Neanche da morti si può stare in pace.

Ieri a Camogli, una perla del levante ligure è successo un fatto increscioso, una parte del cimitero è finito in mare,con oltre duecento bare.

Tranquillizziamo tutti : nessun cadavere si è fatto male, certo un po di spavento tra i defunti ma nessun ferito.

Da ieri è iniziata la caccia alle bare, nuovo tipo di pesca.

Frana a Camogli, crolla una parte del cimitero: 200 bare finiscono in mare
la frana

Molti non amano scherzare sulla morte e su questi avvenimenti, dolce consorte è una di queste.

Arrivata a casa, con figlia volevamo fargli vedere il video di quando il cimitero piano piano andava verso il mare, ma non c’è stato verso. Se andate in rete lo trovate.

Era da giorni che si sospettava che sarebbe successo qualcosa, la zona era stata transennata e monitorata costantemente, da qui la rabbia dei parenti delle salme finite in mare.

Figlia proponeva di lasciarle in mare, io controbattevo che non era il massimo avere bare galleggianti che gironzolavano lungo la costa , e poi i parenti non sarebbero stati d’accordo.

Dolce consorte si rifiutava di partecipare alla conversazione inorridita solo all’idea.

Recuperate le bare con dentro i defunti bisognerà bisognerà fare il riconoscimento, ora se uno è morto da poco la cosa non dovrebbe essere difficile, ma quelli morti da tanto tempo?

L’idea mia e di figlia per non spendere tanti soldi è di andare a sorteggio, si estraggono a sorte le bare con i morti ed ognuno si prende quella che gli capita.

Dolce consorte a questa nostra idea di buon senso si ribellava, e diceva che ognuno doveva avere di diritto il suo di morto. Morto per morto obbiettavamo io e figlia non è che c’è differenza , e il pensiero che conta, quando vai al cimitero e preghi, o parli sulla tomba della persona cara. non è che questa ti risponde.

Dolce consorte s’incaponiva e pretendeva il DNA per tutti i morti , e nulla valeva che con tutti i soldi spesi per il DNA si sarebbero potute fare molte cose per i vivi. ” Niente dolce consorte si intestardiva sul DNA, ognuno ha diritto al suo di morto, come se facesse differenza. Al massimo io e figlia proponevamo ai più restii ad accettare un morto a caso di dargliene due, sicuramente ci sarà qualche salma che non ha più nessuno che lo cerca.

Niente dolce consorte non voleva, voleva il suo di morto e basta.

Comunque è deciso che io mi facci cremare, e in mare ci finisco per scelta.

26 pensieri riguardo “Neanche da morti si può stare in pace.

  1. E’ davvero assurdo, soprattutto pensando che già si sapeva che era a rischio se era recintata….
    A parte questo anch’io mi farò cremare, i miei già lo sanno, non è ne il cimitero ne una tomba che serve per far ricordare qualcuno.

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  2. Mi viene in mente quella del tizio che un bel giorno sparisce e non se ne sa più niente. Passa un anno, e un giorno dei pescatori agganciano qualcosa di grosso. Tira e tira, e risulta essere un cadavere. Che sia l’uomo sparito? Chiamano la moglie per vedere se lo riconosce, ma il cadavere è in stato di decomposizione piuttosto avanzato, difficile individuare i lineamenti, sicché la moglie dice proviamo a tirargli giù i pantaloni, magari con un altro elemento posso dire qualcosa dipiù sicuro. E così tirano giù i pantaloni, lei guarda bene e poi dice no, non è mio marito. Fa per allontanarsi, poi ci ripensa, torna indietro, lo riguarda e dice: “E non è neanche del paese”.

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