Guai a prendersi troppo sul serio.L’autoironia è l’unica salvezza che abbiamo.

Figlia ieri è arrivata e voleva che guardassi questo video , a Elettra Lamborghini ho avuto un sussulto, ma figlia ha insistito…. La canzone è idiota, ma però… per fare un video così devi essere munito di un gran senso di autorinia, e chiaramente non ti prendi troppo sul serio. La Elettra l’ho rivalutata tantissimo, non come cantante quello è impossibile, neanche la canzone..ma il video è veramente divertente e autoironico.

Di questi tempi, mi sembra che tutti si prendano sempre troppo sul serio, sarà il momento certo non facile, ma tutti questi sapientoni con la verità in tasca a me a dire il vero hanno rotto un po’.

La Lamborghini cerca un certo tipo di pistolero e credo che non avrà molta difficoltà a trovarlo.

In giro purtroppo è pieno solo di veri pistola con la verità in tasca.

41 pensieri riguardo “Guai a prendersi troppo sul serio.L’autoironia è l’unica salvezza che abbiamo.

    1. in questo pezzo si sa prendere in giro.
      Lei non è bellissima e non è fatta benissimo e nonostante questo ci gioca e ci scherza su. Vale più un video così per una ragazzina che si sente inadeguata, che mille appelli di esperti .

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      1. Non è fatta benissimo ma è di quell’abbondante che intriga (e sono sicuro che si crede bellissima).
        La Incontrada nuda adesso che mi hai dato l’idea me la cerco… ;-P

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  1. A me con le donne la pistola ha sempre portato sfiga.
    Raccontino autoironico:
    Anno 1991, estate, Roma, quartiere Testaccio. Esterno notte.
    Uscita con amici, quattro ragazzotti che incontrano in un locale quattro ragazzotte. Tempo di spendere una mezza fortuna in orribili cocktails accompagnati da improbabili insalate di mais in salsa rosa (al tempo andava così), sguardi di intesa, ammiccamenti vari, insomma si formano le coppie. Fattasi una certa ora si decide di andare verso il mare (tutti pregustano laidamente sviluppi interessanti, cosa che comunque raramente accade ma tant’è).
    I quattro ragazzotti, motomuniti, fanno accomodare le ragazzotte dietro i loro destrieri d’acciaio e si dirigono a Fiumicino, prossima tappa concordata Autogrill a inizio autostrada per bisogni fisiologici e rifornimento tabacchi.
    Durante la prima tratta la ragazzotta dietro il sottoscritto, che fino a quel momento era stata veramente affabile e simpatica comincia ad agitarsi sulla sella e ad un certo punto, ancora entro i confini della città, strillando per farsi sentire sopra il rombo del destriero (Yamaha XT 600 smarmittata) mi invita a fermarmi. Accosto, l’amico che era dietro di me accosta pure lui, gli altri due (più avanti) proseguono ignari. Non avevamo cellulari, quindi con loro ci si rivedrà solo il giorno dopo (e comunque presero il due di picche pure loro).
    Torniamo a noi:

    Io – “Che c’è ? Te se persa qualcosa”?
    Lei – “Aò, ma che d’è sto bozzo dietro la schina”?
    Io – “La gobba, dici” ?
    Lei – “Ma che gobba, sta robba qua dietro”.
    Io – “Ah, no, gnente”…
    Lei – “Gnente er cazzo. Ma che ciài er fero” ?
    Io – “Ehhhhhm”…
    Lei – “Aò , famo a capisse: a me l’omini cor fero me metteno l’anzia… ariporteme a Testaccio. Ma che sei ‘na guardia”?
    Io – “Ehhhhmmm… (mò che je dico a questa, si, o no?) … cioè, ‘nzomma, diciamo… vabbè, si, sò na guardia”.
    Lei – “Pure ! Anvedi questo… io le guardie nun le posso vedè, si lo sapevo me ne restavo coll’ amiche mie. Si lo viene a sapè mì padre che giro cò na guardia me gonfia prima a me e poi a te”.
    Io – “Vabbè, dai, mò nun stamo a fà i film… s’annamo a magnà ‘na fetta de cocommero in spiaggia, mica se dovemo sposà”.
    Lei – “Ma guarda, io cò te nun ce magno manco ‘n grissino, ariporteme a casa ! E dije pure all’ amico tuo guardia qua dietro de riaccompagnà Samantha, che pè oggi avemo finito de giocà”.
    Io – “No l’amico mio nun è ‘na guardia, anzi”… (pensando: “mortacci tua, un grissino no, però tre insalate da 7.000 lire e due gintonic da 10.000 nun te li sei fatti scappà, eh”?)
    Lei – “Sti cazzi, tornamo indietro”.

    E così finì la serata, con l’amico ragazzotto, l’unico che forse (anche col senno di poi) avrebbe potuto avere una chance, che continuò a guardarmi in cagnesco fino all’ alba, sputacchiando con sdegno semi di cocomero ai bordi della via Portuense e finendomi le sigarette che (sinceramente) non mi sentii di negargli.

    Abbastanza autoironico ? Si consideri per favore che:

    A) E’ tutto vero.
    B) No, non sono più una guardia. da un bel po’. (Nel caso qualcuno nutrisse gli stessi sentimenti della ragazzotta).

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      1. Intendevo che Elettra non è l’esatto canone della bellezza, grassottella e nonostante questo non ha problemi a mostrarsi e a giocare su certi argomenti, e per farlo così ci vuole molta autoironia. Per una ragazza che si sente inadeguata fa tanto una così.

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      2. Grassottella??? Una ragazza si sente inadeguata proprio perché c’è chi dice che Elettra è grassottella… Non è autoironia perché è grassottella, è il suo modo di sentirsi figa, con orgia inclusa e culo in profferta. E la preferisco crederci d’essere una figa che non crederci ed essere autoironica. Quindi brava Elettra, credici fino in fondo e non badare a chi dice che sei autoironica perché sei grassottella.

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