Emozioni calcistiche. Anche se fai pena per quasi tutta la partita alla fine puoi gioire.

Quando ero più giovane ero un grande appassionato di calcio, amavo giocare oltre che guardarlo sia allo stadio che in tv .

Poi la grande passione è finita, vuoi per i mille scandali che hanno investito il mondo del pallone, sia perché ormai quello del calcio è diventato solo un mondo di mercenari senza anima.

Oggi baciano la maglia della squadra con cui giocano per poi passare tranquillamente il giorno ad un altra società che offre di più.

Ma come tutte le grandi passioni qualcosa è rimasto e quindi ogni tanto mi capita di guardare qualche partita, soprattutto quando dolce consorte vuole conversare (solo lei) e pretende che non guardi nulla in tv, unica concessione la partita a volume spento. ( meglio che niente)

Ci sono gli europei di calcio, al delirio ( lavoro) finisco tardi e quindi quando arrivo a casa mancano solo venti minuti + recupero alla fine delle partite.

Abbino la cosa per ascoltare dolce consorte, e guardare gli europei.

Diciamoci la verità entrambi hanno poco d’interessante da dire.

Un europeo penoso a livello di gioco e poco interessanti le notizie di dolce consorte.

Meno male che finiscono tutte e due più o meno allo stesso istante

Dolce consorte va a letto e io posso scegliere qualcosa d’interessante da ascoltare. ( questo pezzo chiaramente non verrà letto a dolce consorte e guai a voi a chi fa la spia)

Ma arriviamo all’argomento l’emozioni che riesce a dare il calcio.

Ora chiunque ha visto Italia Croazia dovrà riconoscere che i croati meritavano di passare il turno.

L’Italia ha fatto abbastanza pena sia con l’Albania, presi a pallonate dagli spagnoli e meritevoli di perdere con la Croazia.

Siamo obbiettivamente scarsi, escluso tre o quattro il resto è mediocre, almeno fino ad oggi.

Ma parliamo dell’emozione della rete fatta dall’Italia negli ultimi venti secondi da giocare.

Ora pensate a tutti i croati sorridenti che gioivano e cantavano felici della meritata vittoria e aspettavano ormai fiduciosi la fine della partita e poi…

Ora pensate a tutti gli italiani tristi e amareggiati per la meritata sconfitta, che ormai avevano perso ogni speranza, veramente penosi fino a quel momento e poi…

La fortuna o meglio chiamato anche culo nel calcio è fondamentale soprattutto nelle partite secche dentro o fuori.

Un episodio ha cambiato tutto il corso della partita.

Quelli che ridevano e cantavano ora piangevano tristi , amareggiati e increduli per quanto successo

Quelli tristi e amareggiati per come stavano andando le cose improvvisamente felici e increduli anche loro per la botta di culo avuta.

Ora diciamocelo queste emozioni solo il calcio le sa dare.

109 con recupero penosi poi una grande azione e si diventa eroi….

Calafiori lacrime di gioia ed erezione del membro quando un goal ti fa godere quanto una scopata.

12 pensieri riguardo “Emozioni calcistiche. Anche se fai pena per quasi tutta la partita alla fine puoi gioire.

  1. Mah, secondo me con la Croazia il pareggio è giusto, non è che loro abbiano fatto chissà cosa, e noi prima del gol qualche occasione l’abbiamo comunque avuta.

    Ecco: io non capisco perché Spalletti si ostini a far giocare DI Lorenzo (reduce da un campionato pessimo, e obiettivamente penoso) e Jorginho (lentissimo). Bellanova ha fatto un ottimo campionato, e nelle amichevoli pre-europee aveva ben figurato: capisco che Di Lorenzo abbia dalla sua l’esperienza, ma perché non far giocare chi è più in forma?

    Nella Spagna gioca titolare Yamal, 16 anni: certamente non ha l’esperienza dalla sua, gioca perché se lo merita. Da noi NO: gioca chi ha l’esperienza, anche se non si regge in piedi.

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  2. Il calcio è un gioco semplice, se segni vinci, per quanto puoi giocare male. Non si vince ai punti o tenendo la palla per 80 minuti su 90… sono d’accordo che vincere dopo essere stati dominati o comunque dopo non aver combinato niente è una goduria pazzesca, capisco Calafiori. Nessun compagno gli si è avvicinato infatti, sono saltati tutti addosso a Zaccagni ma l’hanno messo a pancia in sotto, per sicurezza.

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