Ritratto di uomo Piras.

Ogni paese ha il suo scemo, noi avevamo Mario, e poi avevamo l’ubriacone Piras.

Mario era un ragazzo di origine toscana,di sicuro di furbi in casa sua neanche uno, ma erano tutti brave persone, ma non è di lui che scriverò.

Piras per me che allora ero un ragazzino di sette anni mi sembrava un uomo vecchio, in realtà aveva meno di 60 anni.

Era di origine sarde, viveva da solo, aveva l’appartamento proprio sopra l’attività di mia madre, aveva solo una sorella che ogni tanto lo veniva a trovare.

La sua particolarità era che spesso si ubriacava, quindi si metteva in mezzo alla via, non aveva una via preferita, una via qualunque del paese e partiva con il suo comizio politico contro il governo, il suo bersaglio preferito era Andreotti. Era uno spasso guardarlo, faceva fatica a stare in piedi , e molto di quello che diceva non si capiva, ma obbiettivamente era divertente vedere quest’uomo che barcollava fermo per la strada che inveiva contro i politici. Chiedo perdono avevo sette anni.

Non aveva amici nel paese, non ho ricordo di averlo mai visto parlare con qualcuno, era sempre solo, ma non infastidiva mai nessuno, anche quando faceva i suoi comizi…..

Tutti noi ragazzini ne eravamo un po intimoriti, il fatto che vivesse da solo, il fatto che fosse spesso molto trasandato, metteteci che spesso si ubriacasse, tutti gli stavamo ben lontani.

Un pomeriggio ero con uno dei miei migliori amici (siamo ancora amici) leggermente più grande di me, quando Piras, eravamo nel cortile dove aveva l’attività mia madre e dove abitavano sia Piras che il mio amico, ” volete dei fumetti ? ” ci chiese ” su in casa ne ho parecchi ” continuò.

Ora Piras in quel momento era sobrio, e da sobrio non metteva certo timore , non era un uomo grande di statura, magro… ma pur sempre un uomo che tutti compresi gli adulti guardavano con sospetto…..

Io e il mio amico ci siamo guardati per deciderci sul da farsi, l’idea dei fumetti ci piaceva, certo un po intimoriti lo eravamo….

Era un altro mondo, oggi forse non sarei salito in casa di Piras ….

Siamo saliti in casa sua, e lui ci ha mostrato una cesta piena di fumetti ” prendete quelli che volete ” ha detto.

La casa era in ordine, certo una casa tenuta da un uomo, si vedeva che mancava la presenza di una mano femminile , mancavano tende, soprammobili, tutto era all’essenziale, ma pulito.

Io sono un uomo che collabora in casa, certo è che quando ci mette mano dolce consorte è un altra cosa , credo che sia proprio congenito alle donne . Non che dolce consorte lo faccia meglio di me, ma guardando, uno però lo direbbe, ecco io non curo i particolari, mi limito all’essenziale.

Certo ci sono uomini che sono peggio delle donne, casi rari, io ho un amico malato della pulizia, ma lì è colpa dei nonni che l’hanno cresciuto, mi ricordo che lui non beveva dalla bottiglia dove bevevano gli altri, a casa aveva il suo bicchiere personale, e beveva solo da quello, è cresciuto così, con la casa sempre in ordine, la nonna era una malata mentale, le poche volte che siamo andati a casa sua era come essere in prigione, non toccare qui non toccare là, le pattine quando entravi…..

Noi altri amici eravamo tutti figli della strada, arrivavamo a casa neri dallo sporco che avevamo recuperato in giro, lui no, e le poche volte che si sporcava era tutto preoccupato.

Io e il mio amico avevamo preso due fumetti a testa, avevamo ringraziato, Piras era stato gentilissimo, ci aveva detto di tenerli pure e di tornare se ne volevamo altri.

Piras da quel giorno non è stato più una persona da guardare con sospetto, ogni volta che lo incontravamo lo salutavamo, e lui ci salutava sempre, però non ha mai più detto di andare in casa sua.

Poi un giorno era stato male, e la sorella se lo era portato a casa sua, in altro paese lì vicino, dopo meno di un anno era morto. Cirrosi.

Piras ” E’ colpa di Andreotti ” diceva e barcollava e faceva fatica a stare in piedi ” è colpa della dc ” Infondo è stato la mia prima guida politica….

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