Giudici e giudici politici e politici imputati e imputati ma di che cazzo parliamo.

Partirei dall’assoluzione dopo sette anni in cassazione di Alemanno. In primo e secondo grado era stato condannato a sette anni , arrivato all’ultimo grado è stato assolto.

Direte “saranno arrivate nuove prove a scagionarlo ” No tutto era esattamente come prima, nulla di nuovo.

Ora io non entro nel merito, è sicuramente innocente, minchia lo dice la cassazione, ma……

Sette anni di processi e tutti gli altri giudici si erano sbagliati? Per essere giudice di cassazione devi avere la benedizione di Dio dell’infallibilità come il Papa ?

Bene se tutti gli altri giudici si erano sbagliati così clamorosamente, l’ha detto la cassazione non io il coglione di turno. Un giudice superiore ha detto tu giudice di primo grado e tu giudice di secondo grado non conoscete la legge e la applichiate alla cazzo, questo ha detto la cassazione tradotto volgarmente. A questi giudici qualcosa andrà fatto? O i giudici della cassazione applicano altre leggi?

Ora i puristi del caz.., mi diranno che fino al terzo grado sei innocente e i tre gradi servono a quello, non penso proprio che funzioni così.

Chi segue la politica sa che ieri quelli del governo si vantavano di aver trovato un accordo sulla giustizia, dopo tre minuti esatti partivano i distinguo.

Il problema giustizia è il vero problema italiano, l’unico vero grande problema italiano.

Il problema sta che leggi sono fatte dai politici, e tutti sappiamo che razza di politici abbiamo. Una parte politica ha proposto un condannato al terzo grado come prossimo presidente della repubblica, ” Se lo merita” hanno detto, e secondo me ce lo meritiamo anche noi.

Bunga bunga a tutti.

43 pensieri riguardo “Giudici e giudici politici e politici imputati e imputati ma di che cazzo parliamo.

  1. Ti do ragione quasi su tutto, ma è così non solo in Italia. Il problema è che la giustizia è amministrata da esseri umani, come tali fallibili e tutt’altro che imparziali, anche se i più onesti si sforzano di esserlo.

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    1. Il caso Alemanno è emblematico sia che la pensi in un modo sia che la pensi nell’altro.
      Due giudizi colpevole e il terzo innocente. A chi credere quando gli indizi e le prove sono le stesse.
      Vale per il primo grado e il secondo dove alla fine cambia solo il giudice, e la sentenza.

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    1. Per essere obiettivo, non credo che si possa dire che i giudici non sono giusti. Secondo me il vero male della giustizia italiana sta nella sua insopportabile lentezza, ci sono processi che durano una vita, alla prima udienza il giudice rinvia tutto alla successiva che si terrà mesi dopo per poi ricominciare la stessa manfrina. Detto in modo grossolano, secondo me bisognerebbe togliere gli stipendi (faraonici) ai magistrati e pagarli a cottimo 🙂

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      1. Mi pare complicato. Non siamo gli Stati Uniti. Abbiamo millenni di diritto romano alle spalle, adesso cambiamo tutto e ci mettiamo a fare come gli americani? Allora eleggiamo tutti, anche i capi delle forze dell’ordine. Basta prefetti e comandanti dei vigili urbani, eleggiamo degli sceriffi. Secondo te si può fare?

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      2. Scusa, ma pensaci un po’: già i giudici tendono a lavorare poco, vuoi davvero costringerli a impiegare una parte consistente del loro tempo a occuparsi di campagne elettorali anziché dei processi? 🙂

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      3. Ti illudi, sarebbe come per i politici: qualsiasi cosa facciano vengono rieletti, mentre ai “trombati” sono comunque affidati incarichi remunerativi. Con la differenza che l’operato dei giudici sfugge ai più, non è facile tenersi al corrente di quello che fanno effettivamente (a quanti interessa davvero?), e alla fine i voti andrebbero a chi riesce a rendersi più visibile nel corso della campagna elettorale.

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      4. Spero di no, e spero che si trovi il modo di persuadere i giudici a essere più rapidi ed efficienti. La carica elettiva fa parte del bagaglio di idee di chi mitizza gli Usa senza rendersi conto che l’Italia è (fortunatamente) molto diversa. Di politici mediocri ne abbiamo a bizzeffe, non costringiamo i nostri giudici a ingrossarne il numero.

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  2. Tuttavia, andando a leggere la sentenza si scopre che la Cassazione:
    1) ha confermato la responsabilità di Alemanno in relazione al reato di finanziamento illecito,
    2) ha annullato una delle due ipotesi di corruzione e ha riqualificato l’altra in traffico di influenze, stabilendo che nel frattempo quest’ultimo reato è caduto in prescrizione, e
    3) ha sollecitato un nuovo processo di appello per ridefinire la pena dell’interdizione dai pubblici uffici.
    Stringi stringi, Alemanno resta comunque colpevole di un bel po’ di illeciti, mentre i giudici che hanno emesso le sentenze di 1° e 2° grado, ammesso che si fossero effettivamente sbagliati, non si può dire che avessero preso delle cantonate, anzi.

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  3. In compenso abbiamo avuto come presidente Napolitano, che ha orgogliosamente portato il gagliardetto fascista, che appena caduto il fascismo è diventato comunista tutto d’un pezzo, che ha applaudito le stragi di Budapest, che ha applaudito i carri armati a Praga, che ha entusiasticamente inneggiato a Pol Pot, un quarto dell’intera popolazione sterminato e il resto ridotto alla fame più nera, l’intero patrimonio culturale nazionale distrutto, e mai ha ammesso che forse si era un pochino sbagliato. Berlusconi mi fa schifo, ma Napolitano me ne fa ancora di più.

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    1. Napolitano ha aderito al PCI nel 1944, a 19 anni. Prima, come praticamente tutti i giovani era iscritto al PNF . Forse che alla caduta del fascismo andavano uccisi tutti i ventenni iscritti al fascio ? Facile parlare ora, ma si sta parlando di giovani che nella loro vita avevano visto solo il fascismo. Che Napolitano applaudisse a Pol Pot non so in che libro di fantasia lo hai letto. A partire dagli anni ’60 Napolitano aderì alla corrente di Amendola, ovvero la corrente che predicava l’abbandono dell’idea di comunismo in favore della socialdemocrazia di stampo tedesco. Un po’ meno superficialità non guasterebbe nel ricostruire la vita delle persone. Poi neanche io, sono un comunista mai pentito a differenza di Napolitano, sopporto Napolitano, ma non certo per i motivi esposti .

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      1. Comunque sia, visto che è stato contrapposto a Berlusconi, mi permetto di dire che Napolitano una propria idea politica l’ha avuta, in testa non aveva solo i danè e le minorenni.

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      2. fammeli vedere questi inneggiamenti. E tra paresentesi, nessuno sapeva degli orrori commessi dai khmer rossi. Comunque chi accusa ha il dovere della prova. Capisco che aver avuto un (per me pessimo) presidente della repubblica ex comunista ti faccia star male, ma per paragonarlo all’ignobile pluricondannato berlusconi ci vuole una bella faccia tosta. Minorenni, prostituzione, di tutto nella villa dell’ex cavaliere . Roba da far vomitare.

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      3. Per una volta (una: non ce ne sarà una seconda) sorvolo sull’arroganza supponente di quel “fammeli vedere questi inneggiamenti” e rispondo. Cerca napolitano+pol pot e trovi. Sono dati noti e pubblici, come pubbliche sono state le manifestazioni organizzate in solidarietà con Pol Pot e i khmer rossi, non ho bisogno di dimostrarli io. E se è vero che al tempo degli inneggiamenti il genocidio era poco noto, è un fatto che anche quando tutto è diventato noto non ha mai ammesso di essersi un pochino sbagliato. Poi magari, volendo, si potrebbe parlare anche di quando Napolitano ha conferito a Bashar al-Assad l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone al merito della Repubblica Italiana – e avrei qualche difficoltà a capire quali siano stati esattamente i meriti di Assad nei confronti della repubblica italiana. E’ vero che la grande macelleria non era ancora iniziata, ma la piccola macelleria, non solo in Siria ma anche in Libano, era in corso fin dal giorno dell’assunzione del potere, dieci anni prima. Insomma, più le dittature sono sanguinarie, e più gli piacciono. E io sinceramente non sarei tanto sicura che questo sia molto meglio che andare a puttane, per quanto l’andare a puttane, oltretutto minorenni, mi faccia schifo.

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      4. @GianniD: c’è un interessante video in cui un giornalista chiede conto a Napolitano di certe faraoniche note spese e Napolitano prima scappa rifiutandosi di rispondere, poi minaccia di denunciarlo. Cercalo, è divertentissimo.

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      5. Il prof di storia del liceo soleva dire che la politica italiana è da sempre caratterizzata, a destra, da personaggi di vaglia al servizio di idee discutibili e, a sinistra, da personaggi discutibili al servizio di idee valide. Ho capito che aveva torto (almeno in parte) quando ho visto Berlusconi: non tanto per il soggetto in sé, quanto per chi ha cercato in tutti i modi di convincere gli italiani che fosse un uomo politico valido al servizio di idee positive. Non è mai stato un uomo politico e non ha mai avuto alcuna idea che non fosse quella di fare il proprio tornaconto e portarsi a letto delle ragazzine. Di fronte a questo qualsiasi nota spese è una bazzecola.

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      6. E questo che cosa ha a che fare col Napolitano che gonfia a dismisura le note spese e grida istericamente “Vada via! Vada via!” a chi gliene chiede conto e infine minaccia di denunciarlo?

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      7. Certo che ho letto, ma dato che ero partita dicendo come prima cosa che Berlusconi mi fa schifo, tutto il discorso rimane privo di fondamento. Che cosa ha a che fare lo sbattermi in faccia il confronto con una persona che non amo, non stimo, non difendo, col furto da parte di Napolitano di soldi NOSTRI?

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      8. E forse non hai visto fino in fondo nemmeno questo video: dove il giornalista tedesco ha preso di mira un uomo politico italiano (eggià), ma poi salta fuori chiaramente che non è il solo Napolitano ad avvalersi delle indennità, bensì tutti i parlamentari europei che non abitano vicino al Parlamento. Al posto di Napolitano mi sarei incazzato anch’io.

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      9. Stiamo parlando di Napolitano: perché per difenderlo a tutti i costi ti attacchi all’idea – forse rispondente al vero, forse no, non si sa, a meno che tu non abbia dati concreti e prove documentali, ma che comunque non c’entra niente con l’argomento in questione – che qualcun altro abbia rubato più di lui? E perché ipotizzi che io pensi che B. abbia rubato meno di lui? Ho scritto qualcosa che lo faccia supporre? Proiettare sull’interlocutore i propri pensieri distorti non è mai una buona tattica, se non altro perché potrebbe far sorgere il sospetto che uno sia del tutto privo di argomenti e si stia arrampicando sugli specchi.

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  4. Scusami, ma non sono abituata a discutere con gente che invece di stare al tema continua a spostare ogni volta l’obiettivo in modo da farne venire fuori uno sproloquio senza capo né coda e protrarre la discussione all’infinito, per cui mi fermo qui. Se vuoi prenderti l’ultima parola fallo pure, non fare complimenti: te la cedo volentieri.

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    1. Il tema è “Napolitano fa schifo” e qualsiasi svolgimento diverso da “Vero, Napolitano fa proprio schifo” non piace alla signora professoressa. Mi scusi, prof, avrei dovuto capirlo subito 🙂

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  5. QUESTE SONO GROSSE CONTRADDIZIONI PER CUI LA GENTE DOVREBBE “SCENDERE IN PIAZZA”, E LO FA LA GENTE OPPURE NON FA UN CAZZO, RIMUOVE TUTTO, E LASCIA FARE IN OGNI CASO AI POLITICI, VOLENDOSI SCORDARE CHI SIANO E COSA FACCIANO I POLITICI?

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