Ritratto di donna Giulia l’isterica. Parte seconda.

Giulia nel momento che l’ho conosciuta aveva una situazione sentimentale molto complicata. Aveva lasciato da qualche mese il marito e il figlio, per prendersi un piccolo appartamentino nelle vicinanze, non che li avesse proprio abbandonati, durante il giorno era presente e continua ad occuparsi del figlio e anche della casa, ma la sera……

Aveva lasciato il marito ma non si erano separati ufficialmente, anzi pochissimi sapevano della cosa, sicuramente non dovevano sapere nulla i genitori di lei che vivevano in un’altra città, ed anche i genitori del marito erano stati tenuti all’oscuro della faccenda.

Giulia si era innamorata persa di un uomo più giovane di lei, un maledetto si direbbe, uno senza arte e ne parte, che gli aveva fatto perdere letteralmente la testa, Fabio lo chiameremo, la cercava solo quando voleva lui, la usava a suo piacimento, per poi sparire per giorni interi,a volte intere settimane senza farsi mai sentire o rispondere alle numerose telefonate di Giulia , per poi ricomparire all’improvviso per poche ore, usare Giulia incapace di dirgli qualsiasi no, e poi scomparire per giorni e giorni.

La scelta di Giulia di andare via da casa dipendeva molto da questo,il poter essere sempre disponibile nel momento in cui Fabio si fosse presentato. Il marito sapeva,ma era ancora innamorato ed aveva accettato la situazione e avrebbe preferito che Giulia non andasse via da casa, certo nella speranza che le passasse la sbandata,comunque aveva accettato anche la nuova situazione senza protestare per amore del figlio.

Marta aveva conosciuto Giulia poco dopo che era andata via di casa, e ne era diventa l’amica fidata e la sua crocerossina, nei momenti di crisi Giulia la chiamava ripetutamente , e Marta che per natura amava e ama fare la crocerossina, amori sempre sbagliati, uomini sempre con problemi si sente in sintonia con Giulia e credeva di poterla aiutare.

Marta assiste a scene di pianto, attacchi di panico , scene di vero isterismo, Giulia la chiamava nelle ore più disperate con richieste anche assurde, tipo andarle a comprarle le sigarette a mezzanotte , e Marta obbediva e l’accontentava praticamente sempre , le poche volte che aveva detto no, Giulia l’aveva punita ignorandola per giorni. Marta come detto era rimasta infatuata da Giulia, e faceva di tutto per accontentarla e a nulla valevano le nostre proteste sul suo atteggiamento così accondiscendente.

Due volte nelle crisi più forti di Giulia, Marta presa dalla paura e non sapendo cosa fare era arrivata a chiamare la guardia medica.

La seconda volta che abbiamo incontrato Giulia è stato quasi un mese dopo, era la notte di Capodanno. Giulia era vestita da gran gala , in un contesto da dopo lavoro, era circondata da uomini che gli morivano dietro, c’era il marito, un imprenditore toscano venuto apposta per lei, presentato a tutti come il suo migliore amico, possessore di una barchetta di dodici metri, non faceva altro che vantarsi, e comunque a Marta in privato l’aveva invitata a fare un giro. C’era anche Paolo, e altri maschietti che davanti a Giulia si erano subito fatti avanti, un ape regina circondata da suoi ammiratori.

Giulia spesso era al telefonino, controllava i messaggi sperava che Fabio si facesse sentire, ma nulla. Ogni volta il suo viso si rabbuiava, poi si alzava,si rimetteva la maschera della donna sorridente e dispensava la sua presenza ai maschietti che gli morivano dietro

Verso la fine della serata quando Fabio non si era fatto sentire, Giulia all’ennesimo controllo del telefonino si era alzata stizzita e quasi in lacrime era tornata alla festa, aveva detto qualcosa di cattivo su gli uomini , preso la pelliccia ed era uscita fuori a fumare una sigaretta.

Dolce consorte poco dopo mi aveva chiesto di andare dall’auto a prendere un pacchetto per Marta, uscito avevo girato l’angolo e mi stavo dirigendo verso l’automobile e avevo trovato Giulia seduta su un muretto col cellulare in mano e la sigaretta, che stava piangendo, sorpresa mia aveva detto ” Mi è entrato qualcosa negli occhi” ed avevo sorriso ” capita ” avevo risposto e mi ero allontanato verso l’auto.

Al mio ritorno tutti i suoi maschietti erano fuori al suo fianco, e Giulia era tornata a fare l’ape regina.

La storia chiaramente continua,ma per il momento io mi fermo qui.

40 pensieri riguardo “Ritratto di donna Giulia l’isterica. Parte seconda.

    1. Se muoiono dietro a “donne così“, evidentemente quelle donne hanno numeri che altre, quelle che vorrebbero tanto essere al loro posto e le invidiano a morte, chiaramente non hanno. Se ne facciano una ragione.

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      1. Guarda che io sto bene come sto, non me ne farei niente di uomini del genere.
        La critica era proprio per gli uomini, che non sanno scegliere, abbacinati spesso da un’apparenza fatua e incostintente. Sul fatto che donne così abbiano qualcosa in più ci sarebbe molto da dire, e sul fatto che siano invidiate pure. A me personalmente fanno molta tristezza, e chi le difende e non ne comprende la nullità, ancora di più.

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      2. “non sanno scegliere”: da quale pulpito ti arroghi il diritto di giudicare le scelte altrui? E chi ti dice che queste donne che attirano gli uomini abbiano “un’apparenza fatua e inconsistente”? E chi sarebbero “uomini del genere”? Cosa ne sai di loro? E come ti permetti di definire nullità persone che neanche conosci? E se stai bene come stai perché ti affanni tanto a scagliare pietre a destra e a manca contro le donne ammirate e contro gli uomini che le ammirano e contro chi, a tuo unico e insindacabile parere, le difenderebbe e, sempre a tuo unico e insindacabile giudizio, non avrebbe capito niente mentre tu sei l’unica che ha capito tutto?

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      3. Scusami, non capisco perché te la prendi tanto. Sei una di quelle bellocce senza cervello che si rifanno le tette per attirare i maschi allupati? Di quelle che, come dice l’Allegro, sanno di sesso solo a guardarle?
        Io non invidio nessuno, per tua informazione ho una quinta naturale di reggiseno e di uomini che sbavavano ai miei piedi, solo per portarmi a letto, ne ho visti parecchi e ne vedo ancora, ma non mi hanno mai interessato. Mi sono sempre sforzata di far valere la mia intelligenza e ho cercato uomini che riuscissero a vederla e ad apprezzarla, senza essere distratti da altro. Non ho mai usato le tette nemmeno per trovare lavoro, quando andavo ai colloqui cercavo di infagottarmi, perché non fossero evidenti.
        Io non pretendo di aver capito tutto, ma ho visto parecchie cose. Ho visto amici distrutti da donne così, che li hanno usati come clinex, tradendoli e mollandoli una volta che si sono stancate del giochino; ho visto amiche che si sono viste portare via il marito da donne così, perché passano su qualunque cosa pur di aggiungere una conquista al loro carnet, e se dietro lasciano macerie e disperazione, se ne fregano. Ovvio che non si può generalizzare, non saranno tutte così, è chiaro, ma molte che ho conosciuto lo erano.
        E scusa, sarò strana, ma per me un uomo che lascia la famiglia per una donna che è più silicone che anima, solo perché gli ha fatto un bel pompino, non sa scegliere.
        Sai che ti dico? Che se poi queste bambole gonfiabili trovano un uomo che le fa soffrire, se lo meritano tutto. Quello che sicuramente non si meritano sono amiche come Marta che le aiutino a raccogliere i pezzi. Ma questo è un altro discorso, e su questo ti do ragione: nessuno può riuscire a fare la Giulia, se non ha sottomano una Marta che glielo consente.
        A proposito di insindacabili giudizi: prima di giudicare le donne maltrattate e vittime di violenza in famiglia, sciacquati la bocca col sapone. Per parlare di certe realtà, bisognerebbe conoscerle.
        Detto questo, ti saluto e mi fermo qui, anche per rispetto del blog che ci ospita: ho già perso abbastanza tempo a parlare del nulla.

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  1. Non tutti in effetti, dato che l’unico che lei avrebbe voluto…era anche quello che la considerava poco o nulla. Da un lato mi rattrista, dall’altro però il suo atteggiamento con Marta non le fa molto onore…

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  2. che poi neanche a dire che si tratti di femmina, perché le femmine nun è che si accontentano di aspettare un Fabbietto qualunque, mi sembra più la solita donna instabile caratterialmente e libera da necessità economiche per le quali a nulla contano gli ultimi ritrovati meccanici prodotti dagli studi sull’isteria

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      1. Indubbiamente Giulia ha una personalità problematica, ma non avrebbe nessuna possibilità di esercitare la sua tirannia se l’altra non continuasse ad assecondarla, esattamente come tu non hai nessuna possibilità di menare tua moglie se al primo schiaffo, o addirittura al primo “sta’ zitta cretina” va dall’avvocato e chiede il divorzio. Nel caso di coppie col marito violento per me vale sempre la regola che il primo schiaffo è colpa tua, il secondo è colpa mia. E lo stesso vale nei rapporti di amicizia, famigliari e altri. Del resto l’hai detto tu: ama fare la crocerossina, cosa che spesso nasconde un vero e proprio delirio di onnipotenza: lui è un farabutto ma io sarò capace di cambiarlo (gli “amori sbagliati”, gli “uomini sempre con problemi”), lei sta sprofondando nel precipizio ma io saprò salvarla. Naturalmente assecondandola non fa che aggravare la situazione dell’amica, ma non è in grado di accorgersene.

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      2. Come ho detto la storia è andata avanti. Marta ha trovato un uomo con cui è andata a convivere, e nonostante l’amicizia con Giulia continui quel tipo di legame si è spezzato. Vuoi solo per la distanza, Marta è andata a vivere in un’altra cittadina.

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