Reddito dicitadinanza dibattito col professor Sticazzi Oranonvidiamopiùniente e il professor Constaminchia Vedremo e col moderatore Allegro Pessimista. 2 parte il dibattito.

La Parola al professor Sticazzi Oranonvidiamopiùniente

Una vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaa il reddito di cittadinanza è una vergognaaaaaaaaaaaaaaaa pagare la gente per stare a casa seduta sul divano invece di andare a lavorare è una vergognaaaaaaaaaaaaaaa. Per poi vedere questi approfittatori fare la bella vita e scialacquare il nostro denaro è una vergognaaaaaaaaaaaaaaaa ma ora la pacchia è finita andate a lavorare fannulloni che non siete altro, altro che fare la bella vita con i nostri soldi.

Interrompe il professore Constaminchia Vedremo.

E’ una vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa che ci siano persone come lei Immagino quale bella vita si possa fare con 500 euro al mese, suppongo crociere , pranzi nei migliori 5 stelle o da Briatore dove una pizza può costare 60 euro. La vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa siete voi.

Il professor Sticazzi Oranonvidiamopiùniente

Non si trovano più lavoratoriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii neanche se gli si offre 4 mila euro(Posti vacanti per bagnini alla spiaggia libera di Bibbona ma nessuno si presenta. Il Comune offre fino a 4000 euro) Preferiscono il reddito questi fannulloni e noi a pagare.

Interviene Constaminchia Vedremo

Sticazzi 4000 mila euro al mese erano alla fine si e no mille euro euro al mese e tolte le spese ne rimanevano si e no 600 euro vorrà dire.

Il professor Sticazzi Oranonvidiamopiùniente

Preferiscono il reddito che lavorare caro Constaminchia e gli imprenditori sono costretti a rivolgersi agli extracomunitari e strapagarli per fare i lavori che gli italiani non vogliono più fare. E’ più comodo prendere il reddito e stare a casa sdraiati sul divano che andare a raccoglitore arance o pomodori.

Interviene Constaminchia Vedremo

Caro Sticazzi :”Per i lavoratori avviati per la prima volta alle operazioni di raccolta la paga oraria LORDA è di circa 6 Euro ” Per gli extracomunitari in nero ” – Tre euro per riempire un cassone da tre quintali di pomodori e la stagione della raccolta passata nei ghetti. Sono queste le condizioni di lavoro per molti migranti nei mesi estivi. È . La paga giornaliera è quasi sempre a cottimo ed ammonta a 3-3,50 euro a cassone da tre quintali. In una giornata di dodici ore un lavoratore riesce a riempire di solito una decina di cassoni per 25-30 euro al giorno. Da tale cifra è da sottrarre il costo del trasporto operato dai caporali (circa 5 euro)”Questi sono i lavori che rifiutano gli italiani, nell’agricoltura nella ristorazione e via dicendo carissimo Sticazzi. Tre euro all’ora meno che i cinesi che prendevamo per il culo.

Il professor Sticazzi Oranonvidiamopiùniente

Tutte scuse per non lavorare, se uno ha bisogno accetta tutto e non rompe la minchia caro Constaminchia. Intanto il reddito glielo togliamo così vediamo se rifiutano di farsi sfruttare, le elezioni le abbiamo vinte noi e nel nostro programma era chiaro che il reddito di cittadinanza sarebbe sparito. La pacchia è finita andate a lavorare sfaticati e se il lavoro non c’è cazzi vostri .L’importante è che se state sul divano a non fare un cazzo non siamo noi a pagarvi.

15 pensieri riguardo “Reddito dicitadinanza dibattito col professor Sticazzi Oranonvidiamopiùniente e il professor Constaminchia Vedremo e col moderatore Allegro Pessimista. 2 parte il dibattito.

  1. Mi dicono che qui da noi, nel prlmo dopoguerra, a chi non aveva un lavoro si diceva “Vai in Fanfani che ti pigliano subito” e in effetti era così. Erano cantieri nati con la legge Fanfani, che facevano fossi, strade e argini, mettendo in sicurezza il territorio dei comuni. Il lavoro, che oggi si farebbe solo a macchina, era di bassa manovalanza, con piccone, badile e carriola, e si guadagnava anche poco, però era semplice, si veniva pagati subito, le ore non erano molte, e si era talmente in tanti che anche la fatica era decisamente poca.
    😎

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  2. Prendiamo una famiglia con due figli.
    Mamma e papà devono uscire la matina presto, accompagnando la prole a scuola. Si cominciano così le prime spese della giornata: carburante per che usa automobile o scooter (oltre all’usura dell veicolo), quota dell’abbonamento ai trasporti pubblici, per chi non ha mezzi propri. Anche l’usura delle scarpe, se cammini, è un costo. Ne so qualcosa: tutto ciò che si usa si usura, come potrà confermare anche Valentina Nappi.
    Al lavoro giunge il momento della pausa pranzo. Se non hai problemi ambientali, ti porti la scicchetta da casa che, comunque, non è gratis. Se, invece ti capita di lavorare in ufficio di delicate educande come succede alla mia consorte, non puoi permeterti di portare in ufficio cibi cucinati, perchè “ammorbano ” l’aria. Non oso immaginare a quali pratiche si sottraggano in casa loro per evitare di offendere il palato.
    Molti hanno buoni pasto anche decenti, da dieci euro, ma la maggioranza o non li ha o resta inchiodata a quelli da cinque euro, il cui cibo corrispondente nuoce gravemente alla salute. Le mense aziendali si trovano in fondo a destra, dietro la gabbia dei Panda.
    Poi arriva il momennto dell’uscita da scuola della prole. Quando i piccoli delinquenti sono cresciuti, puoi dargli le chiavi di casa e sommarie istruzioni su come sfamarsi. Il timore di rientrare nella tua via e trovare una voragine fumante al posto di casa tua non ti abbandona mai del tutto.
    Quando la prole è ancora piccola ed i nonni o se ne infischiano o ti deridono dal regno dei cieli, una volta potevi ottenere il part time. Oggi ti fanno guadagnare l’uscita con la richiesta di non farti più vedere. A ciò di aggiungono gli straordinari “consigliati” e non pagati. La coniuge ne fa un’ora e mezza al giorno. Perchè lei “coordina e deve dare il buon esempio”. Ovviamente i coordinati se ne infischiano.
    Non sempre l’altra metà può occuparsi della prole (talvolta posso, ma più spesso no, girando per la penisola). Soluzione: una colf/tata che -oltre a prendere il potere in casa- incamera tra un quarto ed un terzo delle entrate medie.
    Poi ci sono i vestiti per esigenze lavorative, senza i quali si rischiano brutte figure con possibili ripercussioni economiche. Per non parlare dei vestiti per la prole. In quest’ultimo caso la coniuge ha costruito una sorta di catena di Sant’Antonio degli abiti per l’infanzia e l’adolescenza, ma non tutti hanno una rete sociale del genere.
    Ci sono le spese routinarie per mantenere casa e salute.
    A volte mi chiedo sinceramente: se mi offrissero un po’ di soldi al mese per non fare niente, come mi comporterei?. Quasi, Quasi.

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  3. La cazzata enorme è dire che il reddito di cittadinanza sia un modo per incoraggiare a non fare niente. Chi lo dice
    proprio non sa cosa sia la disoccupazione è cosa significhi vivere al limite della legalità per poter riuscire a mangiare tutti i giorni. Sento discettare di controlli più stringenti, ma si facciano piuttosto i controlli sull’evasione fiscale di commercianti, ristoratori, liberi professionisti, altro che sul reddito di cittadinanza, unica misura di civiltà presa durante la scorsa legislatura.

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