Tempi di addii

Ieri al delirio ( lavoro) è stato tempo di addii, la cooperativa che faceva le pulizie dalla prossima settimana verrà sostituita.

Era oltre vent’anni che aveva l’appalto. In tutta sincerità ,pulire come si deve non hanno mai pulito, ma considerando quanto li pagano…..

Prima di loro, c’era una ditta del posto, e le pulizie erano fatte benissimo, le due ragazze che c’erano facevano il lavoro dei sei o sette dipendenti della cooperativa.

La Giuliana era pazza, ma era di un bravo fuori dal comune, puliva come se fosse stato questione di vita o di morte, e si arrabbiava se non gli facevi fare bene il suo lavoro. Chiaramente lei e la sua ditta è stata mandata via per abbassare i costi. La stupidità dei nuovi manager non ha fine, infatti siamo finiti nelle mani di questa finta cooperativa, si perché in Italia è pieno di finte cooperative che servono solo ad abbassare i costi e a sfruttare le persone.

Dire quante persone sono passate non potrei dirlo, centinaia e centinaia sicuramente , molti simpatici ma che pulissero bene neanche uno, ma neanche per sbaglio.

La cosa buffa e divertente che la nuova ditta non ha personale in zona, quindi ha chiesto ai dipendenti della vecchia cooperativa di rimanere, tutti hanno rifiutato, meno uno, il mio preferito, quello che fa più ore.

Il mio preferito non certo per come pulisce, non credo che pulisca nemmeno casa sua figuriamoci qui da noi, ma perché è simpaticissimo ed obbiettivamente mi fa fare un sacco di risate, mi sarebbe dispiaciuto perderlo.

Il problema ora sarà se la nuova ditta gli permetterà l’andazzo avuto finito ad esso, la cooperativa è stata mandata via per le continue lamentele per il servizio prestato. Quindi la cooperativa va via e il dipendente incriminato rimane ?

Giuliana era pazza, ma da quando entrava a quando usciva era un continuo fare, solo una pausa per il caffè a mezza mattinata. Il mio preferito passa più tempo dalla macchinetta del caffè che in qualsiasi altro posto, infatti la macchinetta del caffè è l’unica cosa pulita e lucida, mentre aspetta la bevanda la lucida.

Giuliana era pazza, il suo umore dipendeva dalla luna, se arrivava con la luna di traverso era meglio stargli lontano, quando si arrabbiava prima diventava rossa rossa in volto, e poi esplodeva con insulti a raffica, era uno spettacolo. Lo ammetto, certe mattine noi dipendenti ci mettevamo tutti d’accordo per farla esplodere… Il mio preferito gli puoi dire quello che vuoi , di sicuro non se la prende. Lui non è lunatico è solare e ama ridere.

Ieri sera c’erano tutti i dipendenti , c’è stata una riunione, c’erano i sindacati per spiegare…..

Molti mie racconti erano basati sulle loro storie.

Ieri sera con alcuni degli ormai ex dipendenti delle pulizie ci siamo salutati per l’ultima volta ….

Così è la vita, un susseguirsi d’incontri e di addii.

27 pensieri riguardo “Tempi di addii

  1. Non entro nel merito, ma non penso che il lavoro fatto bene o no, dipenda da quanto sei pagato. E’ carattere, se sei uno che fa le cose per bene, le fai anche se ti pagano poco.
    Il racconto è bello, come sempre, con riflessione filosofica finale, che ci sta.

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  2. La vita lavorativa dei dipendenti di queste cooperative è una merda. Pressoché nessuna tutela sindacale, sfruttati e sottopagati. Dovremmo anche pretendere che lavorino bene? Perché? Per guadagnarsi il paradiso? Il fatto che ci siano persone ben pagate e che non lavorano adeguatamente è tutto diverso, non mischiamo i due aspetti. Scusate per il commento poco spiritoso, ma i lavoratori delle piccole cooperative hanno sempre tutta la mia solidarietà.

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