Il collega che ha visto la morte in faccia. Il delirio ( lavoro) è stato colpito sicuramente da maledizione.

Un collega qualche giorno fa mentre si apprestava a venire al delirio ha visto la morte in faccia.

A me fanno sorridere quelli che non credono al destino. Le cose capitano a prescindere dalla nostra volontà, quello che cambia è il nostro atteggiamento agli avvenimenti, chiaramente se rimaniamo vivi, se no sono uguali per tutti.

Il collega era fermo allo stop, doveva immettersi nella strada principale, quando l’auto a cui doveva dare la precedenza, improvvisamente è salita sul marciapiede e lo ha puntato

Che cazzo si fa in queste situazioni ?

Un cazzo, troppo poco tempo per fare qualsiasi cosa. Non hai neanche il tempo per pregare.

L’auto lo centra in pieno proprio sulla sua portiera. Una mina, non è che il conducente ha provato a frenare.

Ora quando vi dico che è destino credetemi.

Come detto lo centra in pieno, il collega però non muore anche se ne era ormai convinto.

Neanche un graffio, solo un grosso spavento-

Le diverse altezze dell’auto fa che l’auto investitrice vada a picchiare nel punto più resistente dell’auto del collega.

Il collega molto scosso anche dalla botta, esce dall’auto illeso e va verso il conducente dell’auto investitrice, che non è neanche uscito per dare spiegazioni.

Guarda e vede una donna sui 60 anni con cintura incorporata e testa reclinata che non da segni di vita.

Mentre nessuno si ferma, non intralciano il traffico.

Apre la portiera, la signora nelle migliori delle ipotesi è svenuta.

Era partito per insultarla ed ora è a chiamare il 118 per salvarla.

Io capisco quelli del 118 ma certe domande potrebbero evitare di farle.

“Respira? ” “che cazzo ne so io se respira non è che la devo scopare”

“Gli batte il polso?” Ma che cazzo di domanda è ? Lavoro al delirio non faccio l’infermiere.

Per fortuna un milite fuori servizio si è fermato, un milite è sempre un milite anche quando è fuori servizio.

Prende lui il cellulare e dopo pochi minuti due, l’autombulanza dista a 600 metri dall’incidente arrivano.

Arrivano anche i vigili.

La signora è caricata in autombulanza, ma questa non parte. Provano a rianimarla ma ormai la donna è nel mondo dei più. Morta d’infarto fulminante. Destino.

Destino che non ci fosse nessuno sul marciapiede, destino che il collega sia ancora vivo.

L’auto ha 15 mila euro di danni e ne vale 7.

Ma considerando come poteva finire è finita bene per il collega, meno per la signora e l’auto che va demolita.

29 pensieri riguardo “Il collega che ha visto la morte in faccia. Il delirio ( lavoro) è stato colpito sicuramente da maledizione.

  1. Dio, per controllare un polso ed il respiro non è che ci voglia una laurea in astrifisica. La tipa era comunque morta, ma per altri potrebbe fare differenza.
    Detto questo, io festeggerei alla grande subito dopo aver rottamato l’auto.

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  2. Almeno la signora ha avuto un motivo più che plausibile. Il tipo che anni fa centrò pieno il montante della macchina di mia moglie (nello stesso identico modo) era solo strafatto di cocaina e col telefono in mano 😉

    C’è da dire che, alla luce del fatto che il collega è rimasto illeso, è pure andata bene: pensa se invece di schiantarsi contro la sua macchina, la signora colta da malore fosse salita su un marciapiedi ed avesse preso un pedone o un ciclista… poteva andare peggio, dai. Certo, non sarà di grande consolazione per il collega.

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  3. Comunque, per non saper leggere ne’ scrivere, il solito consiglio non richiesto:

    Quando valutate l’acquisto della prossima autovettura, orientatevi su qualcosa di alto da terra, pesante e dotato possibilmente di airbag laterali: non si sa mai… 😉

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  4. Che storia assurda! 😔 Per il 118, le domande le fanno per capire il grado di preparazione della persona sulla scena e per decidere quale attrezzatura inviare con l’ambulanza (ho fatto il corso di primo soccorso, per questo lo so).

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  5. Siamo formichine in balia dei capricci del destino. Per il tuo collega non era ancora arrivata l’ora… fa pensare, tutto le volte che diciamo: questo lo farò l’anno prossimo, quest’altro domani … i vecchi aggiungevano: se Dio vuole, gli arabi Inshalla. Comunque è meglio non pensarci, sennò tante cose non le faremmo.

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  6. mi capitó qualcosa di simile a un incrocio, solo che per mia fortuna sostavo su un lato non coinvolto…me andai via velocemente per non intralciare e ringraziando… la sorte… però mi venne quasi subito uno strano mal di testa…forse l’emozione…

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  7. A un collega del mio palazzo uffici successe una cosa simile, un motociclista lo centró mentre lui a piedi stava venendo in ufficio. Ma andò male a lui: mesi di terapia, rimasto zoppo, iniziò a andare in depressione e dopo pochi anni seppi che era morto mezzo alcolizzato. È la vita il vero romanzo

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