo lo picchiasse, e una madre che lo lasciasse fare. Il protagonista aveva pregato pare un centinaio di volte che Dio lo facesse morire, visto che non era morto era arrivato alla conclusione che Dio non esistesse.

Quando è adulto si trasferisce in un posto dove ci sono degli indigeni da convertire anche lui si è fatto prete nonostante non creda , qui si si innamora e si sposa, ma allora il capo prete non lo vuole più, vuole solo persone libere da impegni familiari.

La trama s’infittisce lui va via e si perde metaforicamente e fisicamente e mentre fa non si sa cosa e dove, si ritrova dentro una pozza e sta per annegare e allora si rivolge a Dio è prega di salvarlo….

Come finisce non si sa perché fratello è dovuto andare via.

Cosa c’entra col discorso iniziale è poco chiaro come la trama, ma fratello è così segue i suoi pensieri.

Ora ha finito di dire fratello “se sei gay e vuoi praticare ti scegli un’altra religione, non è che riscrivono la bibbia per far in modo che le persone possano prenderlo nel ….. ” Fratello a volte è scurrile. ” Ci sono tante religioni se sei gay ne scegli una più tollerante non devi per forza essere cattolico” ha finito di dire prima di andarsene.

Fratello è molto tollerante e non ha nulla contro i gay, volendo è uno contro la bibbia e i preti anche se credente, certo a modo suo. Confuso come i suoi racconti

PS mi scuso con chiunque si possa essere sentito offeso non era mia intenzione.

Qualcuno sa come finisce il film? Dalle mie ricerche non ho trovato nessun film con di Udson con questa trama.

32 pensieri riguardo “Fratello mi racconta la trama di un film per farmi capire il suo pensiero su un tema scottante l’omosessualità. Non ho capito alla fine né la trama del film e neanche il suo pensiero.

  1. Mi è rimasta la curiosità infatti di sapere come finisca il film.
    Non mi sono sentita affatto offesa dal tuo post.
    Immagino che non sia mai facile dichiararsi omosessuale, ancora oggi non tutti sono tolleranti, figuriamoci negli anni settanta.
    Povero ragazzo, quanta disperazione.
    Buona giornata

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      1. Raffa sicuramente riuscirà ad illuminarci.
        Sì, per tentare il suicidio si deve essere davvero disperati, ma si può esserlo anche a prescindere ed io non riderei mai della disperazione di un essere umano.
        Buona giornata

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  2. Povero ragazzo. Una famiglia che non accetta un figlio per quello che è sempre brutto. Come se essere gay valesse meno che essere etero. I pregiudizi e le discriminazioni verso chi ama persone dello stesso sesso è ancora oggi, purtroppo, una cosa inaccettabile. Ognuno deve sentirsi libero d’amare chi vuole perché non conta se si ama un uomo o una donna: quello che conta è la felicità di questa persona.

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  3. In effetti mi sembra più un ruolo da Antony Perkins, ma la trama non mi dice niente.
    Quanto al rapporto tra chiesa e omosessualità, mi pare che ci sia un enorme equivoco.
    Il peccato imputato a chi ha tendenze omosessuali non è l’omosessualità in sè, ma il peccato di lussuria; ossia la pratica del sesso infecondo. Gli atti impuri dei dieci comandamenti.
    Allo stesso modo sono considerati peccatori tutti coloro che praticano il sesso eterosessuale nell’orifizio “sbagliato” o utilizzando precauzioni anticoncezionali. Questo anche se sono sposati tra loro.
    Sul punto il papa è stato chiaro. Chi è omosessuale dovrebbe tenere sotto controllo i suoi istinti e praticare l’astinenza. In questo modo l’omosessualità non sarebbe peccaminosa.
    Quando si parla con i preti di sesso non bisogna prendere in considerazione quello che si vorrebbe fare (eccezion fatta per il pensiero di adulterio), ma quello che si fa o non si fa.
    Un gay sposato con una donna e che abbia sporadici rapporti con la moglie, senza usare anticoncenzionali, è praticamente in stato di santità, se evita di infrattarsi con ragazzotti durante le “serate con gli amici”.
    Allo stesso modo i divorziati non dovrebbero più dedicarsi al sesso, se non con l’ex (per il comune) coniuge. Una divorziata o un divorziato che hanno rapporti con l’attuale dolce metà sono considerati, invece, adulteri.
    Alla fine la chiesa è piò tollerante dei borghesi benpensanti. Forse perchè molti preti continuano ancora ad indossare una gonna.

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  4. Riguardo al film, zero assoluto. Non mi viene in mente nulla (il che non è dirimente, comunque). Forse Fratello ha sbagliato protagonista ? Mah.
    Quanto invece alla storia, beh, pesante assai.
    Secondo me non è nemmeno una questione di fede o di religione in assoluto, è che è proprio nella natura umana vessare le minoranze. E se un giorno gli omosessuali diventassero maggioranza non credo si farebbero scrupolo a dare addosso agli eterosessuali. Anche fossero tutti atei.

    Temo sia (è non è una battuta, anche se lo sembra ma non posso farci nulla) l’ ennesimo corollario della famosa “Legge del Menga”.

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  5. L’unico film con Rock Hudson che assomiglia vagamente alla trama accennata, è Inno di battaglia, del 1957, dove lui è un pastore protestante (ecco perché il prete che si sposa non mi tornava), che ha perso la fede e deve salvare i bambini di un orfanotrofio in Corea durante la guerra. Pare sia ispirato a un fatto vero e ovviamente finisce tutto bene.

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      1. ho trovato questa, ma non ricordo di averlo mai fatto
        qui te la cavi in giornata

        Pandoro
        Ingredienti per 1 pandoro da 1 Kg
        Lievitino
        15 gr lievito di birra secco
        60 gr acqua tiepida
        50 gr farina Manitoba
        1 cucchiaio zucchero
        1 tuorlo
        1° Impasto
        Lievitino
        200 gr farina Manitoba
        3 gr lievito di birra secco
        25 gr zucchero
        30 gr burro
        2 cucchiaini acqua
        1 uovo
        2° Impasto
        1° Impasto
        200 gr farina Manitoba
        100 gr zucchero
        2 uova
        1 cucchiaino sale
        1 stecca vaniglia ( i semi) oppure essenza di vaniglia – NO Vanillina
        140 gr burro a temperatura ambiente per sfogliare (mi raccomando, burro di ottima qualità! Sarà quello a decretare il profumo del vostro pandoro)
        Burro per imburrare lo stampo
        Zucchero a velo per decorare

        Ho pensato, per comodità, di darvi una sorta di tabella oraria step by step (gli orari non sono rigorosi ma indicativi, in quanto le variabili da un impasto ad un altro sono tantissime, non ultima la temperatura in casa).
        Iniziate al mattino per infornare all’incirca alle 19 di sera!
        – Ore 9. Preparate il lievitino: in una ciotola (non piccolissima perchè dovrete poi aggiungerci il 1° impasto) mettete il lievito e fatelo sciogliere con l’acqua tiepida, aggiungete lo zucchero, il tuorlo e la farina e lavorate con la frusta fino a quando gli ingredienti non saranno sciolti e ben amalgamati (il composto risulterà praticamente liquido).
        Coprite con della pellicola e mettete in un luogo tiepido a lievitare per circa un’ora (vedrete che sulla superficie si saranno formate tantissime bolle, grandi e piccole).
        – Ore 10. Aggiungete al lievitino il lievito di birra sciolto nell’acqua, lo zucchero, la farina e l’uovo; mescolate e fate assorbire bene l’uovo, quindi unite il burro morbido, impastate fino a quando sarà interamente assorbito, quindi formate una palla, lasciatela nella ciotola, coperta con pellicola e mettetela nuovamente a lievitare per un’altra ora (l’impasto dovrà raddoppiare di volume).

        – Ore 11. Mettete il primo impasto nella planetaria e, lavorandolo col gancio, aggiungete una ad una le uova (aspettate che il precedente sia perfettamente assorbito, prima di aggiungere il successivo), quindi lo zucchero, la farina, il sale e i semi (oppure l’estratto) di vaniglia.
        Lasciate lavorare l’impastatrice per circa 8/10 minuti, quindi togliete l’impasto e versatelo (sarà piuttosto morbido) sulla spianatoia infarinata.
        Ripiegatelo su se stesso fino ad ottenere una palla che metterete a lievitare in una ciotola imburrata, coperta da pellicola per almeno 2 ore (o fino al raddoppio).
        Togliete dal frigorifero 140 gr di burro che vi serviranno, morbidi morbidi, per sfogliare.
        Ore 13. Mettete l’impasto in frigorifero per 40 minuti.
        Ore 13,40. Rovesciate la pasta sulla spianatoia infarinata quindi, aiutandovi col matterello, stendetela fino a formare un quadrato.
        Spalmatelo col burro morbido

        Pandoro: spalmate il burro per la sfogliatura
        e richiudete i quattro angoli verso il centro.

        Pandoro: piegate gli angoli verso il centro
        Schiacciate il nuovo quadrato col matterello, senza fare eccessiva pressione per evitare che il burro fuoriesca dall’impasto, fino ad ottenere un rettangolo, che andrà piegato in 3.

        Pandoro: impasto piegato in 3
        Avvolgete la pasta (che ha ancora la forma di un rettangolo) con la pellicola e riponetela in frigorifero per 20 minuti.
        Ore 14. Togliete l’impasto, stendetelo nuovamente col matterello e ricavate un rettangolo grande che piegherete ancora in 3.
        Di nuovo in frigorifero per 20 minuti, coperto dalla pellicola.
        Ore 14,20. Fate un’altra volta i passaggi delle 14 e ancora una volta mettete in frigorifero l’impasto per 20 minuti.
        Ore 14,40. Imburrate molto bene l’impasto del pandoro (usate burro morbido e un pennellino).
        Togliete la pasta dal frigorifero, ponetela sulla spianatoia formando una palla inserendo i bordi sotto (questo passaggio è importante perchè la sfogliatura in forno avvenga correttamente verso l’alto) facendola ruotare nelle mani che avrete imburrato (la parte verso l’alto dovrà essere quella liscia).
        Mettete la palla nello stampo del pandoro col bordo tondo e liscio rivolto verso il fondo dello stampo.
        Coprite con pellicola (lasciatela abbondante perchè l’impasto tenderà a sbordare dalla stampo) e mettete il pandoro in forno, con la luce accesa, a lievitare fino a quando la cupola non uscirà dal bordo.

        Pandoro: pronto per il forno
        Ore 19. Indicativamente a quest’ora dovreste avere la lievitazione perfetta, quindi togliete il pandoro dal forno e accendetelo a 170°C.
        Cuocete il pandoro per 15 minuti a questa temperatura e poi abbassate a 160°C per altri 15 minuti (ma prima di sfornare controllate con lo stecchino lungo che sia cotto fino in fondo).
        A circa metà cottura, coprite la parte alta del pandoro con carta stagnola, per evitare che il bordo diventi troppo cotto e indurisca.
        Quando sarà cotto, sfornatelo e sformatelo appena possibile, mettendolo poi a raffreddare su una gratella.

        Pandoro
        Al momento di servirlo cospargetelo con zucchero a velo.
        Conservatelo in appositi sacchetti alimentari (anzi, non appena sarà raffreddato vi consiglio di metterlo nel sacchetto che, mantenendo l’umidità, eviterà al vostro pandoro di seccare conferendogli anzi quella morbidezza che si trova nei pandori acquistati).

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  6. Sono Alessandro il segno Più del Mondo Positivo. Non conosco il film ma essendo gay mi sento in dovere di rispondere in merito alla questione religiosa.
    Mio marito crede in Dio e se a me d’istinto verrebbe da prendere la Chiesa a male parole ho compreso che fede e chiesa sono due cose diverse infatti non è Dio a dirti che se sei HIV positivo te la sei cercata o che i preservativi sono il peccato e l’omosessualità anche. Semmai sono gli uomini che per ragione di potere vogliono controllare la sessualità altrui senza però consentire ad altri di sindacare sulla loro.
    Quindi dire “se vuoi prenderlo nel… cambia religione” non ha proprio senso perché se fosse davvero l’ipotetico Dio a discriminare le persone LGBT infinito e oltre, non esisterebbero sacerdoti capaci di accoglierci.
    Offendermi? Tuo fratello non mi ha offeso, mi dispiace solo per lui: associare l’omosessualità al “prenderlo nel” è quanto di più miseramente ignorante ci sia e mi chiedo cosa si immaginano certi etero. Che stiamo tutti i giorni a cul in aria?
    Noi mai ci sogneremmo di riferirci a una coppia etero pensando ai modi in cui fa l’amore; allora perché voi vi prendete il diritto di considerarci dei pali e buchi che camminano?
    Concludo: suggerire a un gay credente di “cambiare religione” significa avallare i comportamenti discriminatori della Chiesa.

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    1. Fratello è figlio di un’altra epoca ed è molto più grande i me e io sono quasi anziano.
      Chiaramente è cresciuto con molti condizionamenti , sicuramente molto di più di quelli subiti da me.
      Detto questo la Bibbia è chiara su questo punto e non si va ad interpretazioni.
      Io non sono credente e non credo che la bibbia sia stata scritta o meglio ispirata da nessun Dio, ma per ipotesi lo fosse stata, quello che dice è quello, quindi non credo che sia molto da discutere su questo punto
      Il credere in dio è una cosa credere nel dio della bibbia è un’altra cosa e a questo si riferiva fratello. Lo stesso vangelo volendo ha un dio diverso da quello della bibbia anche se a molti sembra lo stesso. Il primo è un dio vendicativo il secondo un dio buono e misericordioso chiaramente il secondo non esiste sicuramente.
      Detto questo uno è libero di credere a quello che vuole e di cercare di far cambiare idea al suo Dio.
      Sui sacerdoti calerei un velo pietoso visto quello che combinano, anche se ammetto che esistono dei preti meravigliosi ed ho avuto la fortuna d’incontrarne alcuni.
      Un ultima cosa tutti siamo condizionati da dei modi di dire, quando ero ragazzo dire buliccio in Liguria (si dice così )era quasi un intercalare per tutti i ragazzi, quando volevi offendere qualcuno lo dicevi per qualsiasi argomento o anche mongolo, è palese che col crescere e prendere conoscenza delle cose, oggi a dire termini così mi vergognerei o anche solo a pensarli ma non posso negare di averlo fatto anch’io.
      Ora dire prenderlo nel culo è un modo di dire, sarà sbagliato ma è un modo di dire, io non lo dico( più) ma ti garantisco che in giro lo dicono praticamente tutti e non solo fratello.
      Detto questo io sono per la libertà e nell’essere gay non credo che ci sia nulla di sbagliato, quindi via auguro tutto il bene di questo mondo e ti ripeto fratello è figlio di un’altra epoca e va perdonato.
      Spero di aver chiarito
      Buonanotte

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