Dolce consorte chiede una rettifica: a Nizza ci siamo arrivati benissimo e afferma che la colpa è mia se non abbiamo visto il mare e la passeggiata perché mi sono rifiutato di fermarmi a chiedere informazioni.

La verità solo che la verità.

Arrivati in Francia siamo stati accolti da un gendarme sorridente che dopo averci guardato e capito che eravamo due brave persone non ha voluto controllarci e ci ha pregato di andare avanti.

Mentone è bellissima

Ora la nostra gita in Francia sarebbe potuta finire qui, avrei avuto un bel ricordo dei francesi ma dolce consorte era stata a Nizza da ragazza e avrebbe avuto piacere a rivederla.

Io che so poco di cittadine francesi pensavo che Nizza fosse un mezzo borgo non una città di 350 000 mila persone per lo più con problemi mentali quando sono nel traffico cittadino. Così incurante di quello che sarebbe successo dopo siamo partiti alla volta di Nizza.

Le indicazioni erano chiare anche se scritte in francese, dolce consorte sa un discreto francese e poi c’era stata in pullman ma c’era già stata. Aveva 14 anni ma dolce consorte ha una buona memoria

Quando è stato il momento di scegliere tra la strada più veloce e da turisti e quella collinare abbiamo scelto la collinare…. mai scelta stradale fu più sbagliata.

La strada in effetti era poco trafficata e permetteva di vedere dei bei panorami, soddisfatti della nostra scelta eravamo ignari però di quello che sarebbe successo da lì a poco.

Ad un certo punto troviamo una coda che non si muoveva, più avanti due semafori a distanza di dieci metri uno dall’altro.

Quando scattava il verde nel secondo semaforo dopo pochi secondi scattava il verde anche nel primo semaforo solo che riusciva a passare una macchina massimo due e poi riscattava il rosso. La strada veniva regolarmente bloccata da auto che si immettevano nella strada principale da una stradina in mezzo ai due semafori che incuranti del loro rosso sfiniti dall’attesa si immettevano in mezzo bloccando tutto.

Ottimisti che passati i due semafori si sarebbe risolta la faccenda siamo andati avanti, avanti si fa per dire per fare 100 metri ci abbiamo messo venti minuti, lo stesso tempo che ci avrei messo a tornare indietro e prendere l’altra strada. Quello che non sapevo che passato i due semafori sarei entrato in una bolgia infernale dove ognuno faceva i cazzi che voleva dagli automobilisti ai pedoni e ai fuori di testa dei motociclisti.

Continua….

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