Filosofia spicciola e botta d’infelicità.

Stamattina con Nontirare siamo andati come al solito sul fiume, quando camminavamo tranquilli, improvvisamente Nontirare è partita a tutta corsa , nonostante i miei richiami non si è fermata, di solito c’è qualche cane, anche a me è toccato correre come ai bei tempi , in realtà c’era solo un signore in costume e maglietta che stava salendo sulla stradina che va giù al fiume.

Il signore era alto, magro, distinto con la barba avrà avuto circa la mia età, il cane arrivato dai suoi pressi al “Nontirare” minaccioso si è buttata giù verso il fiume o meglio dentro il fiume, sapendo lì di essere al sicuro dalla mia ira.

Il signore mi ha salutato, sotto un cavalcavia aveva l’automobile con targa tedesca, una macchina di valore, sapete che non so riconoscere i modelli, era scura e di tipo famigliare, e con un grosso box porta pacchi sul tetto dell’auto, ho guardato era solo.

Ho contraccambiato il saluto e sono andato verso Nontirare che se ne stava al sicuro in mezzo all’acqua, girandomi ho visto che c’era una sedia di quelle pieghevoli, con sopra un libro e degli occhiali , sono curioso credo che si sappia ormai, ho chiamato il cane e sono passato vicino alla sedia, il titolo del libro era in lingua straniera, con Nontirare ci siamo allontanati di qualche decina di metri, quando il signore è tornato con una tazza con qualcosa di caldo, nel frattempo si era messo delle braghe lunghe grigie e leggere, si è seduto, messo gli occhiali, preso il libro e si è messo a leggere.

Ora uno che parte dalla Germania e fa tutti quei km , e passa la sua giornata sul fiume di casa mia, io lo chiamo fiume ma è un torrente e di questi tempi con poca acqua, vero che tutto in torno la vegetazione è molto bella e che in certi punti si sfiora il bellissimo, fiori spontanei, papaveri, margherite , ora si stanno schiudendo i fiordaliso, e poi è pieno di fiori di cui non so il nome , tutto protetto da un infinità di canne che costeggiano da entrambe le parti le rive del fiume, in ogni caso mi sembra incredibile.

Fratello domenica è venuto a trovarmi, non era in grande forma, ad un certo punto ha detto che dovrebbe cambiare tutta la sua vita. ” Perché non lo fai ” ho chiesto ” non hai nessuno a cui rendere conto” Cognata è morta ormai tanti anni fa, i figli hanno la loro vita, lui è in pensione non ha problemi economici, nulla gli vieterebbe di fare quello che vuole. ” Lo so, ma quando si nasce col senso del dovere, non è così facile” ha detto, certo pensa che i suoi soldi potranno servire ai figli e nipotini, e quindi non è giusto spenderli.

I due avvenimenti, apparentemente distanti e scollegati, invece erano la faccia di una stessa medaglia, da una parte c’era un signore tedesco in ferie da solo sulle rive del fiume dove abito, dall’altra parte un fratello che sta a casa da solo, non so a voi, ma pensandoci mi è venuta una botta d’infelicità .

53 pensieri riguardo “Filosofia spicciola e botta d’infelicità.

  1. Due solitudini sicuramente diverse… A me, più che tristezza, è venuta voglia di vedere il fiume. Lo hai descritto così bene, con i fiori, le canne e la vegetazione. Capisco il tedesco, e anche Nontirare.

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      1. Oggi va così. Sono andata al mare in bici e ho forato al ritorno. 9 km con la gomma a terra e il vento contro. Spero che tu stia meglio.

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      2. Il mare era stupendo, una giornata ventosa come piace a me, mare mosso, fatto il bagno e presoil sole (per modo di dire). Il ritorno è stato duro, ma pazienza.

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      1. Non esco in compagnia – c’è differenza. Anche per questo punto, oltre che per la scelta del luogo, concordo con il tedesco. Buonanotte

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  2. L’infelicità ce la vedo più in Fratello, che fa qualcosa solo perché la deve fare, mentre vorrebbe fare altro.
    L’altra, per quel poco che sappiamo è una scelta. E ti posso assicurare che è una cosa che ho fatto anch’io e se anche da fuori può sembrare strana o triste, ti assicuro che a volte è rinfrancante.

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  3. Uno è il prototipo della libertá, fermarsi dove si vuole,quando si vuole per fare quello che si vuole,in quello che faceva non c’era nulla di speciale, in come lo faceva,si. Questa gente fa viaggiare la fantasia…sono le mie preferite. Tuo Fratello è quella schiavitù interiore ingiustificata che rende anche le cose più felici, una gabbia, lo capisco ma preferisco immergermi nella libertà del primo e pensare con allegria al domani!

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  4. La solitudine forzata è secondo me sempre malinconica e triste, la solitudine cercata e magari momentanea è un momento magari per ricaricarsi! Sento quella di fratello più che una solitudine una tristezza dovuta a scelte che lui considera prioritarie!!!

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  5. credo che non sia per niente piacevole ritrovarsi soli, soprattutto a una certa età, c’è comunque chi cerca di godersela al meglio facendo quello che gli va di fare e chi invece lascia passare il tempo senza fare nulla solo come spettatore, demoralizzato e infelice….

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  6. Io trovo che sia il dilemma della vita di ognuno di noi, quello di cambiar vita e non poter farlo. A volte si viaggia così velocemente che non ci si ferma a pensare a cosa vorremmo veramente. Entrambi, il tedesco ed il fratello lo hanno fatto, poi è solo questione di scelte spt se si è arrivati ad una certa età

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  7. La vita a volte ci ‘costringe’ su binari morti che a ben guardare ci siamo costruiti con l’accumularsi dei minuti sopra i minuti..e poi ti ritrovi così per caso a leggere un libro tedesco…tu tedesco senza nemmeno esserne consapevole forse…e dall’altra parte fratello tuo…anch’esso inconsapevole di quanto il fiume vicino a casa tua, per quanto lento possa andare..comunque conduce tutti..tu, me, fratello e il nostro fratello tedesco verso la foce…e ciò che succede nel mezzo..è proprio tutta nostra responsabilità…mi è piaciuto tantissimo questo tuo post!😊

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  8. hiff!! che caldo oggi, quasi quasi vado a fiume.
    Come diceva qualcuno qualche blog fa: chi ha della neve la tenga all’ombra.
    certo che essere donna con tante vedove in giro devi fare in fretta a scegliere l’ultimo abominevole “Uomo delle Nevi” , ma poi ti accorgi che non conviene, ha il portabagagli troppo grosso sull’auto e pieno.

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