Messa di Natale e congiunti. Seconda parte

Davanti a noi c’erano altre due sedie con scritto congiunti, ma erano vuote. Dietro di noi altre due sedie con scritto congiunti: vuote. A dire il vero su tutte le sedie con scritto congiunti non c’era nessuno. Secondo me dipendeva dal termine che lasciava interdetti.

Alla mia sinistra c’erano le panche. Seduta a circa un metro e mezzo c’era una donna di età indefinita, oltre la mascherina aveva un colbacco in testa e una sciarpa davanti al viso, inoltre aveva un cappotto pesantissimo; l’unica cosa stonata erano i guanti usa e getta trasparenti .

Alla mia destra, oltre alla statua del santo, padre e figlio con mascherina. I due stavano in piedi nonostante ci fossero molti posti a sedere liberi, erano a circa due metri da noi.

Le panche erano quasi tutte occupate, chiaramente c’erano le panche ad uso familiare, e le panche per singoli con distanziamento obbligatorio.

Il prete era senza mascherina e aveva due chierichetti, due bambine in tunica bianca. Davanti a me oltre l’altare c’era il coro. Alla mia vista solo due ragazzi, un ragazzo di circa 16 anni e una ragazzina di circa 14. Loro erano sicuramente congiunti, oserei dire attaccati, per lo meno per tutta la messa non si sono mai staccati l’uno dell’altro. Con la mascherina giù non hanno fatto altro che scherzare e ridere per tutta la funzione, escluso i momenti del canto.

Inoltre, col cellulare continuamente in mano, hanno passato la funzione a guardarlo e a commentare quello che ci leggevano sopra, scherzando e ridendo.

Le suore laiche del posto hanno letto le letture, quindi è toccato al sacerdote leggere il Vangelo e poi fare la predica. Ieri non era facile, era difficile parlare di un Dio buono e misericordioso.

La messa è andata avanti senza colpi di scena, solo al momento del gesto di pace, nessun gesto di pace, ma solo uno sguardo di pace ha chiesto il sacerdote. La mia vicina di panca si è girata e mi ha lanciato un segno di pace, io ho fatto lo stesso.

Dolce consorte non era ancora pronta per congiungersi…..

Alla comunione è arrivato un secondo sacerdote, meno preoccupato del virus del sacerdote che stava celebrando la messa, che ogni cinque minuti si sanificava le mani. Arrivato all’ultimo si è cambiato velocemente, arrivato dall’altare e senza sanificarsi le mani è andato diritto dalle ostie tirandole fuori dal tabernacolo.

Ora, prendere il virus facendo la comunione avrebbe dell’incredibile.

Ci sono le ostie per celiaci, ma devi avvisare prima il sacerdote.

I due sacerdoti e una suora laica sono passati tra i partecipanti a consegnare nelle mani dei fedeli l’ostia consacrata.

Finita la consegna dell’ostia sono passati a prendere le offerte, come si faceva una volta, con un bastone lungo almeno un metro e mezzo e una sacca in fondo dove mettere i soldi.

Nel frattempo i due ragazzi in fondo alla chiesa erano sempre più congiunti, anche nel canto erano un duo, e sempre attaccati uno all’altro hanno cantato la canzone finale.

Finita la messa il sacerdote ci ha detto di andare in pace , ci siamo alzati e andati verso l’uscita, solo allora dolce consorte mi ha preso la mano e così finalmente ci siamo congiunti.

Arrivati dall’auto, dolce consorte mi ha dato le chiavi ” guida tu” ha detto ” non avrei voglia di altre discussioni ” ha finito di dire

Saliti in auto , abbiamo seguito il consiglio del sacerdote e siamo andati in pace fino a casa.

30 pensieri riguardo “Messa di Natale e congiunti. Seconda parte

  1. Era più divertente ieri, ma riconosco che la messa difficilmente è divertente, anzi sei stato bravo a coglierne gli aspetti migliori, senza lasciarti distrarre da prediche e letture e altre fesserie di questo tipo…
    Mi ha fatto ridere di gusto la vicina di panca che ti ha “lanciato” un segno di pace: occhio perché se ti piglia, fa male.

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  2. Quando vado a messa nel mio paese non prendo mai la comunione: i sacerdoti sono troppo disordinati nel seguire le norme anti Covid. Sono scrupolosi e affidabili quelli del paese vicino, lì la faccio con serenità.

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