“Perché Dio manda le sofferenze anche ai giusti ?” Si domanda sacerdote di colore scuro( si può dire scuro ?) durante l’omelia e si affida a san Gerolamo e a Giobbe per rispondere.

La chiesa era molto bella, eravamo stanchi ed eravamo arrivati lì per caso dopo aver vagato da un posto all’altro per tutta la giornata.

Erano le 18 e così dolce consorte ha detto ” fermiamoci a riposare e prendiamoci la messa”

La chiesa era semivuota l’età media era da morte da covid oltre gli 80 anni , se si esclude una signora sui 50 che aveva cose molto importanti da chiedere a Dio visto la sua preghiera continua.

Il sacerdote era di colore scuro vicino alla quarantina e quando parlava si faceva fatica a capire tutte le parole, ma intanto la messa è sempre quella…

Io mi ero distratto a vedere San Ampelio, è stata fatta in suo onore una statua in cera molto bella con lui morto, a dolce consorte la cosa impressionava tanto sembrava reale e si è messa due file più in giù per non vederlo.

Quando il sacerdote ha iniziato la predica ha attirato subito la mia attenzione ” Perché le disgrazie e le sofferenze capitano anche a chi si comporta bene? “

Ora io sono uno di quelli e volevo sapere perché succede, visto che me lo domando ogni santo giorno. Io sostengo che devo aver fatto molto male nelle mie vite precedenti.

“Perché Dio permette nella sua bontà e amore che le persone giuste patiscano a volte più che le persone cattive ” ha ripetuto ” Apparentemente non si sa e non c’è nessun motivo ” ha continuato ” Dio è Dio e fa i cazzi che vuole” questa è la mia sintesi.

Poi ha messo di mezzo San Gerolamo e Giobbe ed è stato tutto più chiaro.

Il sunto è questo. (giuro che non invento niente ) Ora fate finta di essere il giusto che si rivolge a Dio e fate sempre finta che vi risponda.

” Buon Dio perché a me tutte queste sventure ? ” Tu c’eri quando ho creato il mondo? ” E’ stata la prima domanda che Dio vi avrebbe rivolto per rispondervi ” No che non c’eri e c’eri quando io ho fatto l’uomo ? ” Avrebbe continuato ” No che non c’eri ” Il sacerdote ha finito di dire al posto di Dio. Poi ha fatto un’altra decina di esempi di quando Dio c’era e noi non c’eravamo e quindi è arrivato alla risposta definitiva formulata da san Gerolamo ” Ecco visto che non c’eri non rompere il cazzo e fidati, se ti faccio soffrire avrò i miei buoni motivi. ” San Girolamo non ha detto proprio così ma il significato è quello.

“La fede è fede, bisogna credere e fidarsi anche nei momenti più brutti perché anche se voi non sapete il perché Dio lo sa e lo fa per voi a farvi patire” Ha finito di dire convinto il sacerdote.

Non ci posso giurare ma a me pare che anche santo Ampelio abbia sorriso per poi tornare serio.

24 pensieri riguardo ““Perché Dio manda le sofferenze anche ai giusti ?” Si domanda sacerdote di colore scuro( si può dire scuro ?) durante l’omelia e si affida a san Gerolamo e a Giobbe per rispondere.

  1. Quando sono in vacanza vado a prendere messa in una parrocchia dove il prete fa durare la messa mezz’ora precisa. La chiesa è piena.
    Quanto alla morale, confermo il fatto che il padre eterno si faccia i cazzi propri. me lo disse anche il catechista della prima comunione )un prete operaio con chitarra fissa).
    “Ma ti sembra che Dio possa stare dietro a tutte le tue lagne?”

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  2. La statua è molto bella e realistica, capisco che qualcuno possa essere impressionato. Da noi c’è una cosa del genere di San Francesco, e i bambini ci stanno lontani perché hanno paura.
    A parte questo, Dio ha i suoi disegni e ognuno di noi ne fa parte, che ci piaccia o no. La fede non è altro che accettare la Sua volontà, sapendo che può non corrispondere alla nostra, ma che è comunque per il meglio. Sempre, anche quando ci fa soffrire.

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  3. Beh, si dice che i disegni di Dio siano imperscrutabili e che i Suoi tempi siano lenti, ma lavora per il nostro bene. Posto che la sofferenza fa parte della vita, Lui non ci dà quello che chiediamo, non sempre almeno, ma quello di cui abbiamo bisogno. Chiaramente è una questione legata alla Fede.

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  4. Le Scritture parlano chiaro. La risposta è semplice: se la nostra fede è riposta in questo Dio e ci comportiamo secondo i dettami di questa religione dobbiamo accettare consapevolmente che la vera vita non è questa fugace parentesi terrena e mortale, bensì quella eterna dove avremo ristoro di tutte le sofferenze patite e dove parimenti sconteremo tutte quelle da noi inferte. Pari e patta, palla al centro, al che uno dice “e allora che campo a fare” ? Ma questa è un’ altra storia.

    Tornando al topic, tutto ciò premesso mi chiedo: ma che cazzo di domande fa, ‘sto prete ?

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  5. Il 4 ottobre mi festeggio e non prendo messa…Purtroppo la fede mi è sfuggita a me il tuo racconto avrà vero potrebbe essere una barzelletta che a momenti fa ridere . La statua sembra viva notte
    Il sabato Francesco mi è piaciuto molto ,poveraccio, era così convinto …Ciao Alessandro …beati i fortunati

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