La risposta è semplice, facilissima, persino banale perché ci sono dei coglioni (che non sono i familiari , che avrebbe anche senso), che pagano.
L’ Italia paese di sequestri, anni 70 e 80 furono quasi 500, nel 1977 anno record 75, per porre fine a questo reato si decise di bloccare tutti i beni della famiglia in modo che non fosse in grado di pagare il riscatto, inoltre furono inasprite le pene.
Da una parte c’erano i buonisti e dall’altra parte quelli che avevano ragione, quelli che dicevano che non bisognava trattare, certo forse all’inizio qualche ostaggio sarebbe potuto morire, ma alla fine se i rapitori non avessero ottenuto nulla, avrebbero smesso di compiere questo odioso reato.
la Calabria e la Sardegna furono le regioni più coinvolte in questo reato.
Le persone venivano rapite al nord e portate in Calabria nel famoso Aspromonte, posto bellissimo e straordinario, famoso purtroppo solo per quello, in realtà come bellezze secondo a nessun posto in Italia, certo che con la fama che si è fatto, poco frequentato, ma io che ci sono stato posso garantirvi assolutamente bellissimo, e le persone assolutamente fantastiche e cordiali. Vietato certo uscire dai sentieri, non vi ritrova più nessuno, perdersi è facilissimo, e ritrovare la via difficilissimo.
Il Rapimento più famoso negli ultimi tempi fu quello di Cesare Casella rapito nel 1988 nel pavese e rilasciato nel 1990, nonostante fosse stato pagato il riscatto, il ragazzo non fu rilasciato subito, vennero chiesti altri soldi, allora la madre andò giù in Calabria, andò piazza per piazza chiedere la liberazione del figlio, e la sua richiesta culminò quando si incatenò al crocefisso di Zervò nei pressi di Platì, fu un fatto mediatico senza precedenti, che costrinse lo stato a fare qualcosa, fu mandato anche l’esercito, la vita per gli abitanti della zona divenne difficile c’erano continui blocchi, poi le solite trattative di cui non si saprà mai niente, e infine la liberazione.
In questi giorni è stata liberata Silvia Romano, qualche tempo fa Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, ed è scoppiata la polemica del perché sia stato pagato dallo stato italiano il riscatto.
La domanda è legittima, erano là per motivi personali, nonostante sapessero dei pericoli a cui andavano incontro , ora io come stato non avrei pagato, non avrei neanche trattato a dirla tutta, cazzi loro.
Pagare significa mettere in pericolo migliaia e miglia di altri italiani, magari all’estero per motivi più seri.
Ma questo è un paese che funziona così alla cazzo, diciamo una cosa per farne un’altra, e poi ci domandiamo perché siamo poco credibili all’estero.
E tanto che ci sono, chiediamo all’Egitto chiarezza sull’omicidio Regeni, bene, bravi fate bene, ma se qualcuno facesse anche chiarezza per le tremila stragi avvenute in Italia a cui non è mai stata data risposta, o all’abbattimento dell’aereo su Ustica, e potremmo andare avanti all’infinito, bene chiedere all’Egitto la verità, giustissimo e allora vogliamo la verità anche sulle nostre di stragi, secondo me ancora più giusto.
Applausi. Standing ovation.
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Grazie
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Fa piacere ovviamente che sia tornata, ma non avrei pagato neanche io, fosse dipeso da me.
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Siamo già in due
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Arrivato
Buona notte da qui
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Buonanotte e a domani.
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Questo è un paese che è comandato da una viscida mano nera.
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concordo
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😀
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Quoto le tue parole in toto. E no, non doveva essere pagato niente, assolutamente. Ma siamo la terra dei cachi, come diceva Elio…
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Se capiscono che qui c’è un bancomat stiamo freschi
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Applaudo e condivido in pieno.
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Che orrore
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Giusto!
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sull’ultima considerazione sottoscrivo immediatamente 🙂 hai perfettamente ragione!!
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