Battuta del giorno adultera

Gesù Cristo ha perdonato la donna adultera. Perbacco! Non era la sua. (Georges Courteline)

L’adulterio è ormai una cosa pacchiana. (Joan Fuster)

L’adulterio confessato è una mezza prova di fedeltà. (Roberto Gervaso)

L’adulterio non è più un reato. E’ uno svago. (Marcello Marchesi)

Tua moglie mi tradisce. (Dino Risi Vorrei una ragazza)

10 pensieri riguardo “Battuta del giorno adultera

  1. Secondo me l’adulterio è la base dell’evoluzione biologica e sociale.
    Mio padre, in tempi più civili, aveva una sola regola: relazioni solo con donne sposate.
    Questo ha permesso la diffusione del suo DNA senza pericolo di conseguenze.
    L’amante sposata non poteva permettersi di perdere i privilegi matrimoniali ed il marito becco era quasi sempre contento, perchè la moglie gli sfornava un erede, altrimenti inarrivabile. Nel dubbio mi padre girava armato.
    Poi è arrivato il divorzio….

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  2. quindi sei pieno di fratelli ?
    Due fratellastri di sicuro. Ho le foto.
    Poi mia madre ebbe notizie frammentate di ragazzi e ragazze stranamente simili a mio padre, nel suo ambiente di lavoro. Uno lo ho incontrato anche io, per caso, ed ho avuto un mancamento: identico a mio padre.
    Il genitore ebbe il buon gusto di togliere presto il disturbo. Morì a 52 anni.
    Comunque la regola delle amanti sposate gli fu inculcata dai suoi datori di lavoro, esponenti della nobiltà nera (in senso clericale) di Roma. Si ingravidavano le mogli a vicenda e se mettevano la pagnotta n forno ad una servotta, le trovavano un marito tra i loro coloni e braccianti. Poi, ogni tanto, la domenica si facevano invitare a pranzo dalla ex dipendente. Dopo pranzo il marito portava la prole a fare una passegiata. Formidabili quegli anni.

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      1. Visto l’ambente “nobiliare” in cui lavorava mio padre, molti erano i casi di matrimoni di convenienza tra nobiliastri LGBTQ (ante litteram) e mogli di comodo, magari anche loro diversamente orientate.
        Ad un certo punto la moglie andava ingravidata, per clausole successorie. Mio padre e/o i suoi colleghi provvedevano alla bisogna. Talvolta la moglie si arrangiava con iniziative autonome. Ad ogni parto corrispondeva il regalo alla puerpera di gioielli dal valore pari all’attuale PIL del Burkina Faso.
        Per citare il genitore “la più pulita c’ha la rogna”.
        Ma erano altri tempi. Ora sono tutti politicamente corretti.
        Io preferirei un ritorno ai bei vecchi tempi. Non si ponevano problemi e, alla fine, erano tutti contenti.

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