Le tante maschere del blog.

Premetto che questo non è un pezzo contro o a favore di nessuno è solo una considerazione, certo nata da alcuni avvenimenti successi recentemente ma non solo, sul blog.

Nella mia presentazione lo dico chiaro” mai prendersi troppo sul serio” Io per primo mi attengo scrupolosamente a questo comandamento.

Come tra amici reali può capitare la discussione, la lite dove ti mandi a quel paese, ma poi si fa pace, chiaro se non è successo nulla di grave , dopo che è passata l’arrabbiatura si avanti.

Personalmente nella vita reale faccio prima a dire con chi non ho litigato che con chi ho litigato, ma se contiamo le persone con cui ho tagliato definitivamente per via di una lite si possono contare sulle dita di una mano di un falegname che ha perso qualche dito, vero anche che negli scontri se non ho vinto di sicuro non ho perso, e quello che dovevo dire o fare è sempre stato detto e fatto e questo l’ammetto fa una bella differenza.

Poi io lo riconosco, nelle liti a volte mi ci diverto anche.

Avrei potuto fare il provocatore di professione. Nel blog forse un po’ all’inizio qualcuno l’ho provocato, ma essendo un mondo particolare, e molti sono privi del minimo senso dell’umorismo, ho capito che era meglio evitare. Ad oggi raramente provoco e nonostante questo…… qualche lite ci scappa.

Certo riconosco che con alcuni con cui ho litigato seriamente le cose non sono mai state più le stesse, ma la vita prosegue , a volte a tenere il muso è più complicato che fregarsene e andare avanti.

Nel blog le cose si complicano perché è un mondo virtuale, dove manca il tono della voce, il sorriso alla fine della frase, la pacca sulle spalle ” guarda che scherzo” e poi il fatto è che tutti si prendono così maledettamente sul serio.

Il mio è un blog anonimo, si fa per dire anonimo, lo ricordo a tutti: nessuno di noi è anonimo, siamo tutti rintracciabili, se chiunque di noi dovesse esagerare potrebbe essere tranquillamente trovato. Lo dico perché qualche volta sono stato minacciato pesantemente(all’inizio del blog) certo io ho risposto alla mia maniera con battute e prese per il culo, e poi ignorando i commenti che arrivavano, mai cancellato però un commento, ed anche perché qualcuno ogni tanto me lo fa notare che sono anonimo, come se la mia fosse una colpa.

Tutti nel blog recitiamo un po’ una parte, certo magari quella che ci piace di più. C’è chi si fa passare da bravo ragazzo, chi fa il duro, chi l’uomo di pace, chi l’intellettuale, chi il pirla, ma a lunga andare se uno legge bene quello che si scrive la vera natura esce fuori senza se e senza ma.

Il blog per me è un divertimento,oltre che assecondare la mia passione per lo scrivere ( lo so di fare un sacco di errori, di mettere virgole e punti alla cazzo, faccio quello che posso, ma mi mancano le basi, da giovane l’ammetto non ho studiato molto) è un modo di conoscere persone nuove che col tipo di vita che ho non avrei mai potuto conoscere.

E se ogni tanto scoppia una lite pazienza, e se si può fare pace facciamo pace .

39 pensieri riguardo “Le tante maschere del blog.

  1. Penso che ognuno abbia il suo carattere e quindi che ognuno reagisca alla sua maniera.
    Detto questo personalmente io non recito una parte, né qui, né fuori da qui, io sono così e basta.
    Per le litigate capitano, tu lo sai bene, ma dipende dal tipo di litigata, dipende dal motivo, dipende da tante cose…quando il motivo è perché si viene offesi pesantemente, o si viene platealmente presi in giro, allora no, mi spiace, ma il fare pace non esiste proprio! Questo chiaramente è solo il mio punto di vista 😉

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    1. Hai capito quello che volevo dire con reciti una parte, anch’io e si capisce che sono così, certo che poi nel blog a volte ci gioco con la parte del pirla come ben tu sai.
      Scrivevo in generale, ultimamente ho visto liti proprio d’incomprensione.

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  2. sì concordo
    dai che fortuna, ora apro dopo aver scritto il mio post e capita questo post interessante^^

    ma che successe?

    non so io che impressione dia sul blog e nei commenti, ma cerco di dare una reazione casereccia, non è un sito professionale

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  3. Caro AP, condivido al 100% tutto quello che hai scritto, virgole comprese (messe o meno a cazzo, cosa importa). Io continuo a ripeterlo … ragazze, ragazzi sono solo blog. Occorre ironia ed autoironia , e se il blog è pubblico occorre anche saper accettare le domande e le critiche. O almeno, per me è così. Ho smesso di seguire certi blog dove anche il fare una domanda all’autrice/autore è considerato disdicevole. Altri perché propugnano idee per me vomitevoli (ed in quel caso mica mi sono messo a litigare con la proprietaria/o del blog, ho solo smesso di seguirli. ) Spesso, troppo spesso vedo invece reazioni verbalmente violente magari a causa di semplici incomprensioni. Come hai scritto giustamente, una cosa è la comunicazione a 4 occhi altra cosa è quella tramite i messaggi scritti, per cui a volte l’incomprensione ci può stare.

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  4. comprendo…le incomprensioni esistono sia nella vita di carne e ossa che in quella virtuale, credo ci sia sempre un modo per spiegarsi e comprendersi, se lo si vuole. Il blog, per me, rappresenta tutto quello che non ho potuto realizzare nella vita reale: essereuna vera e propria Poetessa, certo non mi prendo troppo sul serio:non mi ci sento ma ci provo! e mi fa stare bene. poi ho incontrato persone fantastiche altre un po’ meno, tutto nella norma direi. Sono andata a capocchia di cane in questa riflessione….un po’ come sempre!

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      1. troppo buono … che me fai morì dalle risate losai già….e visto che sono una inguaribile ingenua spero che le incomprensioni si possano ricomprendere!!!!!

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  5. Concordo sul fatto che molte incomprensioni nascono dalla parola scritta, perché manca l’intonazione, il sorriso, lo sguardo o la pacca sulla spalla, come dici tu, per dire “sto scherzando”. Altri problemi nascono anche dal non conoscere l’interlocutore, soprattutto quando si è nuovi: dopo un po’ si impara a conoscersi, e si capisce se con certe persone ci si può permettere di scherzare oppure no. Poi c’è da considerare il senso dell’umorismo, non tutti ce l’hanno e non è uguale per tutti. E poi ci sono un’infinità di variabili, non ultima quella del “oggi sono sceso dal letto col piede sinistro, statemi lontano”. Anche di reazioni ce ne sono tante e diverse: c’è chi ti blocca, chi smette di seguirti, chi ti manda insulti anonimi via mail, e c’è chi ti aggredisce pesantemente per la tua opinione, anche se tu parlavi con qualcun altro (questi ultimi li adoro!). E anche di commenti ce ne sono diversi: c’è chi scrive commenti chilometrici, cercando di spiegarsi e sperando di essere compresa, e chi butta lì solo tre o quattro parole, e poi si arrabbia se non lo capiscono…

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  6. Io ci ho messo Nome e Cognome, mi sono sputtanato da solo dicendo perfino come vedermi in TV… Più anonimo di così… 😂😂😂
    Ma dai, l’importante è non prendersi (quasi) mai sul serio.
    Ricordatevi tutti che dobbiamo morire (si si, mo me lo segno)…

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  7. Concordo con questo tuo articolo e condivido il commento di andream2016. Sono solo blog, che diamine… ci vuole ironia e non prendersi troppo sul serio, non siamo in una sala operatoria dove ne va della vita o la morte di qualcuno. Se si si lasciano aperti i commenti, bisogna avere abbastanza elasticità ed ironia da stare al gioco, allo “scherzo”, alla battuta. E se non si capisce, si chiede delucidazione, perché come hai detto tu la mancanza di contatto vocale e visivo favorisce i fraintendimenti. Tuttavia, ho avuto a che fare con gente che a domanda ha avuto risposta ma l’ha ignorata, perché nella sua testa la sola unica e possibile risposta “vera” era quella che si era già immaginata da sé. Ora, se ti prendi la libertà e l’arroganza di affermare che tanto ciò che ti rispondo io sono solo cazzate, non mi fare nemmeno perdere tempo e fai direttamente tutto da te, che io ho da fare altro che stare dietro ai deliri di gente che nella vita non ha di meglio da fare se non prendere tutto di petto e sul personale, come se il blog fosse questione di vita o di morte personale. Quindi o stai allo scambio (senza fare i processi alle intenzioni di chi scrive perché non sei nella testa degli altri) oppure ignori le provocazioni. Altimenti chiudi i commenti così non ci sono problemi di alcun tipo. Come ha scritto andream2016, troppo spesso ci sono reazioni violente. C’è arroganza, maleducazione e assenza di umiltà. Complice la mancanza di contatto faccia a faccia, ognuno sul blog può indossare la maschera che vuole, come hai detto. Io ho scelto di non mettere maschere, ma vivo il blog in modo leggero e senza perderemi troppo nella presentazione, la grafica e bla bla bla… C’è stato un momento in cui è diventato un affare di Stato se postavo foto senza specificare da dove le avevo prese, se facevo citazioni senza specificare autore, anno, libro, pagina, editore ecc ecc ecc. La goccia che ha fatto traboccare il vaso: ho chiuso tutto senza preavviso e senza salutare nemmeno coloro a cui mi ero affezionata perché mi ero definitivamente rotta le palle. Non uccido nessuno se dimentico una virgola, faccio un errore di impaginazione, o non specifico una fonte. Non ci guadagno col blog, quindi non prendo soldi per meriti non miei. Ma soprattutto: ho una vita da vivere e preferisco viverla nel modo reale invece che sullo schermo di un computer o di un cellulare. E, purtroppo, ho problemi e priorità da gestire … per cui non ho tempo per stare a fare i processi nel mondo virtuale. Se volevo fare processi, avrei studiato da magistrato.
    Scusami per lo sfogo e per averti scritto un papiro di roba.

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    1. Bel papiro! A me il blog aiuta a staccare in questo momento difficile. Sono d’accordo che se neanche ci guadagni ( come te anch’io ) e lo usi giusto perché ogni tanto ti ci diverti , allora perché devono cercare di rovinarti tutto lo spasso di una cosa semplice così ? Certe volte chi fa il pignolo lo fa per finta e ha solo delle pigne in testa!

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    2. in fondo basterebbe fare ai blog il
      peso che meritano. Per me è solo un luogo dove pubblicare disegni, e non mi offendo se qualcuno mi dice che fanno schifo oppure che ho dei disturbi mentali per dissensate certe cose. La mia risposta invariabilmente è «non ti piacciono? Benissimo, non lo guardare» Ma mica mi incazzo. Non volessi ricevere commenti semplicemente chiuderei la possibilità di farli. Comunate credo che il covid abbia contribuito ad esasperare un po’ gli animi, la reclusione non ha caso bene a nessuno, e forse ha aumentato il peso psicologico che molti fanno ai blog. Ovviamente so che molti blogger la pensano diversamente, ed è giusto sia così, viva la diversità, sempre e comunque.

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      1. Sono d’accordo con la tua visione. Non ti piacciono i miei disegni?( O ciò che scrivo?) È sufficiente ignorare il contenuto, non vedo perché incazzarsi o offendere o voler cercare la discussione (che spesso diventa direttamente scontro). Sicuramente la reclusione e le restrizioni vissute a causa dell’emergenza covid hanno influito negativamente.
        Ma darsi una calmata a volte non guasterebbe. E ben venga la varietà e la diversità di opinioni, che non significa attaccare “il diverso”. Non è una guerra, fortunatamente, e si può avere opinioni opposte nel reciproco rispetto ed educazione.

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    3. Sfogati quanto vuoi.
      Ma si, se uno ci guadagnasse capirei,per me è un divertimento, sapere che qualcuno sorride delle stupidate che dico mi fa già felice.
      Sulle citazioni è l’unica cosa a cui sto attento,visto che cerco di scrivere battute originali mi scoccerebbe che qualcuno pensasse che le rubo ad altri.

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      1. Grazie. È giusto fare attenzione alle citazioni, ma non si deve arrivare al punto da rasentare la paranoia. E a volte non c’è sempre sotto la cattiva fede. Soprattutto se si gestisce il blog in modo scherzoso e come passatempo, la distrazione ci può stare. Parlo per me, ovviamente. Perché se deve diventare un obbligo o una fissa o una cosa simile al lavoro, allora no. Di obblighi e restrizioni aggiuntivi non ne ho bisogno.
        Grazie ancora e buonanotte, dormi bene.

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  8. adesso che ho letto tutto ho capito che hai scritto questo post appositamente per me, o meglio per prendermi per il culo, perché tu sei un maschio violinista che fa sempre così, in particolare con chi è sempre gentile con te e non ti vuol dare il culo (virtuale). volevo dirti che sei anonimo perché non hai messo il nome, che se lo avessi messo ti mandavo salvini a citofonarti all’orto e poi ci pensava lui a denunciarti alla pula, te, le zucchine, il gatto castrato, il cane che tira (chissà cosa, deve esser per forza una metafora di una qualche droga), il suocero smemorato, la moglie insensata…
    PS: scherzo! 😛

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  9. E’ un peccato che nascano liti anche qui. Credo che però ognuno di noi dovrebbe viverlo come uno spazio in cui condividere l’interesse per la scrittura e le proprie passioni. Se una cosa non si condivide, si può tranquillamente passare oltre senza per forza venire a casa tua a insultare. Per lo meno, io penso così 😉 Preserva la tua serenità e ignora.

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  10. uh anche a me piace litigare, e anche per me il blog è un divertimento. Ora, per esempio, litigo con te che non mi dici dove sei, e quando vengo in Liguria non so dove venire per comperare le uova buone …

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  11. Ma bon, la gente non ha una cippa da fare e allora scrive cazzate, risponde senza pensare, io di base sono impostata sul “who cares?”…per quel po’ che scrivo (quando sto proprio scazzata). Passa oltre, siamo tutti di passaggio 💝

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